INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14518 presentata da ZAVETTIERI SAVERIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) in data 19930525

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Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia - Per sapere - premesso che: sono state ricusate dalla Commissione elettorale circondariale di Vibo Valentia le liste di 14 comuni, interessati al turno elettorale del 6 giugno p.v., per l'assenza della quota femminile prevista dalla nuova legge; la Prefettura di Catanzaro ha emanato ancor prima che il TAR si fosse pronunciato per l'inammissibilita' dei ricorsi in quanto - primo caso in Italia - "andavano prodotti dopo la proclamazione degli eletti", decreto di sospensione delle consultazioni elettorali ai sensi dell'articolo 85, 3^ comma della legge n. 570 per "mancanza di candidature"; si configurano in Calabria leggi speciali, anche per il voto, interpretate prima che attuate, da giudici speciali e TAR speciali che emanano ordinanze particolari in contrasto con tutti i TAR d'Italia e con lo stesso Consiglio di Stato che nella seduta del 3 aprile 1990, Presidente Catallozzi ed Estensore Bozzi, attuale Presidente del TAR Calabria, aveva deciso che "sono immediatamente impugnabili gli atti di esclusione delle liste" -: se non ritiene che tali circostanze - oltre a mortificare il diritto di voto dei cittadini e l'aspettativa legittima a darsi amministrazioni democratiche - generino il convincimento tra la popolazione che la Calabria sia terreno di sperimentazione di nuova legislazione e nuova giurisdizione destinata a fare testo nella dottrina giuridica o nelle giurisprudenza italiana; se non ritiene che tali strane coincidenze possano derivare da un unico filo conduttore interessato ad evitare, per fini politici e di parte, il normale rinnovo delle amministrazioni locali; non va dimenticato che c'era da rinnovare anche quella di Vibo, citta' capoluogo della nuova provincia, i cui equilibri politici ancora in gestazione nel partito di maggioranza risulterebbero condizionati ed incontrollati per cui meglio sarebbe il ricorso a comode ed amiche gestioni commissariali; cio' sarebbe da considerare estremamente scorretto, alla luce delle considerazioni e forse illegittimo, in assenza di precise disposizioni di legge oltre che motivo di ulteriore inevitabile conflitto e contenzioso, per i modi, i termini e le responsabilita' che hanno determinato la situazione; sarebbe certamente limpido e trasparente ricorrere all'istituto della prorogatio, lasciando in carica gli attuali organi amministrativi democratici; quali iniziative i Ministri interessati intendano adottare tempestivamente per chiarire una situazione che si presta a diversi equivoci e che e' motivo di forte tensione e sfiducia di intere popolazioni nei confronti dello Stato e dei suoi diversi organi. (4-14518)
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ZAVETTIERI SAVERIO (PARTITO SOCIALISTA ITALIANO) 

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