INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15468 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120323
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-15468 presentata da ALESSANDRO NACCARATO venerdi' 23 marzo 2012, seduta n.610 NACCARATO, MIOTTO e FIANO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: Edilbasso Spa, societa' per azioni attiva nel settore delle costruzioni con sede in via dell'Artigianato n. 9 a Loreggia (Padova), e' stata costituita nel 1976. Il 4 agosto 2011 la proprieta' dell'impresa con capitale sociale di 12.000.000 euro risultava cosi' suddivisa: Bruno Basso (9.960.000 euro); Lidia Miolo (1.680.000 euro); e Gianni Basso (360.000 euro). Dal 2007 Edilbasso Spa ha assunto, oltre al ruolo di costruttore, anche la funzione di holding con poteri di esercizio di controllo sulle societa' partecipate: Parfin Srl, attiva nel settore dello sviluppo immobiliare, So.im.cos. Srl, attiva nel settore del Real Estate. La societa' nel recente passato ha operato nel Nord Italia soprattutto in progetti edilizi integrati: ad esempio il «Net Center» di Padova e il complesso «Maciachini» di Milano. Nel 2009 Edilbasso Spa ha registrato un fatturato pari a 61 milioni di euro occupando circa 160 dipendenti. Dal 2010 l'azienda e' entrata in una fase difficolta' economica che ha portato i vertici della societa' ad avviare e concludere la procedura di scioglimento e liquidazione nel corso del 2011. Nel 2006 il bilancio della societa' registrava un valore della produzione di 59.002.000 euro, una posizione finanziaria netta di 15.760.000 euro e un utile netto di 265.000 euro. Nel 2009 il bilancio della societa' registrava un valore della produzione di 58.509.000 euro, una posizione finanziaria netta di 22.431.000 euro e un utile netto di 113.000 euro. Nel 2010 il bilancio della societa' registrava un valore della produzione di 28.464.000 euro, una posizione finanziaria netta di 16,707.000 euro e una perdita netta di 33.437.000 euro. La condizione finanziaria di Edilbasso Spa e' cosi' descritta nella Consulenza tecnica per la valutazione del ramo di azienda allegata al Concordato preventivo «Edilbasso Spa in liquidazione n. 20/2011» del Tribunale di Padova: «Nel corso del 2010 si assiste al crollo verticale del fatturato e dunque della redditivita', tanto che l'esercizio si chiude con una perdita superiore al capitale sociale (...) La lunghezza delle trattative con il sistema bancario e il conseguente acuirsi dell'esposizione verso i creditori commerciali ha portato il Consiglio di Amministrazione di Edilbasso Spa a prendere atto dell'impossibilita' di assicurare la continuita' aziendale e ad autorizzare il presidente a depositare la richiesta di concordato preventivo» (pagine 7, 8 e 9 della Consulenza tecnica sopra citata). La proposta concordataria e' stata depositata il 6 giugno 2011 e accolta dal Tribunale di Padova. Attualmente, Edilbasso Spa risulta sottoposta alla procedura di scioglimento e liquidazione, come previsto dal decreto del Tribunale di Padova n. 20/2011 del 21 e 25 luglio 2011 ai sensi dell'articolo 160 della Legge Fallimentare. In particolare, il concordato preventivo prevede: la continuazione di parte dell'attivita' di Edilbasso Spa attraverso contratto d'affitto di ramo d'azienda a favore di Faber Costruzioni Srl stipulato il 18 febbraio 2011; la liquidazione di parte del compendio immobiliare di Edilbasso Spa; la dismissione/liquidazione, e l'incasso dei relativi crediti, delle societa' partecipate da Edilbasso Spa (Parfin Srl, So.im.cos. Srl, Progetto PP1 Spa); la presentazione di una transazione fiscale da parte di Edilbasso Spa ai sensi dell'articolo 182-ter della legge fallimentare; la durata del contratto d'affitto del ramo d'azienda tra Edilbasso e Faber Costruzioni Srl e' stabilita in 6 anni (dal 18 febbraio 2011 al 18 febbraio 2017), il canone convenuto e' pari a 60.000 euro all'anno