INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11482 presentata da BELCASTRO ELIO VITTORIO (INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) in data 20110404

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_11482_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11482 presentata da ELIO VITTORIO BELCASTRO lunedi' 4 aprile 2011, seduta n.457 BELCASTRO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: alcuni consiglieri del comune di San Gennaro Vesuviano hanno rappresentato a diverse autorita' e allo stesso prefetto di Napoli il non corretto comportamento del rappresentante dell'ente nell'espletamento del proprio mandato, avendo ravvisate una serie di violazioni di legge molto gravi e sistematiche da parte dell'amministrazione comunale che di seguito si segnalano al fine di evitare che si producano ulteriori danni che inevitabilmente si ritorceranno sui cittadini; all'insediamento della nuova amministrazione comunale, avvenuto nel giugno 2009, il bilancio del comune di San Gennaro Vesuviano presentava due grosse problematiche: le previsioni (veritiere ed attendibili) del bilancio annuale e pluriennale non consentivano il raggiungimento dell'obiettivo in tema di patto di stabilita' interno violando l'articolo 77-bis, comma 12, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito dalla legge n. 133 del 2008. I valori, infatti, erano i seguenti: Saldo finanziario previsionale: anno 2009: - euro 745.438,82; anno 2010: - euro 870.638,83; anno 2011: - euro 240.551,56; (in termini di competenza mista) risultante dal bilancio annuale e pluriennale. Obiettivo saldo programmatico patto stabilita' interno: anno 2009: euro 1.625.000,00; anno 2010: euro 1.625.000,00; anno 2011: euro 1.625.000,00. Differenza fra saldo previsionale e obiettivo saldo programmatico: anno 2009: - euro 2.370.438,82; anno 2010: - euro 2.495.638,83; anno 2011: - euro 1.384.448,44. la spesa del personale non era tale da rendere possibile il rispetto dell'obbligo della riduzione stabilito all'articolo 1, comma 557, della legge n. 296 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni; nell'anno 2009, infatti, doveva essere conseguito un livello di spesa inferiore a quello dell'anno immediatamente precedente (2008). Ma il livello conseguito nel 2008, a sua volta, era andato ben oltre il limite consentito pari ad 1.003.011,76 euro. Nel 2009, pertanto, come limite da rispettare non poteva essere preso l'importo di spesa di personale conseguito nel 2008 (in quanto si sarebbe trasformata un'illegittimita' in un vantaggio), cosi' come evidenziato piu' volte da diverse sezioni della Corte dei conti, ma il limite teorico che doveva essere rispettato nello stesso 2008 (ovvero un importo inferiore a quello conseguito nel 2007). L'importo da non superare nel 2009 quindi era pari ad 1.003.011,75 euro; queste difformita' dalla normativa hanno, inoltre, fatto si' che sia il responsabile del servizio finanziario che il revisore abbiano espresso un parere sfavorevole sia al bilancio per il 2008 che a quello per il 2009; queste problematiche si rinvengono chiaramente dalla relazione istruttoria del responsabile del servizio finanziario contenuta nella delibera di giunta comunale n. 43 del 27 maggio 2008 con la quale e' stato approvato lo schema del bilancio di previsione 2008, nel relativo parere dell'organo di revisione, nella delibera di consiglio comunale n. 18 del 10 giugno 2008 di approvazione dello stesso bilancio, nella deliberazione n. 13 del 2008 della sezione di controllo per la Campania della Corte dei conti, nella relazione istruttoria del responsabile del servizio finanziario contenuta nella delibera di giunta comunale n. 73 del 4 giugno 2009 ad oggetto «Approvazione schema di bilancio di previsione 2009 con allegato schema pluriennale 2009-2011 e relazione previsionale e programmatica», nel verbale del Revisore unico n. 13 del 9 giugno 2009 e nella proposta di deliberazione, protocollo n. 10136 del 13 luglio 2009, a firma dell'allora assessore alle finanze, dottoressa Giuseppina Parisi, contenuta nella delibera di consiglio comunale