INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13886 presentata da CARDIELLO FRANCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950926

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dei lavori pubblici e dei beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: il fabbricato di proprieta' del signor Mignone Rodolfo, nato a Sant'Angelo dei Lombardi (SA) l'11 gennaio 1913, sito in quel comune, in via Giotto, individuato in nuovo catasto edilizio urbano (n.c.e.u.) foglio 30, particelle 222, 224, 220, e' crollato, in parte, in occasione del sisma del 23 novembre 1980; per l'abbattimento del rimanente e per la ricostruzione del fabbricato, con il contributo previsto dalle particolari norme in materia, intervenne la sovrintendenza BAAAS di Avellino e Salerno, incaricata, autorizzata e appositamente delegata, come da altri, dal Mignone Rodolfo; la detta sovrintendenza, per come delegata, approntava la progettazione e dava corso ad esecuzione e gestione dei lavori di ricostruzione occorrenti, anche tramite apposita impresa appaltatrice, con la quale stipulava contratto di appalto; i lavori sono proseguiti a rilento e sono stati eseguiti in maniera difforme dal progetto imposto al Mignone dalla sovrintendenza; detti lavori sono manchevoli, difettosi e non effettuati a regola d'arte, come risulta da apposita e dettagliata relazione tecnica di perizia, redatta in data 10 novembre 1988, dall'architetto Nicola Caranese, con la quantificazione dell'ammontare dei relativi danni; a detti danni materiali andarono aggiunti quelli fisici subiti dal Mignone per non aver potuto usufruire, come propria abitazione, del suo fabbricato nei tempi tecnici previsti; lo stato di infermita' fisica, aggravatasi per il fatto che ha dovuto abitare, anche nei periodi invernali, in un insufficiente e disagiato prefabbricato, e' stato causa di decesso del Mignone; tale stato di infermita' e' precisato e puntualizzato dalla documentazione medica allegata alle varie istanze e denunce; tali istanze e denunce sono state rivolte a piu' riprese alla sovrintendenza BAAAS di Avellino e Salerno, al Ministero dei beni culturali e ambientali, al Ministero dei lavori pubblici, al Presidente della Repubblica e ad altri organi governativi, amministrativi e giurisdizionali, senza ottenere il riconoscimento dei suoi diritti lesi; con esposto-denuncia agli organi giurisdizionali, pretore e procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi, recanti la data del 25 maggio 1984, 27 settembre 1984 e 24 aprile 1985, segnalava che i soprusi e le irregolarita' subiti, miravano a favorire tali Guido Abate e Concetta Repole, zii del sindaco del tempo e tale Forte Gerardo, padre di Forte Vincenzo, all'epoca assessore comunale; cosi' come lo stabile e' stato riedificato, esso ha prodotto per il Mignone enormi difficolta' di accesso al pianterreno e al secondo piano, con l'aggravante della riduzione della preesistente volumetria, a vantaggio dei vicini summenzionati; il Mignone nel frattempo e' deceduto e che l'azione e' proseguita dagli eredi -: quali utili interventi intendano adottare per accertare l'esistenza di diritti soggettivi ed interessi legittimi violati. (4-13886)
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