oltre Iva. Il ramo d'azienda oggetto di contratto e' circoscritto e individuato dai rapporti giuridici e commerciali disciplinati dai seguenti 3 contratti: appalto concluso il 9 giugno 2010 tra Edlibasso Spa e la provincia di Verona per la realizzazione dei lavori di soppressione del passaggio a livello al chilometro 111+055 della linea ferroviaria Mantova-Monselice nel Comune di Sorga'; appalto concluso il 18 settembre 2009 tra l'Associazione temporanea d'imprese (Ati) costituita da Edilbasso Spa, Sielv Srl e Ulss 16 di Padova per la realizzazione della nuova psichiatria dell'ospedale Sant'Antonio a Padova; convenzione tra l'Ati costituita da Edilbasso Spa, Urbaser sa e Azienda generale servizi municipali di Verona Spa, stipulata in seguito all'aggiudicazione della gara per la progettazione, costruzione e gestione della nuova sezione di incenerimento del complesso impiantistico di Ca' del Bue mediante procedura di finanza di progetto; inoltre, il Concordato preventivo prevede «la cessione del ramo d'azienda gia' oggetto del contratto di affitto siglato tra la concedente Edilbasso Spa e l'affittuaria Faber Costruzioni Srl al prezzo di euro 3.000.000, come da proposta di acquisto irrevocabile avanzata dall'affittuaria e vincolata alla condizione sospensiva della omologa del concordato preventivo con decreto definitivo» (pagina 9 della consulenza tecnica sopra citata); Faber Costruzioni Srl e' una societa' a responsabilita' limitata con sede in via dell'Artigianato n. 9 a Loreggia (Padova). È stata costituita il 21 gennaio 2011 con capitale sociale sottoscritto pari a 100.000 euro da Paolo Simion (con una quota di 10 mila euro, di cui 2.500 versati) e Algisa Srl (90 mila euro, di cui 22.500 versati). Dalla data di fondazione ad oggi, Faber Costruzioni Srl ha subito numerosi trasferimenti di proprieta' del capitale sociale: il 16 marzo 2011 Algisa Srl ha ceduto il 65 per cento delle quote di Faber Costruzioni Srl a Giovanni Barone e il restante 25 per cento ad Alessandro Basso; nella medesima data Paolo Simion ha ceduto il 10 per cento delle quote ad Alessandro Basso. L'11 aprile 2011 Alessandro Basso ha ceduto il 10 per cento di Faber Costruzioni Srl a Leonard Martin Myatt (cittadino britannico, residente a Birmingham, Regno Unito). Il 28 giugno 2011 Barone ha ceduto il 65 per cento della societa' ad Algisa Srl, dalla quale aveva acquisito le quote quattro mesi prima. Infine, il 29 dicembre 2011, Myatt ha ceduto il 10 per cento del capitale sociale dell'impresa a Immobiliare Milano Srl. In data 27 febbraio 2012 i soci di Faber Costruzioni risultano: Alessandro Basso con il 25 per cento delle quote (pari a 25.000 euro interamente versati), Immobiliare Milano Srl con il 10 per cento delle quote (10.000 euro di cui 2.500 versati) e Algisa Srl, con il 65 per cento delle quote (65.000 euro interamente versati); Algisa e' una societa' a responsabilita' limitata con sede in via degli Scrovegni n. 1 a Padova. È stata costituita il 27 settembre 1995 con capitale deliberato sottoscritto e versato pari a 100.00 euro. In data 6 luglio 2011 la proprieta' di Algisa Srl risultava cosi' suddivisa: Alessandro Basso (33.334 euro interamente versati); Giulia Basso (33.333 euro interamente versati) e Sara Basso (33.333 euro interamente versati); Immobiliare Milano e' una societa' a responsabilita' limitata con sede in via Ramazzini n. 3 a Milano. È stata costituita il 5 ottobre 2006 con capitale sociale pari a 100.000 euro. In data 24 febbraio 2011 la proprieta' della societa' risultava cosi' suddivisa: Gianluigi Cecchi, con una quota del 90 per cento (corrispondenti a 90.000 euro interamente versati) e Adriano Cecchi con il restante 10 per cento (10.000 euro interamente versati); Adriano Cecchi, nato il 18 ottobre 1939 a Milano, residente in via Raffaello Sanzio n. 36 a Milano, ha ricoperto l'incarico di sindaco effettivo nella societa' Perego Strade Srl