INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15389 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120320
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_15389_16 an entity of type: aic
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-15389 presentata da FRANCESCO LARATTA martedi' 20 marzo 2012, seduta n.607 LARATTA, LO MORO e OLIVERIO. - Al Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. - Per sapere - premesso che: nel mese di marzo 2009 il dipartimento 9 della regione Calabria ha emanato un bando di concorso in base alla legge regionale n. 36 del 2008, per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione o in proprieta'. La nuova giunta regionale della Calabria insediatasi ad aprile 2010, e per essa l'assessorato ai lavori pubblici, con il decreto dirigenziale n. 17095 del 29 novembre 2010, assunto il 26 novembre 2010 protocollo n. 1631, del dirigente generale del dipartimento 9 della regione Calabria, ha disposto l'annullamento in autotutela del DDG n. 22874 del 31 dicembre 2008 con cui veniva approvato il bando di concorso poi pubblicato a marzo 2009 per la realizzazione dei suddetti alloggi nonche' gli atti della procedura selettiva adottati in esecuzione del medesimo decreto, ossia la legittima graduatoria di imprese che hanno partecipato all'avviso pubblico. La revoca - ha fatto sapere l'assessore pro tempore al ramo della regione Calabria, Giuseppe Gentile - si e' resa necessaria «dopo un'attenta valutazione giuridica e tecnica»; ignari di quali siano queste valutazioni, il dato finora certo e' che la revoca e' stata posta in essere in coincidenza dei primi mesi di attivita' della giunta Scopelliti, con una serie di passaggi a dir poco dubbi prima della formalizzazione ufficiale datata 29 novembre 2010. Il Corriere della Calabria, settimanale d'inchiesta calabrese, ha dedicato al caso una dettagliata indagine giornalistica a firma del giornalista Pablo Petrasso, il quale scrive: «[...] Anche la revoca, pero', ha avuto le sue brave zone d'ombra, svelate da un accesso agli atti chiesto dall'impresa di Giuseppe Gatto Costruzioni (vincitore nella graduatoria riferita al primo bando, non partecipante al secondo). Sappiamo tutti quanto possa essere farraginosa la burocrazia [...]. In alcuni casi, invece, i passaggi riescono a essere velocissimi. Pensiero e azione. Per accorgersene basta chiedere una delibera di giunta. È successo la prima volta che il bando del centrosinistra e' stato revocato. Gatto si e' presentato negli uffici della giunta per vedere la delibera dell'annullamento (cui aveva partecipato). E si e' trovato davanti un atto anomalo, quasi tutto «in bianco», senza neppure l'indicazione degli assessori presenti e assenti (recante la firma dell'assessore Gentile, la data del 20 settembre 2010 e il n. 622); Gatto ha inviato un esposto alla regione e la risposta, con tanto di documenti allegati, racconta una storia per lo meno dubbia. Ufficialmente - scrive il Corriere della Calabria - e' andata cosi': il 20 settembre 2010 il dirigente generale dei lavori pubblici, Giovanni Lagana', propone all'assessore Gentile l'annullamento del bando; nello stesso giorno l'assessore porta la delibera «in bianco» in giunta e la fa approvare, ma poi, sempre nella stessa seduta, la giunta decide di sospenderne l'efficacia. Insomma, succede tutto in un giorno e alla fine non succede niente. Ma, se non fosse stato per l'accesso agli atti, nessuno l'avrebbe saputo. Misteri della burocrazia. Che, pero', va avanti con l'annullamento, motivandolo questa volta in maniera piu' completa e formalizzandolo il 29 novembre 2010 con un decreto firmato sempre da Giovanni Lagana'», direttore generale del dipartimento 9. Cosa sia successo il 20 settembre 2010 non e' dato sapere. Cio' che e' certo, e' l'enorme ritardo accumulato che potrebbe concretamente provocare la perdita di 155 milioni di risorse che, se erogate, produrrebbero sul territorio un indotto stimato in un miliardo di euro e garantirebbero un alloggio di edilizia sociale a circa 4 mila famiglie; altro dato certo e' l'avvio dei lavori da parte delle aziende ammesse a finanziamento con il primo bando: secondo quanto dispone l'articolo 13 dell'avviso, l'avvio dei lavori avrebbe dovuto avere luogo «entro e non oltre il 180 o giorno dalla