n. 8 del 14 luglio 2009. Esplicativa al riguardo e' anche tutta la documentazione di approvazione del rendiconto 2007 e 2008; la nuova amministrazione, dopo l'approvazione del bilancio 2009, comincia a maturare la convinzione di risolvere i predetti problemi, a parere dei consiglieri comunali che hanno sporto denuncia, non in modo legittimo, come consigliato, dell'allora assessore alle finanze con nota protocollo n. 9739 del 3 luglio 2009, ma emarginando i funzionari e chiunque non fosse disposto a registrare in contabilita' determinate operazioni nel modo «consigliato» al fine di far risultare rispettata la normativa in tema di patto di stabilita' interno, di spesa del personale e di altri parametri finanziari che, a loro volta, avrebbero consentito altre operazioni; in seguito a cio', nel settembre 2009, si dimette il Revisore unico che copriva in maniera encomiabile la carica affidatagli sin dal lontano anno 2002/2003 ed alla sua sostituzione con un nuovo revisore; nell'ottobre 2009, con uno sforamento della spesa del personale ed un bilancio non consono al patto di stabilita', con pareri sfavorevoli, l'amministrazione, senza rivedere la programmazione triennale del fabbisogno di personale e senza porre in essere una procedura comparativa, nomina un responsabile del servizio tecnico, (delibere di giunta comunale n. 29 del 8 ottobre 2009, trentadue del 15 ottobre 2009 e quarantasei del 16 novembre 2009, decreto sindacale n. 15 del 9 ottobre 2009) provvedendo anche a non assumere alcun impegno di spesa (perche' la copertura finanziaria non c'era) ne' tantomeno a stipulare il necessario contratto di lavoro; ancora, nel novembre 2009, con decreto sindacale n. 18 del 6 novembre 2009, si procede allo spostamento al servizio sociale del responsabile del servizio finanziario, vincitore di specifico concorso a tempo indeterminato di funzionario contabile categoria D.3, senza alcuna motivazione e presupposto normativo, a causa dei pareri sfavorevoli rilasciati ed al fine di porre in essere «soluzioni» illegittime non consentire dal predetto funzionario e dall'organo di revisione dimissionario; si procede inoltre, sempre a novembre 2009, in presenza dei ben noti problemi finanziari che costituivano, del resto, anche presupposti impeditivi, (sforamento della spesa del personale, bilancio non consono al patto di stabilita', assenza di previsione nella programmazione triennale del fabbisogno di personale e consequenziale assenza di apposito stanziamento nel bilancio 2009 e relativo pluriennale oltre che senza porre in essere una procedura comparativa) alla nomina di un nuovo responsabile del servizio finanziario, fino al 30 giugno 2010 (delibere di giunta comunale nn. 44 dell'11 novembre 2009 e, 49 del 20 novembre 2009, decreto sindacale n. 19 del 12 novembre 2009), secondo l'articolo 110 del Tuel n. 267 del 2000 nonostante fosse presente specifica professionalita' all'interno dell'ente, in violazione di quanto stabilito dal gia' citato articolo 110, dallo statuto comunale e dal regolamento degli uffici e servizi (delibera di commissione straordinaria n. 62 del 24 maggio 2007 modificata con delibere di giunta comunale nn. 24 del 30 settembre 2009 e 2 del 15 gennaio 2010) e senza assumere alcun impegno di spesa (visto che la copertura non c'era) e senza stipulare alcun contratto di lavoro. La somma erogata a questo nuovo responsabile del servizio finanziario, a cui e' stato riconosciuto anche l'indennita' ad personam, rappresenta una duplicazione di spesa priva di motivazione; il nuovo Responsabile del Servizio Finanziario, inoltre, cosi' come anche il Responsabile del Servizio Tecnico hanno anche altri rapporti di lavoro dipendente con altri comuni (tra cui ricordiamo, ad esempio, il primo con Cercola ed il secondo con Casalnuovo di Napoli) violando il regime delle incompatibilita' dei dipendenti pubblici (articolo 53 decreto legislativo n. 165 del 2001 ed articolo 110, comma 5, del Tuel n. 267 del 2000); la giunta comunale, con delibera n. 52 del 27 novembre 2009, ratifica in consiglio comunale con delibera n. 31 del 22 dicembre 