INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12656 presentata da LANDOLFI MARIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20110712

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-12656 presentata da MARIO LANDOLFI martedi' 12 luglio 2011, seduta n.499 LANDOLFI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: l'Agenzia delle entrate d direzione regionali della Campania - settore gestione risorse, ufficio contenzioso e disciplina ha notificato al dottore Gennaro Aversano, responsabile insieme ad altri, la omessa registrazione di n. 122 atti giudiziari presso l'ufficio locale dell'Agenzia delle entrate di Santa Maria Capua Vetere (CE), di cui lo stesso e' stato direttore nel periodo dal 19 luglio 2006 al 6 aprile 2009, contestando un'ipotesi di danno erariale stimato provvisoriamente in 395.228,00 euro; a tal fine ha emesso un atto di costituzione in mora n. 144/Ris. Contenzioso disciplinare notificato il 23 febbraio 2009 seguito da un atto di costituzione in mora rettificativo n. 732/Ris. notificato il 16 novembre 2009; in particolare, le determinazioni della suddetta Agenzia delle entrate si basano su 4 documenti: relazione conclusiva dell'indagine conoscitiva sul processo «registrazione atti giudiziari», prodotta il 17 ottobre 2008 dall'audit manager Luigi Di Verniere; denuncia alla Corte dei conti - procura regionale c/o la sezione giurisdizionale per la regione Campania da parte della direzione regionale della Campania - ufficio audit interno - con atto n. 942/UAI/2008 del 21 ottobre 2008, rettificata poi con una successiva nota del 16 gennaio 2009; relazione prodotta il 27 luglio 2009 dall'audit manager Eduardo Iervolino a conclusione degli approfondimenti eseguiti nell'ambito dell'indagine condotta dal Di Verniere; denunce rettificative inoltrate dalla direzione regionale della Campania - ufficio audit interno alla Corte dei conti; i comportamenti e le attivita' poste in essere dai seguenti soggetti: Luigi Di Vemiere - audit manager; Eduardo Iervolino - audit manager; Gaetano Maria - responsabile ufficio contenzioso e disciplina; Francesco Caiazzo - responsabile ufficio audit interno; Angelo Albonico - responsabile settore audit e sicurezza; Alessandro Piccirillo - responsabile settore gestione risorse; Enrico Salvatore Sangermano - direttore regionale; nell'ambito della gestione dell'indagine conoscitiva, nonche' nella fase di riesame dei relativi esiti sono stati denunciati negli atti difendi prodotti i partire dalla relazione n. 16/Ris. del 1 o settembre 2008 fino alle deduzioni del 15 febbraio 2010 depositate alla Corte dei conti con riferimento a diversi profili di illegittimita'; il sopraindicato Francesco Caiazzo, al contrario, nella sua denuncia alla Corte dei conti del 21 ottobre 2008 evidenzia che «i direttori che hanno avuto la gestione nei periodi nei quali si sono verificate le decadenze sono stati sentiti dal manager incaricato al fine di conoscere eventuali osservazioni aventi possibile rilevanza ai fini dell'indagine», ma tale osservazione non e' assolutamente esatta in quanto egli sarebbe smentito proprio dal manager incaricato, che, nella sua relazione conclusiva del 17 ottobre 2008 riferisce di aver fatto richiesta via e-mail di chiarimenti al Dottor Ciro Alvino e al dottor Claudio Vollono, precedenti responsabili dell'ufficio; in tutto cio', risentirebbe che il dottor Gennaro Aversano, nella qualita' di direttore dell'ufficio non sia mai stato ascoltato in merito, non gli sia stato riconosciuto il diritto al contraddittorio, non gli siano stati richiesti chiarimenti e non abbia potuto partecipare delle attivita' svolte dagli audit manager incaricati; non sarebbero state osservate le disposizioni contenute nella circolare della direzione centrale del personale n. 2005/54830 del 7 maggio 2005, in tema di passaggio delle consegne e l'esimente ivi prevista sarebbe stata invocata solo per il dottor Vollono sia da Luigi Di Verniere sia da Francesco Caiazzo, i quali avrebbero