ricezione della comunicazione di ammissione». Le imprese che hanno ricevuto comunicazione hanno rispettato tali direttive. È evidente che la sospensione in autotutela operata dalla nuova giunta regionale ha causato un danno economico importante a quelle aziende che hanno sostenuto spese di personale, materiale di costruzioni e quant'altro. Ebbene, diverse imprese partecipanti e ammesse a finanziamento, preso atto dell'annullamento hanno promosso ricorso al Tar Calabria che successivamente ha accolto il ricorso dei ricorrenti. La regione Calabria, per il tramite dell'assessorato ai lavori pubblici e' ricorso in appello al Consiglio di Stato, che in un primo esame nel gennaio 2012 ha rinviato la decisione «di merito» al 23 ottobre 2012; intanto, l'assessore calabrese ai lavori pubblici, Giuseppe Gentile, con dichiarazioni comunicate alla stampa giorno 1 o e 3 marzo 2012 ha reso noto di aver «invitato» le «nuove» imprese vincitrici del secondo bando che «entro 180 o giorni dovranno iniziare i lavori». Seguendo il modus operandi della nuova giunta regionale, se il Consiglio di Stato il prossimo mese di ottobre dovesse esprimersi contro la regione Calabria, verrebbero penalizzate economicamente ulteriori nuove imprese partecipanti e ammesse a finanziamento con il secondo bando. Un modo di amministrare del tutto inedito che ci consegna un duplice quanto deprimente risultato: al danno (e la beffa) dei primi si aggiungerebbe la beffa (e il danno) dei secondi. L'aspetto piu' curioso, tuttavia, e' riportato sempre dal settimanale Il Corriere della Calabria, che riporta alcune indiscrezioni di non poco conto. L'inchiesta svela presunti intrecci tra imprese vincitrici dell'ultimo avviso pubblico e l'assessore Gentile. Aziende che non hanno superato il test per l'accesso al finanziamento nel primo bando si collocano invece ai primi posti del secondo. Questioni di valutazioni. Legittimo, senza dubbio, ma e' altrettanto legittimo esprimere qualche perplessita'. Scrive il settimanale: «[...] Chi non potra' lamentarsi di certo e' l'azienda Lapietra srl, di Rossano. Era stata esclusa dalla prima informata di fondi (non era in posizione utile per ottenere gli incentivi), mentre adesso si ritrova al primo posto addirittura in due graduatorie. Merito del nuovo bando. Quello a cui la «Gatto costruzioni», di proprieta' di Giuseppe Gatto, ex presidente regionale dell'Ance (Associazione nazionale dei costruttori edili), ha deciso di non partecipare: «Tra i criteri previsti per la valutazione ce n'era uno che lasciava troppa discrezionalita' alla commissione», ha dichiarato Gatto. «[...] Anche la composizione della commissione - scrive il giornalista Petrasso - rivela una tendenza ben definita. Il presidente era l'architetto Eugenio Madeo, professionista con un passato in politica, transitato negli ultimi anni dal centrosinistra (per il quale e' stato presidente della provincia di Cosenza e consigliere regionale) al PdL. I suoi rapporti con Gentile sono ottimi: nel 2008, per l'allora capogruppo dei berluscones in consiglio regionale aveva elaborato un progetto per lo smaltimento dei rifiuti nel Savuto. La collaborazione, dunque, continua. E sempre dal centrodestra cosentino arriva un altro dei commissari: Antonio Bove, uno dei primi professionisti della citta' ad aver sposato le tesi forziste (di Forza Italia e' stato anche coordinatore cittadino). Stessa area di appartenenza di Antonio Artusi. Avvocato e coordinatore del circolo del PdL di San Marco Argentano, pure lui tra coloro che hanno valutato le domande delle aziende. E di Luigi Rinaldo Brusco, sindaco di centrodestra di Fagnano Castello e avvocato pure lui. Un quartetto di tecnici prestati alla politica, tutti di stretta osservanza gentiliana. Chiudono il quadro altri membri della cerchia dell'assessore: il fratello di un ex manager dell'azienda ospedaliera (nominato sempre dietro consiglio dei Gentile) e il congiunto di uno dei piu' stretti collaboratori dell'assessore. Quando si dice il primato della politica. Che, in questo caso, si confonde con la famiglia». Il costruttore Gatto nel merito della Commissione dichiaro' al settimanale: «Magari mi sbaglio, ma ho preferito non prendere parte alla gara, mi sembrava poco trasparente». L'azienda rossanese, dunque, e' destinataria di incentivi