2009, approva una variazione di assestamento generale in violazione dell'articolo 175, comma 8, del decreto legislativo n. 267 del 2000, nella quale e' contenuta una relazione presentata da alcuni consiglieri ove sono state evidenziate tutte le illegittimita' e contestate anche le delibere di consiglio comunale nn. 35 e 36 del 22 dicembre 2009 nonche' la delibera di giunta comunale n. 63 del 4 dicembre 2009; in questa situazione, approfittando anche della buona fede di alcuni assessori e consiglieri comunali, al fine di «far risultare rispettato» il patto di stabilita' interno, il limite di spesa del personale ed eliminare lo stato di strutturale deficitarieta' emergente dal Rendiconto 2008, approvato con delibera di consiglio comunale n. 27 del 20 ottobre 2009 si compiono operazioni molto «sospette» con i seguenti provvedimenti: 1. Delibera di giunta comunale n. 63 del 4 dicembre 2009 ad oggetto «Spesa del personale. Determinazioni»: con questo atto si prescinde totalmente dal problema dello sforamento della spesa del personale avvenuto a partire dall'anno 2008 pervenendo addirittura alla conclusione di utilizzare questo sforamento come limite piu' alto per l'anno successivo (2009). In questo modo e' stato aggirato l'obbligo della riduzione della spesa di personale poiche' tutti i Comuni, visto che la spesa di personale di un anno non deve essere superiore a quella dell'anno immediatamente precedente, potrebbero sforare di anno in anno il limite da non superare al fine di dotarsi di un limite piu' alto per l'anno successivo. 2. Delibera di Consiglio comunale n. 35 del 22 dicembre 2009 ad oggetto «Patto di stabilita' interno 2009. Provvedimenti», con questo atto si e' proceduto, secondo quanto denunciato, a falsare i risultati per rientrare nel patto di stabilita' interno individuando delle soluzioni gestionali non consentite dalla normativa. In particolare, mentre con le variazioni di bilancio si va ad aggravare ulteriormente il divario che non consente il raggiungimento degli obiettivi di patto di stabilita' interno, lo stesso consiglio comunale, pur non avendo alcuna competenza al riguardo, individua una serie di entrate, non previste in bilancio, da accertare per far risultare rispettato il patto di stabilita' interno pur non sussistendo i presupposti indicati all'articolo 79 del TUEL n. 267 del 2000. Le entrate fittizie in questione sono: a) Avvisi di accertamento ici, per un ammontare superiore ad 1.000.000,00, euro di cui solo una piccola parte notificati ai contribuenti da cui e' scaturito nel 2010 un incasso di soli circa 100.000,00, euro. Tale situazione si evince dalla Determina del Servizio Finanziario n. 9 del 23 aprile 2010 da cui emerge palesemente l'assenza dei requisiti per l'accertamento dell'entrata, soprattutto per la mancanza di un titolo giuridico idoneo, nonche' per la esagerazione nella cifra accertata, che non tiene assolutamente conto dell'andamento storico, e della data dell'annotazione contabile che comunque doveva avvenire nel 2010 e non nel 2009. Nonostante cio', in violazione della normativa di riferimento, si procede comunque ad accertare entrate insistenti con Determine del Servizio Finanziario nn. 34 del 29 dicembre 2009 e 41 del 31 dicembre 2009; b) entrate patrimoniali relative al servizio idrico, per un ammontare superiore a 1.000.000,00 euro per messe in mora per gli anni 2001 e 2002 e ruolo coattivo per gli anni 1999 e 2000. Anche in questo caso si procede ad accertare, con Determine del Servizio Tecnico nn. 142 e 143 del 28 dicembre 2009, entrate inesistenti perche' gia' presenti in contabilita' a causa della lista di carico rispettivamente negli anni 2003 e 2004 con Determine dell'ufficio tributi nn. 70 del 19 dicembre 2003 e 39 del 16 dicembre 2004. Le messe in mora ed il ruolo coattivo, pertanto, svolgono la sola funzione di accelerare la riscossione ed il riaccertamento di residui attivi formatisi con l'emissione delle liste di carico ma non un nuovo accertamento di entrata; c) ruolo per tassa rifiuti solidi urbani che non puo' essere portato a beneficio del patto di stabilita' interno a