INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10570 presentata da FRAGASSI RICCARDO (LEGA NORD) in data 19930205

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: stanno procedendo alacremente i lavori per la costruzione dell'inceneritore di Veneri del comune di Pescia (Pistoia); la viva protesta degli abitanti e le azioni del "Comitato contro l'inceneritore", erano finora riuscite a sospendere questa ormai prossima realizzazione, ma ormai appare certo che l'impianto verra' costruito e ben presto reso operante, aggravando cosi' i disagi gia' causati dalla presenza del depuratore degli scarichi industriali delle acque del torrente Pescia di Collodi; la zona dove e' sito l'impianto e' stata giudicata inidonea da molti tecnici del settore e che agli abitanti della zona, non era mai stato rivelato, da parte delle amministrazioni competenti, che al depuratore non solo sarebbero stati allacciati anche altri scarichi urbani ma che la realizzazione dell'inceneritore era gia' prevista in un progetto del 1985; tale localizzazione non offre alcuna garanzia per la salute dei cittadini, confinando in particolare col torrente Pescia, ad una distanza di 200 metri rispetto al centro abitato di Veneri e a soli 100 metri dalle prese d'acqua della citta' di Montecatini Terme (Pistoia); si e' accertato il disinteresse degli amministratori locali per le giuste proteste degli abitanti della zona, l'unica risposta possibile al perseverare dei lavori di completamento dell'inceneritore, sembra vada ricercata nell'impellente necessita' di dover terminare i lavori entro gli ormai prossimi termini previsti dal FIO, pena la perdita del relativo finanziamento, oltre 12 miliardi, con gravi danni evidentemente per il sistema partitocratico locale; a nulla valgono le assicurazioni di chi, nella sua veste di amministratore pubblico, ha garantito che l'inceneritore verra' costruito ma mai messo in funzione, perche' cosi' non sara' e qualora cio' si verificasse avremo l'ennesima dimostrazione di come viene sperperato il denaro pubblico; tutto questo mentre la situazione ambientale della frazione di Veneri versa in una realta' disastrosa resa ancora piu' grave dal continuo transito dei pesanti mezzi adibiti al trasporto dei residui prodotti dall'impianto -: perche' si parli di essiccatore, e non piu' di inceneritore, quando l'essiccatore e' del tutto antieconomico, e per la sua costruzione di un inceneritore che avrebbero avuto comunque un ritorno economico; se siano state effettuate le ricerche, da tempo sollecitate alla magistratura da parte degli abitanti di Veneri, tramite un esposto, riguardanti la presentazione di una cartina topografica del 1953, con la zona quasi disabitata, da parte del Consorzio per la realizzazione dell'inceneritore alla regione Toscana, al fine di ottenere il permesso per i lavori (di costruzione di depuratore e inceneritore) e il fondo FIO; come sia stato possibile concedere il permesso per l'inceneritore, nel 1985, quando circa un anno prima il Consiglio Provinciale e quello Comunale, avevano bocciato il progetto per la realizzazione di una discarica perche' ritenuta la zona inadatta; se intenda prendere provvedimenti al fine di un controllo sui finanziamenti richiesti, anche di recente, per il monitoraggio dell'impianto, la desonorizzazione dello stesso e per realizzare una apposita strada (cose che dovevano essere previste gia' nel primo progetto); perche' non sia stato eseguito il lavoro di ripompaggio delle acque disinquinate a monte, nel tratto da Villa Basilea a Collodi, affinche' si potesse usufruire di una maggiore quantita' di acqua che viene usata dai floricoltori, tenendo presente che in tal senso erano stati stanziati circa due miliardi. (4-10570)