INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14282 presentata da CECCONI UGO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19951003

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: sulla stampa quotidiana "Il Giornale" del 25 settembre us, a pag. 8, e' stata riportata una intervista con l'ex Sindaco DC di Santa Maria la Carita', dottor Catello Cascone, riguardante una storia di tangenti, da cui risulta quanto segue: 1) un rappresentante della Coop Costruzioni di Argenta gli aveva garantito che "aveva i referenti politici giusti in grado di fare avere all'amministrazione da me presieduta i finanziamenti FIO (Fondo investimenti occupazione) per la costruzione della rete fognaria", con la garanzia "che l'appalto sarebbe stato assegnato all'azienda da lui rappresentata in quanto per ottenere tale finanziamento avrebbe dovuto pagare in anticipo una tangente al proprio sponsor politico, cioe' al PCI", mentre "una mazzetta l'avrei ricevuta anche io, cioe' la DC, e un'altra tangente sarebbe stata versata dalla camorra"; 2) dopo l'incontro con il rappresentante della cooperativa arrivarono i finanziamenti FIO di 13 miliardi, ma prima che l'appalto fosse dato alla Coop Costruzioni "una altra azienda nazionale (...), attraverso due amici DC, Vito e Boffa, chiese di poter fare quei lavori. Mi offrirono il 10 per cento piu' un altro 5 per cento destinato alla camorra", ma il dottor Cascone proseguiva escludendo che la tangente pagata alla DC fu di 100 milioni, mentre "il PCI ebbe la sua parte a livello nazionale, secondo quanto mi dissero i rappresentanti della Coop Costruzioni", consegnando anche, per "non scontentare mai nessuno, per vivere tranquilli (...) una mazzetta di 5 milioni a Ciro Alfano, capogruppo del PCI in consiglio comunale", sostenendo anche di aver incontrato il boss della camorra Pasquale Loreto che non avrebbe ottenuto nulla ma che sarebbe stato indirizzato alle coop e che "ottenne sei-settecento milioni"; i fatti riportati nell'intervista erano riferiti da sette mesi alla magistratura ed alla Direzione distrettuale antimafia dal dottor Cascone, il quale commentava "ma fino all'altro ieri tutto era rimasto fermo", manifestando fiducia nei due sostituti procuratori della Repubblica di Torre Annunziata, mentre "finora invece io restavo nei guai e il PCI-PDS usciva sempre indenne"; nell'intervista il dottor Cascone racconta una vicenda ha avuto per protagonista il democristiano Francesco Buonocore, nella cui casa trovarono una lettera, la prova di una tangente di 600 milioni pagata per una speculazione edilizia; questo democristiano per evitare il carcere rivelo' ogni cosa, fece i nomi di democristiani, socialisti e comunista. In galera pero' finirono soltanto gli esponenti dal mio ex partito"; il dottor Cascone aggiungeva: "con questa inchiesta sulle coop rosse temo che si possa insabbiare tutto ancora una volta. Ci sono stati magistrati ed ufficiali di polizia giudiziaria che hanno fatto di tutto per portare il PDS al potere. Un imprenditore, grande elettore DC, mi disse che aveva ricevuto un favore giudiziario da un magistrato e che per ripagarlo era stato costretto a fare la propaganda ai progressisti. I due candidati a onorevole, sono stati regolarmente eletti il 27 marzo scorso"; dai fatti estesamente riportati emerge una sgradevolissima realta' politico-affaristico-camorristico-clientelare con inquietanti ipotesi di reati associativi anche con la malavita, su una parte dei quali la Procura della Repubblica di Torre Annunziata sta svolgendo indagini coperte da segreto istruttorio, mentre altri fatti potrebbero interessare la magistratura -: se i fatti riportati dalla stampa corrispondano al vero e, in tal caso, con riferimento alle circostanze riferite dal dottor Cascone, attualmente non sottoposte a indagini dalla magistratura, se intenda avviare rigorose indagini ispettive allo scopo di verificare la sussistenza di evenutali illeciti di natura disciplinare o penale. (4-14282)