causa della vigenza nella regione Campania di una norma che impone la copertura integrale del gettito tarsu del costo complessivo della nettezza urbana. I relativi accertamenti ed impegni, pertanto, non possono che essere ininfluenti ai fini del patto di stabilita' interno; 3) delibera di consiglio comunale n. 36 del 22 dicembre 2009 ad oggetto «Rendiconto 2008. Provvedimenti», con questo atto si procede, con argomentazioni ed interpretazioni contraddittorie, a manomettere un parametro di deficit strutturale, risultante dal rendiconto 2008, approvato dapprima in giunta e poi in consiglio comunale rispettivamente con delibere n. 13 del 22 settembre 2009 e n. 27 del 20 novembre 2009, al fine di far ridurre il numero dei parametri positivi da quattro a tre e non far scattare le conseguenze di cui agli articoli 242 e 243, comma 2, del Tuel n. 267 del 2000 nonche' soprattutto quanto stabilito dall'articolo 110, comma 4, del predetto. Il parametro manomesso risulterebbe essere quello presente alla lettera e della specifica tabella «Presenza di debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'articolo 194 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento» nonostante la presenza a fine esercizio 2008 di n. 3 debiti fuori bilancio riconosciuti ma non finanziati a cui il consiglio comunale ha assicurato il relativo finanziamento con delibera n. 15 del 2 ottobre 2009 ad oggetto «Deliberazioni consiliari n. 79-80-81 del 29 dicembre 2008. Provvedimenti» Il fatto che per questi debiti sia stato assicurato il necessario finanziamento solo al termine del 2009 emerge, oltre che da corrispondenza interna, anche dalla delibera di consiglio comunale n. 28 del 20 ottobre 2009 ad oggetto «Articolo 193 del decreto legislativo 267 del 2000. Verifica del permanere degli equilibri di bilancio per l'esercizio 2009 e ricognizione dello stato di attuazione dei programmi» nella relazione istruttoria del responsabile del servizio finanziario spostato (si veda «Situazione della gestione straordinaria»), che nonostante avesse ricevuto pressioni per riportarlo in modo non veritiero non ha eseguito quanto richiesto; attraverso queste alterazioni contabili, in spregio a quanto stabilito dall'ordinamento finanziario e contabile nonche' dei principi contabili dell'osservatorio del Ministero dell'interno, non e' stato rispettato il patto di stabilita' interno e vi e' stato lo sforamento della spesa del personale e la positivita' di quattro parametri di deficit strutturale; tutte queste operazioni sono state contestate, oltre che da alcuni consiglieri, anche dal nuovo revisore dei conti, con diversi verbali, tra cui il n. 1 del 1 o febbraio 2010, con la conseguenza che, il 18 marzo 2010, anche il nuovo revisore e' stato costretto a dimettersi; in seguito si sono verificate una serie di promozioni e avanzamenti economici per i funzionari piu' «fedeli». Cosi', ad esempio, viene attribuita la nomina del direttore generale alla segretaria comunale con solo decreto sindacale n. 21 del 21 dicembre 2009, nonostante lo statuto comunale prevede anche la delibera di giunta comunale, con un aggravio della spesa del personale di 40.000,00, euro; questo modo di operare e' stato contestato apertamente nella seduta consiliare del mese di aprile 2010 dell'assessore alle Finanze, dottoressa Giuseppina Parisi, che ovviamente ha «meritato» la revoca dell'assessorato. Subito dopo, con le stesse convinzioni, l'assessore alla pubblica istruzione ha presentato le proprie dimissioni; con delibera di Consiglio comunale n. 110 del 22 aprile 2010 ad oggetto «Nomina Revisore Unico dei Conti - Articolo 234 del decreto legislativo 267/00» si provvede alla scelta del nuovo revisore dirigente di ragioneria alla prefettura di Napoli a cui vanno trasmessi i certificati dei bilanci e dei consuntivi tra cui anche quello al consuntivo 2008 che il precedente revisore non ha voluto certificare per i motivi precedentemente esposti sulla questione del parametro di deficit strutturale; ma le violazioni di legge continuano anche con l'approvazione del Bilancio 2010, avvenuta con delibere di