INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11036 presentata da LAPIA MARA (MISTO-CENTRO DEMOCRATICO) in data 10/01/2022

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11036 presentato da LAPIA Mara testo di Lunedì 10 gennaio 2022, seduta n. 624 LAPIA . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: con decreto legislativo n. 116 del 2017 (Riforma organica della magistratura onoraria), si è stabilito che «a ciascun magistrato onorario non può essere richiesto un impegno complessivamente superiore a due giorni a settimana» (articolo 1, comma 3); nello stesso provvedimento legislativo era stata prevista la deroga a favore dei magistrati onorari in servizio alla data della sua entrata in vigore (15 agosto 2017), sino alla decorrenza del primo quadriennio successivo alla predetta data; con la legge di bilancio per il 2022 (legge n. 234 del 2021) sono state adottate modifiche al predetto decreto legislativo, in forza delle quali, sino all'esito delle procedure di conferma, ex articolo 29 del suddetto decreto, dei magistrati onorari in servizio alla data di entrata in vigore del decreto n. 116 del 2017, quando sarà possibile optare per l'esercizio delle funzioni in via esclusiva o in via non esclusiva, si applica il disposto dell'articolo 1, comma 3, del citato decreto legislativo n. 116 del 2017; come già accennato, tale norma prevede che al magistrato onorario non possa essere richiesto un impegno superiore a due giorni la settimana e, quindi, complessivamente un impegno mensile superiore a otto giorni; peraltro, il concetto di «impegno», in difetto di un diverso indirizzo ministeriale, deve necessariamente comprendere anche la fase di preparazione delle udienze, con la conseguenza che il magistrato onorario (giudicante o requirente) potrebbe essere impiegato, di fatto, per una sola udienza a settimana, del tutto insufficiente a soddisfare le esigenze degli uffici, soprattutto di quelli afflitti da carenze organiche di magistrati togati; la mancata proroga della deroga per i magistrati onorari in servizio (verosimilmente dovuta a un difetto di coordinamento tra le disposizioni citate) determina inevitabilmente un grave pregiudizio per gli uffici giudiziari giudicanti e requirenti, che si vedono sottrarre l'apporto indispensabile di tali magistrati, il cui ruolo è stato sinora essenziale al funzionamento delle normali attività di udienza e di gestione della pendenza sia in materia penale che civile –: quali iniziative di competenza il Ministro interrogato abbia adottato o sia in procinto di adottare, al fine di garantire la funzionalità degli uffici giudiziari ed evitare che la stessa sia gravemente compromessa dal venir meno, in gran parte, dell'essenziale apporto di magistrati onorari giudicanti e requirenti. (4-11036)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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