INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12699 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930330
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_12699_11 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri di grazia e giustizia e della difesa. - Per conoscere - premesso: quanto ha formato oggetto della propria precedente interrogazione del 13 novembre 1989 relativa al pubblico ministero Santacroce e visto che Il Messaggero del 17 dicembre 1989 ha pubblicato dettagliate notizie sul procedimento penale in carico al predetto giudice contro i controllori della LICTA riferendo, altresi', del colloquio avuto per riservate ragioni di ufficio dal Santacroce e da due altri magistrati e l'elenco delle persone sotto inchiesta; che l'anzidetto giornale ha usato, nei numeri del 14 e 15 dicembre 1989, toni tanto catastrofici da giustificare a priori quella massiccia ondata di arresti che il Santacroce ha chiesto (ma non ottenuto) il giorno 16, secondo la bene informata giornalista de Il Messaggero; che il Consiglio superiore della magistratura ha disposto il trasferimento del giudice Nunziata ad altri uffici perche' affetto (ed afflitto) dalla "cultura del sospetto"; che l'attivita' del Santacroce, quale pubblico ministero per l'aereo ITAVIA, non ha consentito, nei fatti, di accertare °conservando egli il fascicolo (riguardante 81 morti) nel cassetto! la connessione che appare sempre piu' probabile tra la strage di Ustica e quella di Bologna cosi' pervenendosi ad effetti "depistatori" e realizzando addirittura la pretesa, assurda e squallida "identificazione di regime" tra presunti terroristi "neri" e MSI (!), del tutto estraneo invece da sempre ad ogni vicenda del genere, passata, presente e futura, come migliaia di processi hanno sempre dimostrato, inequivocabilmente (e noiosamente) sinora -: 1) come possano spiegare il fatto che la giornalista Sarzanini, la quale afferma di avere poteri paranormali, conosca il contenuto dei colloqui riservati a tutela dell'azione giudiziaria e delle persone inquisite, additate come criminali da arrestare; 2) se risulti che la predetta giornalista abbia legittimamente acquisiti i nominativi degli inquisiti; 3) se non ritengano piu' probabile l'ipotesi che la stessa persona che ha fatto leggere requisitorie del Santacroce (tutelate dal segreto istruttorio) a diversi giornalisti (tra cui Massimo Martinelli, parimenti de Il Messaggero) abbia violato con la Sarzanini, e per la ennesima volta, i doveri di ufficio; 4) se tale persona sia stata identificata, non occorrendo per cio' notevoli sforzi; 5) se il predetto giudice, nell'ambito del procedimento 5457/86 A, abbia disposto indagini presso la Corte dei conti (procura generale e sezione controllo enti), l'ufficio del Ministro per la ricerca scientifica e tecnologica, il Ministero del tesoro ed il collegio dei revisori dei conti del CNR in modo da accertare l'attivita' (o l'inazione) dei predetti organismi in relazione ad una complessa problematica riguardante denunce, interrogazioni e ricorsi sull'anzidetto ente ed avere una probatoria visione d'insieme; 6) se, come presumibile, quanto sopra indicato non sia stato effettuato, possa condividersi l'opinione dell'interrogante che l'azione del Santacroce possa sembrare "ispirata" ad un'attivita' persecutoria, voluta da alcuni centri di potere politico che all'interrogante risultano cointeressati al CNR come un inossidabile uomo politico ed altro rilevante esponente politico accusato di avere protetto un narcotrafficante e riciclatore di narcodollari a livello internazionale; 7) se risulti la esistenza o meno di rapporti discutibili, o addirittura illegittimi, tra i servizi segreti (ivi compresi i Sios delle FF.AA.) ed il Santacroce; 8) quale concreta attivita' l'anzidetto giudice abbia esplicato per disporre il recupero del relitto, oltre alle solite "letterine" che sembrano piu' uno scudo protettivo che la reale volonta' di compiere un atto di istruzione penale; 9) se il Santacroce abbia visitato i comandi dell'Aeronautica militare a Ciampino, Licola, Marsala per ispezione dei luoghi, interrogatori, esame della documentazione; 10) se corrisponda a verita' che il Santacroce abbia avuto in carico un altro scandalo di regime, cioe' la costruzione delle navi cacciamine da parte dell'Intermarine ed in tal caso qual e' il numero del procedimento, quando il Santacroce abbia inviato gli atti al giudice istruttore e con quali richieste. Peraltro, deputati e senatori hanno segnalato, da alcune legislature, fatti sconcertanti come la scomparsa di importanti documenti, iperattivita' ed inazioni di ufficiali generali (ad esempio: Moiro, Gionso), mentre su tutto cio' e' stato steso il velo protettivo da parte di vari Ministri della difesa; 11) se corrisponda a verita' che il dirigente ENEA Naschi ed il dirigente CNR Grimaldi siano parenti, avendo sposato due sorelle cosi' che l'attivita' del Santacroce nei confronti dei due assume aspetti inquietanti o almeno da approfondire; 12) se vi siano in atto procedure per il trasferimento cautelare del Santacroce ad altro distretto giudiziario e se questo eventuale trasferimento sia da porre in correlazione con il fine di evitare inquinamenti delle indagini, rese difficoltose, a parere dell'interrogante, dagli annosi rapporti del predetto con settori militari e politici; 13) se il Santacroce abbia avuto in carico il procedimento contro il giornalista Santoro su denuncia dell'avvocato Ghia mediante scelta del minielaboratore installato presso la procura oppure a seguito di scelta nominativa. Quanto sopra visti i necrologi pubblicati su Il Messaggero del 23 novembre 1989 da parte del Santacroce e della famiglia Ghia per il decesso di un comune conoscente (trattasi di Pasquale Izzo). E' superfluo aggiungere che il Santacroce si e' iperattivato, a seguito della denuncia del Ghia, con numerose perquisizioni anche presso i familiari non conviventi degli imputati (l'esito delle perquisizioni e' stato negativo, ovviamente, nei confronti del Santoro); 14) se nessuna procedura di trasferimento ed inquisitiva e' stata attuata, tale omissione protettiva dipenda dalla circostanza che si pensi che il Santacroce sia in possesso della verita' su archiviazioni ed incriminazioni volute da variegati centri di potere. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-18020 del 31 gennaio 1990. (4-12699)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12699 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930330
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/12699
PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)