INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11747 presentata da DI MAURO GIOVANNI ROBERTO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930304
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_11747_11 an entity of type: aic
Al Ministro per i beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: la regione siciliana in applicazione dell'articolo 25 della legge regionale 37/85 ha sospeso l'esame delle richieste di concessione in sanatoria nell'ambito delle zone vincolate dal decreto "Gui-Mancini" riguardanti la citta' di Agrigento; successivamente il presidente della regione dopo avere avviato una serie di consultazioni con studiosi (esperti pero' nel solo settore archeologico e letterario), dopo avere acquisito uno studio geometrico topografico della sovrintendenza di Agrigento, senza tenere conto dell'idea complessiva di parco, delle interconnessioni territoriali, del sistema delle accessibilita', di una ipotesi delle percorrenze, delle realta' edilizie, ha emesso il decreto di perimetrazione che al di la' delle variazioni geometriche, ha ripetuto nella sostanza il carattere esageratamente cautelativo del vecchio decreto ministeriale; negli anni passati il CRU aveva condiviso l'impostazione del consiglio comunale di Agrigento che faceva coincidere il parco archeologico con la Valle dei Templi fisicamente intesa; il recente decreto del presidente della regione che di fatto ha ampliato la zona interessata al parco archeologico, e' basato su valutazioni archeologiche-paesaggistiche e su uno studio geometrico topografico, peraltro firmato da un geometra, secondo il quale gli elementi visuali costituiscono l'unica discriminazione presa in considerazione: tale metodo non e' considerato sufficiente neppure per uno studio ordinario di piano paesaggistico, figuriamoci per la "Valle dei Templi"; va, altresi', evidenziato il drammatico problema delle case abusive, sorte lontano dalla "Valle"; un problema speciale finora sottovalutato, solo il vescovo lo ha posto come questione sociale, inserito nel contesto di una citta' capoluogo in grossa difficolta' sul piano economico; le abitazioni interessate sono circa 1.700 costruite nella cosiddetta zona "A" e circa 5.000 costruite nelle zone B C D E del decreto Nicolosi; si e' anche detto che tale decreto e' stato sollecitato per evitare che il fenomeno dell'abusivismo potesse continuare; tale affermazione e' falsa in quanto le denunce di abusivismo nella zona "A" sono ormai ridotte a una o due all'anno; appare evidente che attorno alla vicenda del parco archeologico esistono grossi interessi da parte della sovrintendenza di Agrigento e delle associazioni ambientalistiche; risulta chiaro come tanto maggiore e' l'estensione del parco, quanto piu' forte sara' il controllo del territorio da parte di quella sovrintendenza che finora non si e' dimostrata organo imparziale nelle valutazioni della vicenda agrigentina, ma si e' sempre posta come controparte. Le associazioni ambientalistiche dal canto loro hanno utilizzato il dramma di centinaia di persone per avere un ritorno in termini di immagine; l'interrogante ritiene che sia necessario per affrontare compiutamente l'esigenza della "Valle dei Templi" inquadrare l'argomento non solo sotto l'aspetto archeologico paesaggistico, ma anche sotto l'aspetto urbanistico della utilizzazione culturale al fine di divenire elemento trainante dell'economia turistica di Agrigento per coniugare meglio finalita' archeologiche con finalita' turistiche culturali -: se intenda intervenire per quanto di competenza nei confronti della Regione siciliana al fine di predisporre apposite direttive agli organi periferici (sovrintendenza di Agrigento) che pare incaricata su parere del consiglio regionale dei beni culturali di predisporre la relativa regolamentazione da seguire per la sanatoria delle zone B C D E. La legge regionale stabilisce che nelle zone non sottoposte a vincoli di inedificabilita' assoluta, le costruzioni possono essere sanate, purche' non costituiscano grave pregiudizio alla tutela paesaggistica; se sia vero, che gia' lo scorso anno la sovrintendenza di Agrigento ha manifestato l'avviso che non sono sanabili le costruzioni che superano il mt. 7.50. Tale indirizzo, se confermato, arrecherebbe grave nocumento all'economia agrigentina, nonostante si ponga in aperto contrasto con la legge regionale sulla sanatoria, perche' determinerebbe la non sanabilita' di centinaia di costruzioni, ricadenti nel perimetro delle zone B C D E. Va, infatti sottolineato che per pacifica interpretazione la regola e' costituita dalla sanabilita' e l'eccezione e' la non sanabilita'. Si tenga, altresi' in considerazione che la gia' grave situazione sociale manifestatasi con gli espropri effettuati nella zona "A", sarebbe acuita a dismisura nel caso che analogo provvedimento ablativo venisse adottato anche per le case abusive delle zone B C D E e che complessivamente interessano circa 10.000 persone. Non va sottovalutato a tal fine, l'enorme contenzioso che da cio' nascerebbe e che sarebbe difficilmente esauribile; se non si ritenga di adottare le possibili iniziative ai fini di avocare al Ministero la competenza, in considerazione della rilevanza internazionale della "Valle dei Templi", ad elaborare una ipotesi progettuale di parco che non si limiti alla perimetrazione ma che sentito il consiglio comunale di Agrigento e la regione siciliana, tenga conto della valenza archeologica, urbanistica, culturale, sociale ed economica e conseguentemente adoperarsi al fine di sospendere ogni procedura espropriativa; se non si ritenga, altresi', di pronunciarsi sulla eventualita' manifestata da alcune componenti politiche di corrispondere indennizzi a coloro che subiscono l'esproprio della casa abusiva. (4-11747)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11747 presentata da DI MAURO GIOVANNI ROBERTO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930304
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11747 presentata da DI MAURO GIOVANNI ROBERTO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930304
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T21:00:06Z
4/11747
DI MAURO GIOVANNI ROBERTO (DEMOCRATICO CRISTIANO)