INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14282 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111220
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_14282_16 an entity of type: aic
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14282 presentata da ALESSANDRO NACCARATO martedi' 20 dicembre 2011, seduta n.563 NACCARATO e MIOTTO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: De Vizia Transfer spa e' una societa' di igiene ambientale operativa nei settori della raccolta e smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi, selezione e recupero di materiali, imballaggi e scarti di lavorazione, consulenza legale, nonche' raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti ospedalieri trattati. L'azienda - con sede legale in via Duino, 136, a Torino, sede amministrativa nella zona industriale di Prata di Principato Ultra (Avellino) e uffici operativi a Roma, Avellino, Bagnoli e Pomigliano D'Arco (Napoli), Fondi e Gaeta (Latina), Masserano (Biella), Venosa e Melfi (Potenza), Olbia (Sassari), Quartu Sant'Elena (Cagliari), Pratola Serra e Flumeri (Avellino), Piedimonte San Germano (Frosinone), Pavia di Udine (Udine), Castelfranco Veneto (Treviso), Bovolone (Verona) e Urbana (Padova) - risulta di proprieta' di Vincenzo De Vita e Marisa Lombardi. Nel consiglio di amministrazione siedono Nicola De Vizia, nato a Montefusco (Avellino) l'8 luglio 1970; Emilio De Vizia, nato a Montefusco il 14 giugno 1971; e Albina De Vizia, nata a Montefusco il 30 gennaio 1970; figli di Vincenzo; da articoli pubblicati sui quotidiani Latina Oggi (edizione del 14 febbraio 2010) e La Tribuna di Treviso (edizione del 15 maggio 2011) risultano a carico di Vincenzo De Vizia precedenti di polizia per le seguenti attivita': gestione di rifiuti non autorizzata; associazione a delinquere; ricettazione; attivita' organizzate per il traffico illecito di rifiuti (in concorso con altri 38 indagati); getto di cose pericolose, violazione di norme su rifiuti e imballaggi, abuso edilizio, inquinamento delle acque. A carico di Emilio De Vizia risultano, invece, precedenti per violazione delle leggi urbanistiche; reati contro la pubblica amministrazione, unitamente a un procedimento penale basato sull'ipotesi che Emilio De Vizia «con piu' azioni del medesimo disegno, criminoso in occasione delle elezioni amministrative degli anni 1995 e 1999 minacciasse di licenziare i dipendenti della ditta Lima Sud della quale era azionista qualora non fossero stati riconoscenti nell'espressione di voto»; procedimento poi archiviato per decorrenza dei termini. Dalle medesime fonti risulta altresi' che, in seguito alla sentenza n. 652 del tribunale di Benevento, Emilio De Vizia e' stato interdetto dai pubblici uffici per un anno, pena sospesa; e che a maggio 2011 - in seguito a un grave infortunio sul lavoro accaduto nel 2007 a Castelfranco Veneto a un dipendente della societa' - il tribunale di Treviso ha condannato Nicola De Vizia a una pena di 4 mesi per non aver fornito ai lavoratori dell'azienda adeguate misure di prevenzione e sicurezza; come riporta La Tribuna di Treviso (edizione del 24 dicembre 2003) a dicembre 2003 la procura della Repubblica di Treviso ha avviato un'indagine nei confronti degli amministratori dell'associazione temporanea di imprese (Ati) con capofila De Vizia Transfer spa - a cui il consorzio obbligatorio per lo smaltimento dei rifiuti solidi bacino Treviso Tre aveva affidato nel 2000 il servizio di raccolta dei rifiuti nei 25 comuni di competenza - al fine di accertare la sussistenza dei reati di truffa e falsificazione di fatture come denunciato in un esposto presentato dal consorzio Bacino Treviso Tre, con cui l'ente avanzava una richiesta di risarcimento danni pari a 13 milioni di euro per il mancato rispetto del contratto di appalto. A questo si aggiungono le contestazioni del consorzio per i «kit-rifiuti» distribuiti irregolarmente e per la mancata consegna dei contenitori per i rifiuti speciali da parte dell'Ati guidata da De Vizia Transfer spa. Per questi motivi, alla scadenza del contratto, il consorzio Bacino Tre ha deciso procedere con l'affidamento «in house» del servizio di smaltimento rifiuti, assegnando direttamente l'appalto a Contarina Spa (dal 2006 societa' interamente pubblica di cui il consorzio detiene una quota del 40 per cento. Il ricorso al Tar presentato successivamente all'esclusione dalla gara dagli amministratori di De Vizia Transfer spa e' stato respinto dal Consiglio di Stato nel marzo 2011; nel 2009 De Vizia Transfer spa e' stata esclusa anche dal bando di gara per la realizzazione del termovalorizzatore di Salerno dall'allora commissario delegato Vincenzo De Luca - attuale sindaco di Salerno - a causa della «richiesta della societa' di concludere in via autonoma e diretta accordi per il conferimento dei rifiuti presso l'impianto (eventualita' preclusa dal bando di gara); della richiesta di disporre in Campania di impianti per lo smaltimento delle scorie e delle ceneri prodotti dall'impianto con tariffa calmierata; e della qualita' architettonica dell'impianto, valutata negativamente dalla Commissione» come risulta dal sito internet www.vincenzodeluca.it; nel 2010 De Vizia Transfer spa, insieme ad altre imprese di igiene ambientale, e' stata estromessa anche dalla gara per la raccolta dei rifiuti bandita dal comune di Chieti, come risulta da un articolo pubblicato dal quotidiano Il Centro (edizione del 26 agosto 2010); il 16 e il 17 novembre 2011 - in seguito a una segnalazione circa il pericolo di inquinamento delle falde acquifere firmata dai rappresentanti della Cgil - il personale del Corpo forestale ha effettuato un'ispezione all'ecocentro in viale Lombardia 22 a Monselice (Padova) - gestito dal consorzio Bacino Padova Tre per il tramite di De Vizia Transfer spa, dopo l'acquisto da parte di quest'ultima della societa' Progetto Salvaguardia Ambiente (ex Trasporti ecologici) - ravvisando i rischi denunciati nell'esposto del sindacato; nell'area sopra citata risultano altresi' presenti da diverso tempo, alcuni container contenenti rifiuti di cui non si conosce la natura ne' la provenienza che stanno destando un significativo allarme tra la cittadinanza di Monselice; piu' volte le organizzazioni dei lavoratori hanno lamentato notevoli difficolta' e rapporti conflittuali nella gestione delle relazioni sindacali negli uffici operativi gestiti da De Vizia Transfer spa. In particolare, la Cgil ha sottolineato la mancata assunzione di impegni da parte dei referenti della proprieta' e la loro avversione al principio della mediazione sindacale nell'organizzazione del lavoro. Analoghe criticita' sono state segnalate dalle associazioni dei lavoratori anche a Cagliari, Gaeta, Pozzuoli (Napoli) e Castelfranco Veneto, dove la raccolta dei rifiuti e' affidata a De Vizia Transfer spa. A riguardo, risultano significativi alcuni episodi, tra cui lo sciopero indetto dai lavoratori della filiale di Monselice il 7 giugno 2010, le gravi anomalie nella raccolta dei rifiuti emerse nel corso della Commissione paritetica sui carichi di lavoro convocata a Monselice il 29 settembre 2011, la denuncia da parte dei lavoratori di problemi relativi alla sicurezza di impianti e automezzi, al corretto pagamento delle spettanze ai dipendenti, e a comportamenti persecutori nei confronti di dipendenti appartenenti alle categorie protette ai sensi della legge n. 68 del 1999 -: se i Ministri siano al corrente dei fatti esposti in premessa; quali concrete iniziative di competenza si intendano porre in essere al fine di permettere l'accertamento sulla natura, l'origine e la previsione di trattamento dei rifiuti presenti nei container all'Ecocentro di Monselice, con l'obiettivo di rispondere alle preoccupazioni della cittadinanza circa eventuali rischi per la salute pubblica, e di verificare se sussistono rischi di inquinamento per le falde acquifere; quali provvedimenti di competenza i Ministri intendano assumere per assicurare il corretto svolgimento delle relazioni sindacali all'interno di sedi, uffici operativi, filiali e centri ecologici gestite da e per conto di De Vizia Transfer spa, alla luce delle tensioni e delle difficolta' denunciate dai rappresentanti sindacali. (4-14282)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14282 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111220
xsd:integer
0
20111220-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14282 presentata da NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111220
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MIOTTO ANNA MARGHERITA (PARTITO DEMOCRATICO)
xsd:dateTime
2014-05-15T01:22:39Z
4/14282
NACCARATO ALESSANDRO (PARTITO DEMOCRATICO)