su due canali: quello per la realizzazione di alloggi di edilizia sociale da offrire in locazione (quattro milioni di finanziamento sui cinque dell'intervento) e quello per gli alloggi da offrire in proprieta' (in questo caso l'incentivo e' di 4,8 milioni su quasi 17). «Nel secondo caso - scrive Petrasso - l'impresa aggiudicataria e' la San Nilo srl, la cui proprieta' pero' e' interamente della Lapietra srl. La societa' e' stata costituita nel mese di novembre del 2010, qualche giorno prima che il vecchio bando fosse cancellato (e il nuovo redatto). Non e' l'unico incrocio curioso: anche nel bando riservato alle cooperative c'e' una strana coincidenza. La «coop Casabella» ha, infatti, un collegio sindacale praticamente sovrapponibile a quello delle altre due aziende del gruppo che si occupa di costruzioni. Strano? Forse. È un po' piu' strano, invece, il ruolo giocato nel tormentatissimo iter dei bandi da uno dei dirigenti esterni del dipartimento lavori pubblici, Antonio Capristo e' un ingegnere rossanese. Ha lavorato per amministrazioni pubbliche e costruttori. Ha esperienza nel campo dei fabbricati civili e delle energie alternative. È arrivato negli uffici del dipartimento lavori pubblici da dirigente esterno di settore, nominato sulla base del rapporto fiduciario con l'assessore Pino Gentile. Proprio al tecnico «di fiducia», il titolare della delega ha assegnato nel 2010 un compito molto delicato, quello di seguire il procedimento di revoca della prima delibera, che stabiliva la suddivisione dei fondi per l'edilizia sociale». Nel ricorso al Tar della Calabria presentato dalla Gatto Costruzioni, si approfondisce la posizione di Antonio Capristo, dirigente esterno nominato dall'assessore Gentile. «Capristo non e' proprio uno sconosciuto nell'ambiente dell'edilizia - si legge nel documento prodotto da Gatto -; infatti il professionista e' l'autore di uno dei progetti presentati per la partecipazione al bando. Il riferimento e' alla pratica presentata proprio dalla societa' Lapietra srl, di Rossano: si tratta della costruzione di 135 alloggi». La ditta, pero', era stata esclusa dal primo bando annullato dal centrodestra. «Il fatto - si legge - e' che i rapporti di Capristo con la Lapietra srl non sono esattamente stati sporadici. La circostanza salta fuori sempre dal curriculum pubblicato sul sito della Regione: la Lapietra srl e' committente dell'ingegnere Capristo in diversi interventi edilizi, alcuni in corso, altri ultimati e altri in via di istruttoria. Nella terra del conflitto di interessi, - scrive il Corriere della Calabria - la cosa non ha stupito piu' di tanto l'assessore Gentile: Capristo e' rimasto al suo posto e ha revocato il procedimento al quale aveva partecipato (come progettista)». Altra circostanza curiosa e' la presenza tra i vincitori del bando della ditta «Via Rivocati». «Anche in questo caso - scrive la testata - la visura camerale svela intrecci legittimi ma tutti riconducibili a una specifica area politica. L'amministratore unico della societa', infatti, e' Giovanni Pianini, professionista cosentino e stretto congiunto di Gianfranco Scarpelli, direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza» nominato dai fratelli Antonio e Pino Gentile, senatore il primo e assessore il secondo. Quest'ultimo «concedera' i fondi alla ditta (Via Rivocati) riconducibile a uno dei suoi uomini di fiducia. Scarpelli, infatti, ne e' stato amministratore in passato -: di quali elementi disponga il Governo nella vicenda e quali necessarie iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere, anche valutando la sussistenza dei presupposti per l'esercizio dei poteri di cui all'articolo 60, comma 6 del decreto legislativo n. 165 del 2009, anche per scongiurare la perdita di corposi finanziamenti per l'edilizia sociale in Calabria. (4-15389)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15389 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120320
xsd:integer
0
20120320-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15389 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120320
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO)
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO)
xsd:dateTime
2014-05-15T01:30:46Z
4/15389
LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO)