INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15723 presentata da JANNONE GIORGIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120417
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-15723 presentata da GIORGIO JANNONE martedi' 17 aprile 2012, seduta n.622 JANNONE. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: la tragedia di Teresa Sunna, la ragazza di 28 anni morta il 24 marzo 2012 in un laboratorio di Barletta a causa dell'anestesia relativa all'esame per la presenza di helicobacter effettuata con il nitrito di sodio, ha portato in evidenza il problema della vendita online dei prodotti che possono incidere sulla salute. Il mercato della contraffazione ha nella rete una risorsa formidabile: il volume d'affari delle vendite di medicine online e' di 70 miliardi di dollari, che secondo l'Organizzazione mondiale della sanita' rappresenta il 10 per cento del mercato farmaceutico mondiale. Per l'European Alliance for access to safe medicines, il 62 per cento dei farmaci venduto online e' contraffatto, e per l'Aifa, il 70 per cento di essi e' pericoloso in relazione alla contraffazione; la diffusione dei farmaci truffa in Europa e' inferiore all'1 per cento, e in Italia grazie ai controlli siamo ancora allo 0,1 per cento. Molto colpite invece l'Africa (il 68 per cento del mercato del farmaco in Nigeria e' coperto da medicine cinesi contraffatte), il Sud-est asiatico e l'America Latina dove si arriva al 10 per cento con punte anche del 30. Le grandi dimensioni del mercato illegale sono spiegabili con l'altissima redditivita' dell'investimento criminale: un guadagno di 2.500 euro per ogni euro impiegato illecitamente in questo settore, mentre il mercato della droga ha un rapporto di 1 a 16. Un altro motivo della diffusione dei falsi consiste nel fatto che per le gravi patologie in molti Paesi i farmaci non vengono forniti gratuitamente. Per provenienza, la maggioranza dei farmaci contraffatti origina in Asia, principalmente Cina (70 per cento), dove ogni anno 2-300.000 decessi sono imputati all'assunzione di questi medicinali, e India. In effetti, pochi farmaci cinesi esibiscono la certificazione Oms di qualita'. Almeno in India si e' avviata l'azione regolatrice del Governo, e oggi il Paese e' il piu' grande produttore di generici per i Paesi poveri, con certificazione Oms; il fenomeno cresce in modo incontrollato: secondo un'indagine di Repubblica, cliccando la voce buy viagra su Google si aprono 106 milioni di siti rispetto ai 29,2 del 2011, mentre per la voce buy anabolic si e' passati dai 4.960.000 risultati nel maggio 2011 ai 9.900.000 di oggi. La dark web, anonima e globale, e' facilitata da una rete mondiale di utenti e venditori non identificabili ed e' quindi molto difficile, anche se non impossibile, per le autorita' tenere traccia dei siti illegali. Il farmacologo Silvio Garattini, fondatore dell'Istituto ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, spiega: «I responsabili di questi siti agiscono come primule rosse: aprono, chiudono e riaprono per cui e' assai difficile identificarli. Non e' possibile risalire ai responsabili se qualcosa va storto: non c'e' azienda farmaceutica ne' medico o farmacista cui rivolgersi». L'universo della rete non ha confini: la quasi totalita' delle farmacie online, per lo piu' ubicate su server americani, canadesi ed inglesi, sono totalmente fuorilegge. Legitscript, unico servizio di verifica e controllo delle farmacie online riconosciuto dalle federazioni dei farmacisti, sottolinea che su 227.792 farmacie online monitorate, di cui 40.238 attive, solo 246 sono risultate legali. Dalle rilevazioni emerge dunque una realta' di 40mila farmacie false o illegali: spesso i portali operano con la tecnica del dropshipping, si occupano cioe' di prendere ordinativi online e smistarli a societa' terze, solitamente in Paesi in via di sviluppo come India e Cina; per le dogane internazionali e' quasi impossibile intervenire. I farmaci, presentati con gli stessi nomi, non sono quelli che hanno regolarmente ottenuto l'autorizzazione alla commercializzazione, o sono stati mal conservati, con sostanze di scarsa qualita' o inattive o addirittura non presenti, o ancora sotto o sopra dosati - come alcuni prodotti antiobesita' che contengono piu' di tre volte la dose giornaliera raccomandata di sibutramina. Tra i farmaci piu' venduti, oltre quelli per le prestazioni sessuali e gli anabolizzanti, sono da menzionare la pillola del giorno dopo che sta per entrare in commercio in Italia, ElleOne, perche' il web permette di aggirare il test di gravidanza. Diffusa la psichiatria fai da te: psicofarmaci, antidepressivi, tranquillanti, ipnoinduttori, e poi diuretici, antiepilettici, antiasmatici, ormoni. Su rxhealthdrugs.com si puo' acquistare una confezione di nandrolone e una di oxymetholone ma si puo' pagare solo tramite agenzie per il trasferimento di denaro, intestando la somma ad alcuni nominativi residenti a Chisinau, in Moldavia; ci sono portali fornitissimi, dove si passa dal diuretico Lasix usato dai culturisti per l'effetto corpo scolpito, agli antidepressivi come la paroxetina, il citalopram o l'amitriptlina. Farmaci come lo Xanax, ansiolitico, o il Lexotan, dilagano. I prezzi di medicinali a base di benzodiazepine, o gli antidepressivi piu' comuni, si aggirano tra i 3 ed i 10 euro: come tali, ha accertato l'americana Fda, vengono spesso venduti antipsicotici, con effetti collaterali gravi sul sistema nervoso e respiratorio. Su siti come pharmacymart.com e' possibile comprare confezioni di Xenical da 120 pastiglie per 45 euro: e' un inibitore dell'assunzione dei grassi da parte dell'intestino, pericoloso per chi ha problemi renali. Il motivo per cui si ricorre ad internet e' l'anonimato, e nell'85 per cento dei casi la ricetta non viene richiesta. E poi i prezzi: il Viagra online costa dieci volte meno. Ora, secondo l'International Narcotics Control Board sono i social network i luoghi virtuali in cui ha piu' successo il marketing dei rivenditori illegali. Per questo, chiedono le associazioni dei consumatori, i provider devono filtrare i siti inseriti nella black list, indicando all'utente lo stop alla navigazione. L'ultima azione messa in campo contro la vendita di farmaci online dall'Unione europea e' la direttiva 2011/62, che modifica il codice farmaceutico e a partire dal 2013 contribuira' all'introduzione di norme stringenti che renderanno piu' difficile l'ingresso di prodotti contraffatti o illegali in Europa e, di conseguenza, anche in Italia -: quali iniziative di competenza il Ministro intenda adottare, anche alla luce di quanto dolorosamente accaduto a Barletta, al fine di evitare che istituti di cura, sia pubblici che privati, ma anche singoli cittadini, acquistino farmaci online, senza alcuna sicurezza.(4-15723)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15723 presentata da JANNONE GIORGIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120417
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15723 presentata da JANNONE GIORGIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120417
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JANNONE GIORGIO (POPOLO DELLA LIBERTA')