ignorato la disposizione presente nella medesima circolare: «naturalmente, il direttore uscente che non provvede a passare le consegne rimane responsabile delle conseguenze che derivano da circostanze che non abbia reso note al direttore subentrante e, in particolare, dei possibili danni erariali derivanti dalla scadenza dei termini previsti dalla legge». Con la nota 3326 del 16 gennaio 2009 viene evidenziata alla direzione regionale la loro anomalia comportamentale; l'unico criterio temporale seguito per misurare le quote di responsabilita' amministrativo - contabile da attribuire ai soggetti che si sono succeduti nella direzione dell'ufficio confligge con l'articolo 1 della legge 14 gennaio 1994, n. 20 (la responsabilita' dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilita' pubblica e' personale e limitata ai fatti e alle omissioni connesse con dolo o colpa grave) e con l'articolo 2043 codice civile, secondo cui anche le pubblica amministrazione e' obbligata a rispettare il princi'pio del neminem leadere. Prescindere da questi criteri, oltre che scorretto, e' illegittimo e infondato nel merito; con le memorie del 27 novembre 2008, il dottor Aversano deduce e documenta, in diritto e in fatto, la sua estraneita' alla vicenda e conclude invitando la direzione regionale a richiedere alla Corte dei conti l'archiviazione della sua posizione; la direzione regionale, dal canto suo, con una relazione del 16 gennaio 2009, che viene estesa all'ufficio normativa del lavoro, condivide la ricostruzione dei fatti da egli proposta e conclude dichiarando la sua estraneita' alla vicenda; a sua volta, il predetto ufficio informa la Corte dei conti che provvedera' alla costituzione in mora di tutti i soggetti segnalati, tranne che per il dottor Aversano e (...) e che i periodi con i relativi importi che nel prospetto generale sono stati imputati ai sunnominati Aversano e (...) siano da attribuirsi a (...); a cio' avrebbero dovuto seguire autonome iniziative della direzione regionale - ufficio Audit interno, ufficio normativa del lavoro e ufficio del direttore regionale - per far archiviare la posizione del dottor Aversano ed in particolare l'ufficio normativa del lavoro avrebbe dovuto attivarsi per evitare che allo stesso venisse notificata la sospensione dell'esodo incentivato; il dottor Aversano, cosi', segnala al direttore regionale i comportamenti irrituali ed illegittimi tenuti dal dottor Albonico, dal dottor Caiazzo e dal dottor Gaetano Maria, responsabili di non aver monitorato e controllato le procedure adottate e le attivita' svolte dal Di Verniere nella conduzione dell'indagine conoscitiva e sui relativi esiti; il dottor Aversano chiede che il direttore regionale, Enrico Salvatore Sangermano, disponga che ogni suo collaboratore si attivi per rimuovere gli eventi pregiudizievoli che lo avevano danneggiato professionalmente ed economicamente e la richiesta viene presa in considerazione al diverso fine di proporre l'affidamento di un incarico di studio e ricerca e contestuale revoca di quello di direttore dell'ufficio di Santa Maria Capua Vetere; ma tale proposta risulterebbe ad avviso dell'interrogante immotivata e' arbitraria, in quanto iniziativa gratuita e personale del direttore regionale; tale iniziativa viene promossa come conseguenza dell'indagine conoscitiva condotta dal Di Verniere e della connessa denuncia per «presunto danno erariale» presentata alla procura regionale della Corte dei conti della regione Campania da Francesco Caiazzo. «Si ha motivo di ritenere che a seguito di quanto comunicato alla Procura della Corte dei conti, quest'ultima non procedera' all'archiviazione nei confronti del dottor Aversano..» e' questa la motivazione con cui il direttore regionale formula la proposta; gli stessi dirigenti avrebbero assunto atteggiamenti arroganti rifiutando qualsiasi approccio col dottor Aversano, il quale e' cosi' costretto a rivolgersi direttamente al pubblico ministero della Corte dei conti provando documentalmente