INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15630 presentata da PALAGIANO ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) in data 20120405
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-15630 presentata da ANTONIO PALAGIANO giovedi' 5 aprile 2012, seduta n.618 PALAGIANO. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: in data 5 agosto 2010, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, la «Tirrenia di Navigazione S.p.a.», principale compagnia di navigazione italiana, e' stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria ai sensi degli articoli 1 e 2 del decreto-legge 23 dicembre 2003, n. 347 (Misure urgenti per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza), convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2004 n. 39, e successive modifiche; con i decreti ministeriali del 17 settembre 2010 e del 26 gennaio 2011 si e' provveduto, rispettivamente, a nominare commissario straordinario il dottor Giancarlo D'Andrea e ad autorizzare l'esecuzione del programma di cessione del complesso aziendale della «Tirrenia di Navigazione S.p.a.»; il 25 luglio 2011 e' stato stipulato un atto con il quale la «Tirrenia di Navigazione S.p.a.» ha ceduto la piena proprieta' dell'intera azienda alla Compagnia italiana di navigazione s.r.l. (comunemente definita con la sigla C.I.N.), con sede in Napoli, con precisazione che l'efficacia della cessione e' stata sospensivamente subordinata al pronunciamento, in senso positivo e con rilascio di autorizzazione, da parte delle competenti autorita' in materia di concorrenza; il perfezionamento, dell'operazione di cessione non si e' concluso alla data prevista nell'autorizzato programma di cessione del complesso aziendale Tirrenia, per cui, con decreto ministeriale del 29 dicembre 2011 e' stata concessa, una proroga dello stesso, con conferma dei poteri al commissario straordinario, sino al termine del 29 dicembre 2012; l'offerta della C.I.N. e' pari a 380 milioni di euro, di cui 200 saranno garantiti immediatamente dalla Compagnia e 180 dovrebbero, invece, essere assicurati dagli aiuti di Stato; l'efficacia della cessione di azienda della «Tirrenia di Navigazione S.p.a.», secondo notizie riportate da numerosi quotidiani, sarebbe a rischio per le forti resistenze mostrate dall'Unione europea, in particolare dall'autorita' antitrust europea che avrebbe inviato una lettera informale al Governo italiano, datata 15 marzo 2012, in cui si esprime negativamente in ordine all'operazione. Le motivazioni del diniego sarebbero da addurre al «quasi-monopolio su alcune rotte, in particolare quelle con la Sardegna. Inoltre, la vicenda della fusione e' strettamente collegata all'indagine sugli aiuti di Stato dove vi sono state "importanti violazioni" delle norme Ue, che rendono "problematica" una soluzione positiva del dossier. È quanto apprende l'Ansa da fonti qualificate vicine al dossier» (fonte testuale Corriere del Mezzogiorno on line in data 19 marzo 2012); risulta inoltre, da notizie di stampa del 21 marzo 2012, che «Il Ministero dello sviluppo economico ha autorizzato la richiesta del Commissario straordinario di Tirrenia di prorogare per 90 giorni il contratto con la C.I.N. (Compagnia italiana navigazione). Tale decisione giunge in seguito alla disponibilita' formalizzata dalla C.I.N. di assumere misure strutturali per superare definitivamente le criticita' in materia di concorrenza emerse a Bruxelles. L'applicazione del percorso indicato dalla C.I.N. sara' seguita dalla struttura commissariale» (fonte testuale Corriere del Mezzogiorno on line); nel frattempo a causa dell'alternarsi di queste complesse vicende, di natura prettamente tecnica e contrattuale, la vecchia flotta di Stato marcisce nell'abbandono tra un porto e l'altro. Il Clodia - che ha 30 anni di vita - e il Flaminia, ad esempio, sono ormeggiati nel porto di Crotone, rispettivamente da gennaio 2012 e luglio 2011, ma date le loro condizioni sara' difficile che qualcuno avanzi per il loro acquisto un'offerta dignitosa, cosi' come per l'altro traghetto in vendita (il Domiziana), riparato peraltro in Turchia anziche' nei cantieri italiani; inoltre, a causa del permanere di questa situazione di incertezza gestionale, restano totalmente in balia degli eventi i circa 1.500 operatori marittimi (che, con i lavoratori stagionali, arriverebbero a sfiorare le 2.000 unita') di cui circa 400 provenienti dalla penisola sorrentina, che ha da sempre contribuito alla crescita della principale societa' di navigazione italiana, apportando professionalita' e competenza -: se non ritenga di fornire ogni elemento utile sull'evoluzione della complessa vicenda, convocando altresi' le parti sociali; se intenda promuovere ogni azione atta ad impedire che l'azienda in questione venga smembrata e ceduta in diversi rami a differenti operatori, cercando cosi' di evitare numerosi licenziamenti, e garantendo, invece, gli attuali livelli occupazionali, anche in caso di cessione a societa' di natura privata. (4-15630)
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