INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11321 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110323

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11321 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI mercoledi' 23 marzo 2011, seduta n.451 ZAMPARUTTI, BELTRANDI,BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il documento protocollo n. 33 del 2010, «Esposizione a Sostanze tossiche-nocive nei siti industriali del comparto fibre» emesso dall'associazione, A.I.E.A. VBA & CSA il 15 ottobre 2010, mette in risalto quanto sia emerso dallo studio epidemiologico effettuato, su mandato della procura della Repubblica di Nola, tra i lavoratori degli ex stabilimenti Montefibre di Acerra e Casoria e quanto si sta riscontrando tra i lavoratori dello stabilimento ex EniChem di Pisticci; il documento e' stato al centro del dibattito nel convegno tenutosi a Marconia di Pisticci il 15 gennaio 2011, presenti le istituzioni territoriali e regionali, il dottor Roberto Riverso giudice della sezione lavoro del tribunale di Ravenna, il dottor Cosimo Lequaglie direttore del CROB di Rionero (Potenza), i rappresentanti confederali nazionali, i rappresentanti della politica nazionale e territoriale; lo stabilimento ex EniChem di Pisticci (Matera), insediatosi nel 1962, negli anni 80 vantava un livello occupazionale complessivo di circa 5.000 persone tra dipendenti diretti (circa 3.000 persone) e maestranze esterne che hanno prestato la loro attivita' lavorativa all'interno del sito industriale (circa 2.000); delle cinquemila unita' lavorative potenzialmente esposte, circa 1.850 lavoratori hanno inoltrato all'INAIL, entro il 15 giugno 2005, la richiesta per il riconoscimento dell'esposizione all'amianto, in conformita' a quanto previsto dalla legge n. 257 del 1992 e successive modificazioni; di questi lavoratori, attraverso una lunga vertenza, che ha coinvolto: organizzazioni sindacali, le parti sociali, l'INAIL, l'INPS, la direzione provinciale del lavoro, con la mediazione del prefetto di Matera, ad oggi, hanno ottenuto il riconoscimento dei benefici previdenziali circa 660 persone; di questi, ancora, circa 560 riconoscimenti sono stati ottenuti con l'estensione delle linee guida di indirizzo di cui alla nota Ministero del lavoro, protocollo 451 del 7 marzo 2001, mentre altri circa 100, sono stati riconosciuti dalla CONT.A.R.P.-INAIL a seguito di presentazione di una serie documentale tecnica che ha dimostrato l'esposizione significativa di questi lavoratori per similitudine ad altri lavoratori che avevano prestato servizio in impianti di produzione fibre sintetiche, confrontabili a quelli dello stabilimento di Pisticci; nella comunicazione datata Potenza 16 luglio 2008, l'INAIL (direzione regionale per la Basilicata), comunicava alle organizzazioni sindacali di categoria (Filcem-CGIL, Femca-CISL e Uilcem-UIL) e per conoscenza al prefetto di Matera, direzione provinciale del lavoro e INAIL provincia di Matera, il riepilogo delle mansioni operative per le quali sussistono i requisiti per accedere ai benefici previsti dalla legge n. 257 del 1992; durante l'iter riconoscitivo sopraesposto, senza alcuna valida spiegazione, l'INAIL, nonostante il parere formale e favorevole da parte della Syndial (ex EniChem), datata 19 gennaio 2009 prot. GARI/20, a vantaggio dei lavoratori degli altri reparti non esaminati, dichiarava, in presenza del prefetto di Matera, di aver esaurito il suo mandato, invitando le parti interessate di adire le vie legali per rivendicare gli stessi diritti riconosciuti a tutti gli altri lavoratori; inoltre, si evidenzia che tale decisione da parte dell'INAIL, e' stata presa, nonostante le dichiarazioni testimoniali dell'alta dirigenza dell'ex EniChem VBA e gli accertamenti prodotti dalla direzione provinciale del lavoro di Matera sulle bonifiche d'amianto effettuate nello stabilimento di Pisticci; la decisione conclusiva dell'INAIL di rimettere la propria responsabilita' verso l'INPS (Ente erogatore del beneficio) ha aumentato le disuguaglianze tra i lavoratori aventi diritto e generato costose controversie che si traducono in gravi ripercussioni in termini di costi gravanti sulla collettivita'; l'AIEA Val Basento ha continuato a sviluppare una notevole quantita' di documenti tecno-legislativi sulle mansioni reali dei lavoratori e sugli ambienti di lavoro in cui operavano, necessari per la difesa di tutti i lavoratori ex esposti illegittimamente discriminati e nell'ambito di questa attivita', in merito ai benefici previdenziali, ha registrato: a) casi di lavoratori ex esposti, riconosciuti tali da parte della CONT.A.R.P.