la propria estraneita' e richiedendo l'archiviazione della sua posizione. Ma vi e' di piu'. Lo stesso chiede alla direzione regionale con istanza del 30 maggio 2009 (all. 28) di comunicare urgentemente alla Corte dei conti la «espressa conferma» della sua estraneita' alla vicenda, ma ottiene risposta sostanzialmente negativa. Di tutta la situazione vengono informate la direzione centrale audit e Sicurezza, la direzione centrale del personale, l'ufficio dirigenti e i vari uffici della direzione regionale; non c'e' nessuna giustificazione al comportamento dei nominati responsabili della direzione regionale, compreso il direttore regionale. La loro condotta e' illegittima ingiustificata e inopportuna nei confronti del dottor Aversano, le cui denunce vengono estese alle strutture di vertice dell'Agenzia, al servizio ispettivo del dipartimento della funzione pubblica e in data 16 febbraio 2011 anche alla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere; le argomentate e documentate difese svolte non evitano pero' al dottor Aversano il procedimento dinanzi alla Corte dei conti; di tale atto la direzione regionale e' subito informata, tant'e' che il 28 giugno 2010 Ciro Alvino e' convocato dal direttore regionale per l'assegnazione a nuovo incarico, naturalmente di studio e ricerca. Ma l'atteggiamento dei vertici della direzione regionale diventa ancora piu' inaccettabile quando, alla richiesta di revoca della sospensione della procedura di esodo incentivato e di completamento della procedura di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, la direzione regionale ritiene di dover chiedere alla Corte dei conti «puntuali e piu' esaustivi chiarimenti in merito». Con la firma dell'accordo del 9 settembre 2010 si completa la procedura di esodo incentivata; il rapporto tra la direzione regionale ed il dottor Aversano, in tal modo, si incrina fino al punto che quest'ultimo e' costretto fin dal mese di luglio 2010 a chiarire per iscritto che l'incarico di studio e ricerca era di irrilevante significativita' per le attivita' che egli avrebbe dovuto svolgere fino al 5 aprile 2010 e che «dal 6 aprile 2010 fino all'attualita' (25 agosto 2010) sono anche formalmente inattivo, perche' senza incarico». Ed e' infine obbligato a reiterare al direttore dell'Agenzia delle entrate di adottare i provvedimenti piu' opportuni nei confronti dei soggetti sinora indicati; il dottor Aversano produce in data 7 dicembre 2010, a seguito dell'archiviazione della sua posizione da parte della Corte dei conti, istanza di rimborso delle spese legali sostenute e alla successiva richiesta di accesso per tutelare e difendere le proprie ragioni, la direzione regionale oppone dinieghi con motivazioni di dubbia conformita' rispetto alle disposizioni di leggi vigenti -: se il Ministro interrogato sia informato degli esiti della indagine conoscitiva e degli scritti difensivi presentati dal dottor Aversano e tramite il legale di fiducia, Avvocato Nunzio Mazzocchi da Caserta, nel periodo dal 1 o settembre 2008 fino al 17 febbraio 2010, della circostanza che gli atti difensivi sono stati comunicati al direttore dell'Agenzia delle entrate, dottor Attilio Befera, al direttore centrale audit e sicurezza, dottor Stefano Crociata, al direttore centrale del personale, dottor Girolamo Pastorello e al responsabile ufficio dirigenti, Signor Marco Annecker; se sia a conoscenza di eventuali iniziative ispettive e disciplinari, in ragione di condotte irregolari, illecite, illegittime, infondate e delle attivita' attribute a ciascuno dei soggetti coinvolti nella vicenda ed anche del conseguente affidamento dell'incarico di studio e ricerca attuato dal direttore dell'Agenzia; se abbia disposto adeguate ispezioni su quanto dedotto dal dottor Aversano e quali iniziative intenda adottare per accertare eventuali livelli di responsabilita'; se in relazione alle aziende ricordate in premessa siano state avviate indagini. (4-12656)
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