INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11202 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950622

Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'industria, commercio ed artigianato. - Per sapere - premesso che: il contributo dello Stato per il 1996 indicato dalla Legge Finanziaria 1995 e' stato successivamente regolato dall'articolo 2 comma 5 del decreto-legge n. 41 del 1995 (convertito in legge n. 85 del 1995); la misura di tale contributo per il 1996, 440 miliardi di lire circa, che risente del taglio apportato nella finanziaria 1994 dal Minsitro Gnutti, e' insufficiente, per almeno 60 miliardi di lire, per coprire le spese di funzionamento e gestione, che sulla base dell'articolo 5 comma 6 della legge n. 282 del 1991 dovrebbero essere finanziate con tale contributo. Tale esigenza e' ancor piu' indilazionabile in relazione a rilevanti aspetti di sicurezza nucleare e protezione sanitaria connessi con l'urgenza di condizionare residui radioattivi ad alta attivita', che oggi hanno acquisito carattere di obbligatorieta' e indifferibilita'; e' opportuno tener presente che a consuntivo 1994 le spese di funzionamento e gestione dell'Ente sono risultate pari a 528 miliardi di lire circa; la legge n. 282 del 1991 prevede che il finanziamento dei programmi di attivita' dell'ENEA possa avvenire in particolare attraverso accordi di programma con MICA, MURST e MAMB; per le attivita' sul nucleare da fissione, nell'ambito delle collaborazioni internazionali sul nucleare innovativo, si suggerisce l'impiego dello strumento Accordo di programma ENEA/MICA; questo strumento e' utilizzabile in conformita' all'articolo 2, lettera a) della legge n. 282 del 1991, attraverso la creazione di un apposito capitolo di spesa sullo stato di previsione del MICA: "Accordo di programma con ENEA per collaborazioni internazionali su nucleare innovativo" (Art. 2a, legge n. 282 del 1991) su cui prevedere un finanziamento di 20/25/30 miliardi di lire, rispettivamente per gli anni 1996, 1997 e 1998; la legge di riforma ENEA del 1991 ha un dispositivo mai applicato secondo il quale dal 1994 "al finanziamento delle attivita' di ricerca si provvede con appositi provvedimenti di legge". Questa formula non e' del tutto innovativa in quanto era gia' stata applicata, con pieno successo, al finanziamento del Progetto Antartide, che assegna all'ENEA il ruolo di ente attuatore, e prevede l'utilizzazione sotto la guida del MURST degli apporti scientifici di diversi organismi di ricerca. Temi di grande respiro, la cui priorita' e' indiscussa, e che dovrebbero essere finanziati con leggi "ad hoc" sono lo sviluppo del calcolo parallelo ad alte prestazioni, la comprensione dei fenomeni di cambiamento globale del Clima, lo studio ambientale del bacino del Mediterraneo (sia per approfondire le conoscenze, sia per determinare tecnologie, processi e applicazioni di concreto sviluppo anche per il sistema produttivo). A tale riguardo sono state presentate proposte di legge di iniziativa parlamentare, che non hanno purtroppo ancora avuto l'approvazione da parte del Parlamento, su vari temi: cambiamenti climatici globali e progetto bacino Mediterraneo (Forcieri ed altri); programma nazionale sull'energia ed il clima globale (Scalia ed altri); programma per lo studio ambientale, presentata dallo stesso interrogante on. Arata; finanziamento all'ENEA per attivita' di trasferimento tecnologico alle PMI (Bagnoli ed altri); va osservato che altri paesi comuntiari, in primo luogo la Francia, sono molto attivi su queste tematiche e conseguentemente pilotano contenuti e destinazioni di considerevoli risorse finanziarie stanziate su questi temi dall'Unione Europea -: per quale motivo il contributo ordinario dello Stato del 1996 sia inferiore ai costi di funzionamento dell'attivita' dell'ENEA. (4-11202)