INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11610 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19930303

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_11610_11 an entity of type: aic

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel rapporto dei carabinieri del gruppo Napoli 2 si evince un quadro estremamente allarmante del sodalizio tra C. Alfieri, G. Autorino e le societa' direttamente o indirettamente collegate al gruppo criminale, che in un clima di ferrea omerta' ha costituito nella zona del nolano una sorta di anti-Stato, con proprie leggi e proprie regole, tali da garantire incontrastato esercizio di attivita' tipicamente delittuose e delle altre attivita' espressive del metodo mafioso, anche attraverso il condizionamento di amministratori pubblici locali e di pubblici funzionari; le suddette infiltrazioni si articolerebbero attraverso un quadrilatero politico che lega esponenti democristiani, che all'interrogante risultano essere di area gavianea, Velotti, Riccio e Virtuoso, in particolare avrebbero intrattenuto rapporti con Carmine Alfieri sia telefonici, che conviviali, appurati da intercettazioni telefoniche e irruzioni, durante il periodo della sua latitanza, dichiarando piu' volte la loro totale disponibilita' ai suoi voleri; nel corso delle indagini effettuate dai carabinieri, veniva sottoposta ad intercettazione l'utenza telefonica installata nell'abitazione dell'Alfieri Francesco: dalla telefonata del 9 aprile 1990 tra Canonico Fioravante maresciallo dei vigili urbani di Avella e la moglie dell'Alfieri, emergeva un appuntamento per l'indomani alla villa di Casamarciano tra don Ciccio Alfieri e il generale Mario De Sena, allo scopo di fissare un appuntamento; il generale Mario De Sena e' presidente della Societa' italiana condotte d'acqua SpA, partecipante del consorzio Campania Felix, che sta realizzando in localita' Boscofangone, lo stabilimento dell'Alenia, assieme alla FESI srl (gestore Ambrosino Luigi segnalato ai responsabili del cantiere da De Sena) e MOVISUD costruzioni srl di cui risultano soci Morra Vincenzo e Alfieri Luigi, rispettivamente genero e nipote di Alfieri Francesco; il materiale necessario per il cantiere in parola e' stato estratto da un appezzamento di terreno, sito in Roccarainola, facente capo allo stesso Francesco Alfieri; il comune di Nola con concessione edilizia n. 30 del 9 dicembre 1981, variante n. 42 del 26 luglio 1984 ha autorizzato l'installazione del CIS; con concessione edilizia n. 9 del 21 gennaio 1991 ha deliberato l'ampliamento del CIS, consentendo un ulteriore insediamento di un complesso commerciale su di un territorio vincolato come ASI, con introiti per le casse comunali minori di quelli dovuti; si e' consentito al CIS di sottrarre dagli oneri di urbanizzazione dovuti, alcune opere che hanno comportato introiti ancora minori di quelli prospettati; in questa vicenda, come in altre, il ruolo dell'ex sindaco De Sena appare funzionale a interessi di parte e spesso legati a quelli del clan Alfieri, come poco chiari appaiono i suoi rapporti con l'imprenditore Nusco, per cui e' stato anche chiesto il rinvio a giudizio; tra le societa' che hanno avuto affidati i lavori per l'insediamento del CIS compare anche la ditta di Caccavale Alfonso, pregiudicato della NCO di Casoria, assassinato successivamente, presumibilmente per aver preso parte ad appalti in una zona strettamente controllata da C. Alfieri; il consigliere comunale G. Autorino della DC, risulterebbe cugino dell'omonimo boss, braccio destra di C. Alfieri; il pubblico ministero presso la procura del tribunale di Napoli, Fragliasso, il 3 dicembre 1991 ha chiesto al GIP il rinvio a giudizio dei consiglieri comunali: Ruggiero A., Napolitano R., Napolitano A., De Falco A., Vecchione A., Annunziata F., Taurisano A., Buonauro L., Franzese A. e dell'ex sindaco De Sena M.; il responsabile dell'ufficio tecnico, ingegnere De Falco Giuseppe, per cui il pubblico ministero ha chiesto pure il rinvio a giudizio, risulta raggiunto da avviso di garanzia anche per altri reati legati alle funzioni da lui svolte; la ditta SNIE, che fa capo alla famiglia del suddetto ingegnere De Falco, gestisce buona parte dell'illuminazione pubblica del comune di Nola; numerosi appalti vengono affidati dall'amministrazione alla ditta SIA di Nocerino Salvatore, che avrebbe rapporti con la malavita organizzata; poco chiara risulta, inoltre, l'attuale formulazione del PRG del comune di Nola, per conflitti di competenze verificatesi con la provincia, sull'approvazione delle varianti; i PRG di numerosi comuni dell'hinterland nolano sono stati realizzati dall'architetto Meo, membro del CTR che ne valuta poi la legittimita'; l'influenza dell'ex segretario provinciale del partito di maggioranza relativa sui diversi comuni dell'area nolana si eserciterebbe sia attraverso l'aspetto politico, che sotto quello direttamente o indirettamente professionale; la trasparenza e la legalita' nella gestione politico-amministrativa del comune di Nola appaiono fortemente compromesse -: se non ritenga necessario iniziare ogni procedura di accertamento della regolarita' e la legittimita' degli atti amministrativi e del funzionamento stesso dell'istituzione comunale al fine di valutare l'opportunita' di procedere allo scioglimento del consiglio comunale di Nola, per infiltrazioni e condizionamenti camorristici; se non ritenga opportuno e necessario avviare le stesse procedure anche per gli altri comuni dell'area nolana, interessati dalla presenza del clan Alfieri o dalla influenza di noti esponenti politici nazionali, che ne soffocano e ne impediscono un'autonoma vita politica e amministrativa; quali esiti hanno avuto le indagini svolte dal gruppo del carabinieri Napoli 2. (4-11610)
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