Giunta comunale n. 43 del 17 maggio 2010 e del Consiglio comunale n. 20 del 22 giugno 2010. Quest'ultima contiene due relazioni di diversi Consiglieri comunali in cui sono state evidenziate tutte le illegittimita' contenute in questi documenti tra cui, emblematica del modo di operare dei funzionari, quello di attestare e certificare situazioni e dati in modo non corrispondente all'oggettivita', veridicita' e realta' dei fatti, continuando a «nascondere» il problema del patto di stabilita' e della spesa del personale anche per gli anni 2010-2012. Quindi, mentre in modo evidente si viola l'articolo 77-bis, comma 12, del decreto-legge n. 112 del 2008, convertito con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, il responsabile del servizio finanziario ne attesta invece il rispetto; va precisato, inoltre, che quando e' stato approvato il bilancio di previsione 2010 era gia' vigente il decreto-legge n. 78 del 2010, non ancora convertito in legge, ma non si e' assolutamente tenuto conto di tali nuove disposizioni, tra cui il divieto di assumere personale nel caso di mancato rispetto dell'obbligo di riduzione, in termini assoluti, della spesa di personale stabilito dall'articolo 14, comma 7, del decreto-legge n. 78 del 2010; il nuovo revisore dei conti, in tutto questo, attesta nel suo parere la conformita' alle leggi vigenti nonostante le problematiche esistenti. Ma dal confronto tra i dati riportati nel predetto parere e quelli presenti nel bilancio annuale e pluriennale esiste una forte incoerenza. La stessa posizione del Revisore non e' regolare in quanto in data 26 maggio 2010, quando ha rilasciato il parere al bilancio 2010, non era munito di autorizzazione secondo l'articolo 53 del decreto legislativo, n. 165/2001. In seguito a richiesta alla segretaria comunale, inoltrata da parte di alcuni consiglieri comunali con nota del 7 giugno 2010 protocollo n. 5874, di copia di autorizzazione rilasciata dalla Prefettura di Napoli e' stata trasmessa una comunicazione dello stesso interessato (protocollo n. 4501 del 29 aprile 2010) dalla quale si evince che l'autorizzazione all'amministrazione di appartenenza e' stata chiesta solo in data 28 aprile 2010. Alla data del rilascio del parere al bilancio, pertanto, lo stesso professionista non era ancora dotato di regolare autorizzazione; nella stessa giornata in cui viene approvato il bilancio 2010, viene prorogato l'incarico al dottor Eugenio Piscino (delibera di Giunta comunale n. 56 del 22 giugno 2010 e Decreto sindacale n. 10 del 22 giugno 2010) fino al 31 dicembre 2011, nonostante la presenza della professionalita' interna ravvisabile in un funzionale contabile, vincitore di concorso, spostato senza alcuna motivazione. Tale proroga presenta le stesse violazioni di legge effettuate in occasione del primo incarico di responsabile del servizio finanziario conferito nel novembre 2009 sempre al dottor Piscino. È da evidenziare inoltre che il dottor Piscino da' parere contabile al suo stesso incarico -: se e quali utili iniziative di competenza intenda intraprendere, anche attraverso lo svolgimento di un'ispezione dei servizi ispettivi di finanza pubblica del Ministero dell'economia e delle finanze, al fine di verificare il buon andamento dell'amministrazione comunale di San Gennaro Vesuviano, garantire il rispetto dei saldi previsti dal Patto di stabilita' e per scongiurare cosi' il perdurare di danni finanziari, susseguenti alle operazioni sopracitate, che colpirebbero inevitabilmente la popolazione tutta che si vedrebbe sottrarre molti servizi essenziali normalmente erogati dal comune. (4-11482)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11482 presentata da BELCASTRO ELIO VITTORIO (INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) in data 20110404 
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BELCASTRO ELIO VITTORIO (INIZIATIVA RESPONSABILE (NOI SUD-LIBERTA' ED AUTONOMIA, POPOLARI D'ITALIA DOMANI-PID, MOVIMENTO DI RESPONSABILITA' NAZIONALE-MRN, AZIONE POPOLARE, ALLEANZA DI CENTRO-ADC, LA DISCUSSIONE)) 

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