INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10469 presentata da URSO SALVATORE (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930204

Ai Ministri dell'agricoltura e foreste, per il commercio con l'estero e degli affari esteri. - Per sapere: in considerazione delle crescenti difficolta' ed alla profonda esasperazione dei produttori e degli operatori del comparto agrumicolo siciliano ed in particolare dei comuni agrumetati della provincia di Catania, Siracusa e Ragusa; in riferimento alle concrete proposte presentate dalle Organizzazioni professionali agricole di concerto con le Associazioni dei produttori tese da un lato all'attivazione urgente di meccanismi e provvedimenti per il superamento di questa persistente crisi agrumicola e dall'altro alla realizzazione di una piattaforma di proposte dirette alla CEE, al Governo nazionale ed a quello della regione Sicilia, per il medio e lungo termine che possa salvaguardare la produzione agrumicola dalle costanti difficolta' derivanti dalla liberalizzazione dei mercati e dalla spietata concorrenza dei partners comunitari e dei Paesi del bacino del Mediterraneo i cui costi di produzione e lavorazione sono di gran lunga inferiori ai nostri - del 30 per cento per gli uni e del 50 per cento gli altri -: se non si ritenga urgente ed indifferibile dare corso agli impegni assunti con le Organizzazioni Professionali agricole che riguardano: 1) la piena applicazione dell'accordo interprofessionale per la trasformazione degli agrumi, con precipuo riferimento al problema della corresponsione del prezzo minimo ai produttori che e' stato, tra l'altro, la causa del mancato avvio dell'attivita' da parte di diverse industrie di trasformazione, nonostante i contratti gia' stipulati con le Associazioni dei produttori; 2) l'avvio alle aste per 500 mila quintali di arance da fornire a Paesi in via di sviluppo - o misure equivalenti - per consentire l'alleggerimento del mercato; 3) l'intollerabile ritardo registrato per l'avvio all'industria di mandarini e clementine che gia' ha portato alla perdita secca di ingenti quantitativi di prodotto per cascola e sovrammaturazione; 4) l'assegnazione alla Sicilia di una maggiore quota di agrumi da destinare alla trasformazione; Le sopradette richieste, se attuate subito, possono contribuire ad allentare la tensione che in questi giorni ha portato a drammatiche contestazioni che potrebbero tra l'altro avere come conseguenza la preannunciata manifestazione presso l'area dello stretto di Messina di tutti i produttori e gli operatori agrumicoli della Sicilia, con possibili gravi turbative dell'ordine pubblico; se, ciascuno per le proprie compentenze, anche di concerto con la Regione Sicilia, intenda farsi carico dell'attuale momento drammatico dell'agrumicoltura siciliana che rappresenta per migliaia e migliaia di famiglie di produttori, di operatori e di lavoratori anche dell'indotto, l'unica fonte di reddito ed inoltre chiede quali ulteriori provvedimenti intendono prendere, anche di concerto con la regione Sicilia per impedire il definitivo collasso della produzione e della commercializzazione siciliana. (4-10469)