dal 4 novembre 2008 al 31 dicembre 2010, e nella Perego Holding Spa i liquidazione dal 19 dicembre 2008 al 31 dicembre 2010; Giovanni Barone, nato il 29 marzo 1969, domiciliato in via Borea n. 21 a Palombara Sabina (Roma). Il 4 novembre 2008 e' stato nominato liquidatore della societa' Perego Strade Srl. Dal 19 dicembre dello stesso anno ha svolto il medesimo incarico anche nelle seguenti societa': Perego Holding in liquidazione, Iris Srl in liquidazione e Costruzioni Alpe Srl in liquidazione; Barone e' coinvolto nell'inchiesta della procura di Milano sulla criminalita' organizzata in Lombardia che a portato all'arresto di diverse persone, tra cui Salvatore Strangio, Andrea Pavone, Ivano Perego e Pasquale Nocera, accusati a vario titolo di associazione mafiosa. In particolare, nell'ordinanza di applicazione di misura cautelare personale del Tribunale di Milano del 6 luglio 2010 del giudice per le indagini preliminari dottor Giuseppe Gennari che ha disposto le misure cautelari di cui sopra, i giudici hanno precisato che Barone risulta avere «precedenti di polizia per reati contro la pubblica amministrazione, oltraggio, resistenza e violenza, falso in genere, falsa attestazione a pubblico ufficiale, omessa custodia di armi». L'indagine, nota anche come «operazione Tenacia», riguarda l'infiltrazione della n'drangheta nell'impresa Perego Strade Srl. Nella vicenda Perego compaiono a diverso titolo sia Giovanni Barone che Adriano Cecchi, che sono stati rispettivamente liquidatore dal 4 novembre 2008 fino alla liquidazione e sindaco dal 14 novembre 2008 fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 di Perego Strade Srl e che sono stati ancora rispettivamente liquidatore dal 19 dicembre 2008 fino alla liquidazione e sindaco dal 19 dicembre 2008 fino all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2010 di Perego Holding. Gli stessi, oggi, rivestono un ruolo importante nella vicenda Edilbasso-Faber; per quanto riguarda il caso Perego appare utile, al fine di comprendere le modalita' utilizzate dalla criminalita' organizzata, rileggere con attenzione alcuni passaggi della citata Ordinanza: «Il gruppo Perego era sostanzialmente un gruppo di famiglia [appunto la famiglia Perego] controllato dalle medesime persone fisiche e senza azionariato diffuso. La Perego General Contractor nasce proprio dalla volonta' di dare vita a un nuovo soggetto giuridico, in compagnia di Pavone [Andrea Pavone definito nella citata Ordinanza «finanziere prestato alla n'drangheta»] e dei calabresi che permettesse di continuare a lavorare senza pregiudizi economici e finanziari che ormai notoriamente affliggevano le altre societa' della famiglia Perego (...) Il 28 aprile 2009, quando la societa' fotografa la situazione di soli tre mesi di attivita' (approvando il bilancio 2008) il capitale sociale risulta interamente perduto. Questo a conferma dell'artificiosita' dell'operazione PGC, nata solo per coltivare gli interessi del gruppo mafioso e per proseguire lavori avvalendosi di quel metodo» (pagine 390 e 391 dell'Ordinanza). L'Ordinanza evidenzia, altresi', che Barone ha svolto un ruolo importante nella vicenda: «Perego General Contractor Srl non avrebbe potuto ignorare che le societa' debitrici in questione, gia' in stato di liquidazione, sarebbero fallite in pochi mesi (...) cio' tanto piu' se si tiene conto che il liquidatore delle societa' Costruzione Alpe Srl e Iris Srl era il signor Giovanni Barone, il quale (...) risulta essere "collaboratore" di Andrea Pavone nell'ambito della gestione delle societa' del gruppo. A riguardo, non e' inutile rilevare che lo stesso Barone, in qualita' di liquidatore della Perego Strade Srl (socio unico di Iris Srl), il 18 dicembre 2008 ha delegato il Pavone a rappresentarlo nel corso dell'assemblea dei soci della Iris Srl del 19 dicembre 2008, nella quale - peraltro - lo stesso Barone viene nominato liquidatore della Iris