INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11433 presentata da CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930301

Ai Ministri dell'ambiente, dell'agricoltura e foreste e dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel comune di Gianico (Bs) dal lontano 1984 si sta svolgendo una vicenda per lo meno anomala, legata all'esproprio di un'area agricola che l'amministrazione comunale ha destinato a zona di insediamento industriale; l'area interessata riguarda fondi agricoli per 30.000 metri quadri e rappresenta un primo comparto dell'intera area a destinazione industriale, prevista in 120 mila metri quadri; il terreno da tramutare da zona agricola a zona industriale dovrebbe essere destinato all'ampliamento fino al raddoppio degli insediamenti della fabbrica "Siderurgica" di Gianico, azienda privata di cui e' proprietario tale Valentino Bellicini; l'esproprio andrebbe ad interessare l'unica zona verde ed agricola rimasta nel fondovalle del comune di Gianico con un forte e negativo impatto sull'ambiente e sulla salute degli abitanti, e tutto questo nonostante la dubbia vocazione industriale di quella parte della Valcamonica e nonostante la forte crisi del settore siderurgico che non lascia intravedere valide possibilita' di rilancio di questo comparto industriale, anche alla luce delle recenti decisioni in ambito CEE sul Piano di salvataggio della siderurgia europea; desta notevoli perplessita' la giustificazione addotta dall'amministrazione comunale per il mutamento di destinazione dell'area e consistente in un'esigenza di espansione degli impianti della azienda "Siderurgica", espansione che secondo i proprietari sarebbe indispensabile per garantire l'occupazione degli attuali 125 dipendenti. Risulta infatti che l'azienda abbia gia' a disposizione dei terreni per procedere all'ampliamento degli impianti industriali e comunque i benefici in termini ocupazionali derivanti dall'eventuale installazione delle nuove tecnologie impiantistiche sarebbero minimi, sicuramente sproporzionati rispetto all'area di cui si vuole mutare la destinazione d'uso (oltretutto i progetti presentati non sembra presentino garanzie di sviluppo occupazionale); l'amministrazione comunale in questi anni ha adottato sull'intera vicenda procedure e pratiche amministrative poco limpide, i cittadini proprietari dei fondi agricoli interessati all'esproprio sono stati informati poco, male o per nulla, gli amministratori hanno esercitato pressioni indebite ed ai limiti dell'intimidazione, sia nel passato che al presente; l'amministrazione comunale, inoltre, ha deciso, con delibera n. 37 del 5 novembre 1992, di vendere alla "Siderurgica", con trattativa privata e non con pubblica gara, i terreni espropriati per pubblica utilita', apparendo quantomeno sospetta la pervicacia dimostrata dalla stessa nel favorire un'operazione urbanistica dei cui requisiti di pubblica utilita' e' legittimo a questo punto dubitare, visto che l'esproprio sembra finalizzato non tanto alla difesa dell'occupazione quanto all'interesse privato di una probabile futura speculazione edilizia; l'azienda "Siderurgica" da circa un mese e mezzo opera illegittimamente con mezzi meccanici su un fondo agricolo (distruggendone le colture), eludendo le continue diffide delle forze dell'ordine intervenute a difesa della presenza di un coltivatore diretto che continua a mantenere legittimamente il possesso del terreno in questione, essendo egli estraneo a qualsiasi procedura di esproprio, ed essendo tra l'altro pendente al TAR un ricorso avverso detta procedura; la situazione, per cio' che riguarda l'ordine pubblico, si sta deteriorando sensibilmente visto che taluni proprietari dei fondi agricoli, con il sostegno di ambientalisti locali, esasperati dall'atteggiamento poco limpido dell'amministrazione e dalle intimidazioni subite, stanno presidiando i fondi agricoli interessati, impedendo ai mezzi della azienda "Siderurgica" di procedere ai lavori di sbancamento; di fronte a tale presidio la direzione della "Siderurgica" ha operato una serie di pesanti intimidazioni, sfociate in continue e pesanti minacce personali fino ad una aggressione fisica, attuata da un suo dipendente, contro il signor Angelo Mondinini, che ha riportato lesioni, come da certificato medico, guaribili in quindici giorni -: se non ritengano gravemente lesivo degli interessi degli abitanti del comune di Gianico la decisione dell'amministrazione comunale di mutare la destinazione d'uso dei terreni indicati in premessa, togliendo alla collettivita' l'unica area verde ed agricola rimasta nel fondovalle; se non intendano avviare accurate indagini per verificare la liceita' e la correttezza delle azioni dell'amministrazione comunale per "convincere" i proprietari dei fondi a non opporsi all'esproprio, come del resto su tutte le azioni che hanno portato prima al cambio della destinazione d'uso, poi all'esproprio ed infine alla delibera di vendita dell'area in questione con trattativa privata e non mediante una pubblica gara; se non ritengano opportuno, alla luce della poca chiarezza dell'intera vicenda ed ai problemi di ordine pubblico che le azioni dell'amministrazione comunale hanno creato, intervenire per fare in modo che i terreni in questione rimangano proprieta' degli agricoltori, evitando che vengano cementificati, forse per costruire impianti industriali, ma piu' probabilmente per altri scopi speculativi; quali provvedimenti immediati si intendano adottare per impedire che i mezzi meccanici dell'azienda "Siderurgica" intervengano illegalmente sul fondo agricolo in questione, visto che esso e' attualmente interessato ad una legittima situazione possessoria da parte di un coltivatore diretto, cui e' estranea qualsiasi procedura di esproprio; quali provvedimenti immediati si intendano prendere per garantire non solo i diritti, ma anche la sicurezza personale dei legittimi proprietari e di tutte le persone coinvolte nelle vicende sopra esposte. (4-11433)