-INAIL per il periodo lavorativo ex EniChem, ma non per il periodo successivo SNIA, pur svolgendo le stesse mansioni nello stesso impianto, nello stesso ambiente inquinato di fibre di amianto e per un solo giorno non possono godere dei benefici previdenziali (9 anni 11 mesi 30 giorni di esposizione); b) la negazione del diritto alla certificazione dalla CONT.A.R.P-INAIL, per i lavoratori degli impianti di produzione, dove erano presenti manufatti di amianto in tutte le forme specie, come dimostrato da piani di bonifica ed accertamenti della direzione provinciale del lavoro e dalla testimonianza dei responsabili che hanno gestito i relativi siti; c) l'Istituto INPS, che eroga i benefici previdenziali sulla base delle certificazioni INAIL, positive all'esposizione, e' stato investito da un rilevante contenzioso che sovraccarica gli uffici legali ed intasa le sezioni lavoro del tribunale di Matera e corte di appello di Potenza. Basti ricordare che vi sono una decina di studi legali della provincia di Matera che lavorano intensamente per difendere i diritti dei singoli lavoratori ex esposti con i seguenti risultati: 1) circa 300 cause in corso; 2) un centinaio in fase preparatoria con la collaborazione tecnica dell'associazione; 3) 34 cause definite anche in corte di appello con esito favorevole; 4) centinaia di attestati prodotti dalla direzione provinciale del lavoro di Matera con accertamento dell'ambiente di lavoro, ai sensi della legge 27 ottobre 2004, articolo 47, ed articolo 3, commi 4-5-6; altrettanti sono in corso di esame con evidenti costi legati alla difesa legale che ricadranno sulle casse pubbliche; l'AlEA Val Basento, in merito alle malattie professionali ha inoltre registrato numerosi casi di patologie tumorali, oltre 280, tra i lavoratori ex esposti e/o esposti, molte di queste patologie sono in uno stato avanzato e, purtroppo, oltre 150 con morte prematura (10 casi nel 2010, 2 casi ad oggi nel 2011), molti di questi lavoratori operavano negli impianti esclusi dalla CONT.A.R.P.-INAIL dai riconoscimenti di esposizione all'amianto; per una decina per i lavoratori e/o per i loro familiari, dopo il riconoscimento della malattia professionale, e' stato ottenuto l'attestato di esposizione ed relativi benefici previdenziali, ai sensi del comma 7 dell'articolo 13 della legge n. 257 del 1992, modificato dalla legge n. 271 del 1993; vi sono casi di patologie tumorali (carcinoma polmonare, asbestosi, tumore ovaio, placche pleuriche) tra le vedove dei lavoratori; per le quali e' stata inoltrata al dipartimento salute e solidarieta' sociale della regione Basilicata, ai sensi del DGR n. 1662/2009, la richiesta di sorveglianza sanitaria; per molti lavoratori con patologie tumorali conclamate, in fase di cura chemioterapica, non e' stata fatta alcuna denuncia preventiva per malattia professionale facendo perdere ogni beneficio ed ogni diritto contributivo (disattenzione - se cosi' si puo' definire - sia del medico curante che della struttura sanitaria operante); diversi casi di lavoratori ex esposti, anche con premorienze, che pur avendo il riconoscimento INAIL di malattia professionale, non vengono riconosciuti dall'INPS come aventi diritto alla rivalutazione contributiva (diretta e/o agli eredi) perche' pensionati prima della legge 27 marzo 1992 che appare in tali casi come una norma ingiusta che lede i diritti dell'uomo e solleva secondo gli interroganti motivi di illegittimita' costituzionale; molti casi di patologie asbesto-correlate rilevate dalla sorveglianza sanitaria, DGR n. 1662 del 25 settembre 2009, si stanno trasformando in rivendicazioni di malattia professionale, presso l'INAIL, dalla stessa medicina del lavoro; sembrerebbe che quanto dall'AIEA piu' volte denunciato sia minimale rispetto a quanto stia emergendo dalle visite preventive; molti casi di patologie multifattoriali, con altrettanti casi di morte prematura, probabilmente dovute all'esposizione di un cocktail di sostanze tossiche e nocive ed in presenza di asbesto, richiederebbero una analisi approfondita che solo attraverso uno studio epidemiologico del sito, potrebbero essere riconosciute come malattie professionali; a giudizio degli interroganti e' urgente che, come chiesto dall'AIEA Val Basento, si attivi un tavolo di concertazione regionale presso la prefettura di Matera con la partecipazione dell'INAIL, dell'INPS, della direzione provinciale del lavoro, delle organizzazioni sindacali regionali, delle parti sociali (AIEA VBA), dell'assessorato alle politiche del lavoro per la soluzione delle problematiche evidenziate in premessa -: se nell'ambito delle proprie competenze il Governo intenda sostenere la proposta di istituzione del suddetto tavolo di concertazione regionale presso la prefettura di Matera; se e quali ulteriori iniziative intenda promuovere al fine di ottenere, per i lavoratori ex EniChem di Pisticci (Matera): a) il riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori ex esposti che, durante la loro attivita' lavorativa, hanno operato in ambienti e con mansioni simili a coloro i quali gli sono stati riconosciuti giuridicamente; b) il risarcimento del danno patrimoniale complessivo derivato dalla negazione del diritto alla maggiorazione contributiva in tempo reale, riconosciuto dopo anni per alcuni, solo in seguito a sentenza; c) il riconoscimento dei diritti negati senza la costrizione di adire ulteriori azioni legali. (4-11321)
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20110323- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11321 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20110323 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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4/11321 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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