Srl. Di qui, quindi, una sovrapposizione di ruoli e di cariche che rende ancora meno plausibile - specie all'interno di un gruppo - un deficit conoscitivo in ordine allo stato prefallimentare nel quale evidentemente si trovavano le societa' debitrici della Perego General Contractors Srl» (pagina 386 dell'Ordinanza); nell'ordinanza del Tribunale di Milano viene descritta la vicenda emblematica della conquista e della liquidazione della Perego Strade Srl da parte di elementi appartenenti alla criminalita' organizzata con l'obiettivo di «acquisire direttamente e indirettamente la gestione e/o il controllo di attivita' economiche, in particolare nel settore edilizio, movimento terra, ristorazione, e ad acquisire appalti pubblici e privati (...) avvalendosi della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle conseguenti condizioni di assoggettamento e di omerta' che di volta in volta si sono create nel territorio di Milano e province limitrofe»; per comprendere le dinamiche operative dei gruppi criminali e' utile analizzare il ruolo - opportunamente messo in risalto dall'Ordinanza - degli amministratori della societa' lombarda, tra cui figura in qualita' di liquidatore Barone, e dei sindaci, tra cui figura Cecchi: «Posta la sussistenza di una falsificazione di bilancio penalmente rilevante, si tratta di stabilire se essa abbia avuto una correlazione causale con l'aggravamento del dissesto di PGC poi dichiarata fallita nel dicembre 2009 e quindi a distanza di un anno. Ora, il punto e' che il 28 aprile 2009, quando la societa' fotografa la situazione di soli tre mesi di attivita' (approvando il bilancio 2008), il capitale sociale risulta interamente perduto. Questo a conferma della artificiosita' della operazione PGC, nata solo per coltivare gli interessi del gruppo mafioso e per proseguire lavori avvalendosi di quel metodo. Il che vuole dire, in termini di conseguenze giuridiche, che - ai sensi dell'articolo 2484 n. 4 codice civile (gia' 2448 codice civile) - la societa' andava immediatamente sciolta e posta in liquidazione (...) Dunque, l'occultamento della reale situazione patrimoniale della PGC consente agli amministratori di sottrarsi alla obbligatoria liquidazione prevista dall'articolo 2485 codice civile (gia' 2449 codice civile), proseguendo in un'attivita' di impresa che non avrebbe dovuto avere luogo. In altri termini l'operazione di falsificazione e' un antecedente fattuale indispensabile nella serie causale che ha determinato la prosecuzione della impresa» (pagina 391 dell'Ordinanza); secondo gli interroganti suscitano particolare perplessita' le modalita' di attuazione del fallimento-liquidazione di Edilbasso e della costituzione di Faber ed il fatto stesso che nella complessa situazione sopra descritta siano state coinvolte anche persone che hanno avuto un ruolo in vicende oggetto di indagini da parte della procura di Milano -: se il Ministro sia a conoscenza dei fatti sopra esposti; in che modo il Ministro intenda intervenire al fine di prevenire il pericolo che le organizzazioni criminali - approfittando della crisi economica che colpisce l'economia e le imprese - acquisiscano il controllo di societa' in difficolta' finanziaria per svolgere atti finalizzati ad alterare la concorrenza, a conquistare appalti pubblici e a riciclare denaro proveniente da attivita' illegali. (4-15468)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15468 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120323
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20120323-20120417
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15468 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120323
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO)
MIOTTO ANNA MARGHERITA (PARTITO DEMOCRATICO)
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2014-05-15T01:31:21Z
4/15468
NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO)