INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14351 presentata da NAPOLI ANGELA (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO) in data 20111222

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14351 presentata da ANGELA NAPOLI giovedi' 22 dicembre 2011, seduta n.565 ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: la pesante situazione emergenziale in cui versa la sanita' in Calabria ha portato ad un commissariamento del settore; il cosiddetto piano di rientro sta procurando notevoli disagi sul territorio regionale e nonostante i vari proclami la regione non produce interventi adeguati per incidere sugli sprechi del settore; lo stesso «tavolo Massicci», alla fine dello scorso mese di novembre 2011, ha evidenziato diversi rilievi tra i quali assunzioni non autorizzate, mancanza di provvedimenti dovuti contro i dirigenti, necessita' di riadeguare gli atti aziendali e ritardi nella riorganizzazione della rete ospedaliera; il nono rapporto «Ospedali & salute 2011», realizzato dall'Associazione italiana ospedalita' privata (Aiop) e presentato a Roma nei primi giorni del corrente mese di dicembre 2011, vede la Calabria maglia nera per gli sprechi e l'insufficienza delle aziende ospedaliere; il Tribunale del lavoro di Reggio Calabria, con i provvedimenti del 3 novembre 2010 e 1 o agosto 2011, ha disposto l'immediato reintegro nella qualifica e funzione di direttore dell'ASP di Reggio Calabria del dottor Renato Carullo, e cio' nonostante la regione lascia continuare a gestire la stessa ASP dalla dottoressa Rosanna Squillacioti, la quale, tra l'altro, risulterebbe, anche sulla base di fonti sindacali, non aver presentato i bilanci 2010 e 2011, mentre l'Azienda sarebbe in attesa di nomina dei direttori sanitario e amministrativo in netta violazione dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modificazioni; l'interrogante, ha, altresi', il dovere di far attenzionare il Ministro della salute sulla gravita' e sulla pesantezza di alcune scelte per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero della Piana di Gioia Tauro nella citta' di Palmi; gia' il 3 ottobre 2007 la conferenza dei sindaci della piana di Gioia Tauro, ad amplissima maggioranza (22 sindaci favorevoli su 26) aveva individuato il sito sul quale far sorgere la nuova struttura ospedaliera della piana in un'area posizionata al centro dell'intera piana (Cannava' di Rizziconi), zona centrale rispetto a tutti i comuni ed anche piu' facilmente raggiungibile; la costruzione della nuova struttura ospedaliera nella citta' di Palmi presuppone l'acquisizione in proprieta' da parte della regione Calabria di terreni che sono sottoposti al vincolo di destinazione scolastica, il che costituisce un ostacolo insormontabile alla cessione degli stessi; tuttavia l'ASP di Reggio Calabria, in maniera arbitraria e anti-economica, avrebbe, a quanto consta all'interrogante, messo in atto un'attivita' di progettazione preliminare per un terreno non di sua proprieta' ed il tutto con fondi pubblici da decurtare dalla somma destinata alla costruzione dell'ospedale unico della piana di Gioia Tauro; appare all'interrogante davvero inaccettabile l'inutile spreco di risorse pubbliche di fronte al buco finanziario esistente nel settore della sanita' calabrese e alla necessita' della costruzione di un unico sito ospedaliero posto al centro della piana di Gioia Tauro, la quale consta di ben 7 piccoli presidi ospedalieri nel raggio di soli 30 chilometri, tra l'altro tutti inefficienti cosi' come purtroppo dimostrano i numerosi casi di malasanita' registrati sul territorio; tra l'altro, nel mentre l'ASP di Reggio Calabria avrebbe deliberato l'incarico di progettazione della costruzione del nuovo ospedale su un terreno non di sua proprieta', la regione Calabria avrebbe a disposizione, quale proprietaria e quindi a costo zero, un terreno di circa 17 ettari a soli 2 chilometri di distanza dallo svincolo autostradale di Gioia Tauro, proprio per la costruzione dell'ospedale unico; ed ancora, mentre sono in corso i citati contenziosi si assiste ad altro spreco di denaro pubblico per mantenere in affitto a Gioia Tauro locali privati per il poliambulatorio in un edificio, al limite dell'idoneita', circondato da amianto, pur in presenza di un intero edificio di ben due piani inutilizzato interno all'ospedale della citta' -: quali urgenti iniziative intenda assumere il commissario per l'attuazione del piano di rientro dal deficit sanitario per porre fine a questi inutili e vergognosi sprechi di denaro pubblico, ad avviso dell'interrogante, diventa piu' difficile sull'intero territorio della piana di Gioia Tauro la possibilita' di tutelare per davvero il diritto alla salute del cittadino. (4-14351)
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