INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11901 presentata da FORMENTINI MARCO (LEGA NORD) in data 19930310

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: si richiama la precedente interrogazione presentata dalla Lega Nord in data 10/7/92 n. 4-03249 ancora senza risposta, in cui si richiedeva se corrispondesse al vero quanto affermato da alcuni parlamentari democristiani di Brescia in dichiarazioni pubbliche, riportate dalla stampa, in cui venivano accusati di gestione affaristica e di interessi privati in atti d'ufficio numerosi amministratori bresciani e tra di essi anche due ex ministri della Repubblica (oltre che taluni ex sindaci ed assessori del capoluogo lombardo); sempre in questa interrogazione si sottolineava la necessita' da parte della Magistratura di dare tempestivamente una risposta chiara a proposito della relazione mafiosa tra politica ed affari che da piu' parti e' denunciata come il vero problema morale della citta' di Brescia, in primo luogo avviando un'inchiesta su tutta la politica urbanistica sviluppata in questa citta' negli ultimi trent'anni; dinanzi ad un dettagliato esposto presentato da due parlamentari bresciani della Lega Nord in merito alla questione del Crystal Palace (che vede coinvolto il Cavaliere del Lavoro ing. Riccardo Pisa e l'ASM, oltre ad una societa' del gruppo IRI), l'inchiesta della procura e' stata condotta senza interpellare i due autori dell'esposto e limitandosi ad ascoltare lo stesso Pisa ed il direttore generale dell'ASM, al punto che "Il Giornale di Brescia" ha ipotizzato che il fascicolo sia stato aperto al solo scopo di evitare speculazioni politiche; l'inchiesta avviata sul tema e' stata terminata rapidissimamente con una richiesta di archiviazione; nell'esposto in questione erano stati fatti numerosi riferimenti anche alle esplicite accuse di alcuni politici democristiani bresciani nei confronti di colleghi del loro partito -: se non trovi strano che l'operazione di pulizia che i giudici stanno realizzando in molte aree d'Italia, smascherando il malaffare politico e le connessioni tra le grandi imprese ed i partiti, veda del tutto indifferenti i magistrati della Procura di Brescia, dai quali non e' ancora stato portato alla luce un solo significativo episodio di illegalita' politica; se non giudichi di difficile comprensione, agli occhi dell'opinione pubblica bresciana, che nella citta' da cui provengono molti dei protagonisti della Tangentopoli nazionale non sia stato avviato un solo procedimento contro la corruzione amministrativa; se non ritenga dannoso per le nostre Istituzioni che in una citta' italiana si diffonda un diffuso sentimento di sfiducia verso le autorita' giudiziarie, come e' stato correttamente sottolineato dal dottor Mino Allione (direttore di "Brescia oggi") in un suo recente articolo e da autorevoli esponenti del mondo cattolico e laico; se non trovi meritevole di attenzione il fatto che la vendita dell'hotel Rosa Camuna localizzato in provincia di Brescia (una vicenda su cui sono in corso indagini che vedono coinvolto il parlamentare Gianni Prandini e a cui ha dedicato grande spazio anche la stampa nazionale), venga giudicata dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Brescia, dottor Francesco Lisciotto, "non di competenza dei giudici bresciani, bensi' di quelli romani" (Brescia oggi, 28 febbraio 1993); se non giudichi necessario porre la situazione del Tribunale di Brescia all'attenzione del Consiglio Superiore della Magistratura, in modo anche da invitare i magistrati bresciani ad un accurato esame dell'operato delle amministrazioni succedutesi nella citta' durante gli ultimi trent'anni. (4-11901)