INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/10250 presentata da DI STANISLAO AUGUSTO (ITALIA DEI VALORI) in data 20101223

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-10250 presentata da AUGUSTO DI STANISLAO giovedi' 23 dicembre 2010, seduta n.413 DI STANISLAO. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: si e' svolto recentemente l'incontro tra il Sottosegretario di Stato per la difesa con delega agli immobili, Guido Crosetto, assistito dal suo consigliere per gli affari giuridici, e Sergio Boncioli, coordinatore nazionale di Casadiritto, assistito da un componente la segreteria; nel merito e' stata avanzata, nei dettagli, la proposta della soglia di sostenibilita' riguardante tutti gli utenti a cui sono destinati i nuovi canoni di mercato. Tale meccanismo si propone di costituire un argine di sicurezza (sostenibilita') ad un'eventuale macroscopica applicazione di un canone davvero insostenibile che potrebbe essere raggiunto con la metodologia indicata attualmente nella bozza dell'emanando decreto ministeriale. La soglia della sostenibilita' riguarda tutti i redditi e si controlla attraverso l'introduzione di un coefficiente da applicare sulla base dei redditi complessivi familiari. Essa costituisce appunto un controllo finale ed ha il vantaggio di permettere alle famiglie di pagare un canone pur esoso, ma almeno sostenibile, e di permettere alla Difesa di fare affidamento su risorse certe e non virtuali. Sono esclusi dall'applicazione dei canoni di mercato e quindi dalla necessita' di applicare la soglia di sostenibilita' (controllo) gli utenti che sono compresi nell'ambito di applicazione dell'articolo 2 del decreto di gestione annuale del Ministro della difesa, cioe' gli utenti che la Difesa stessa definisce «protetti»; e' stata poi affrontata la questione della contestualita', cioe' dell'andata in vigore dei nuovi canoni. Il coordinatore Boncioli ha prospettato la necessita' di uno scivolo della data del 1 o gennaio 2011, ormai prossimo, in quanto l'iter che dovra' affrontare l'emanando decreto ministeriale, unitamente ai necessari adempimenti dei tecnici che dovranno verificare le vere condizioni degli alloggi, dovrebbe rendere inevitabile lo spostamento di tale data. È comprensibile e ragionevole, oltre che degno di uno Stato di diritto, considerare che un canone totalmente nuovo sia comunicato alla controparte dal proprietario, almeno dal momento in cui avvenga la notifica per raccomandata, e che quindi entri in vigore all'atto dell'avvenuta conoscenza dell'importo del nuovo canone; parimenti e' necessario che i recuperi forzosi, eventualmente in programma per gli alloggi non alienati, non siano resi esecutivi prima dell'inizio delle operazioni effettive delle alienazioni previste; e' stata fatta richiesta di provvedere all'interpretazione autentica delle seguenti disposizioni del decreto ministeriale 18 maggio 2010, n. 112: a) articolo 7, comma 4, lettera a) - in materia di usufrutto, le rate del 20 per cento del reddito comprendono il costo della garanzia della fideiussione bancaria o assicurativa - rispetto a quanto riportato al comma 5, lettera a). Dovrebbe essere precisata la validita' del comma 4, lettera a), nel caso di ultra 65enni che rientrano nei limiti previsti dal decreto ministeriale, in quanto il versamento della caparra sarebbe del tutto incomprensibile oltre che inutile; b) articolo 7, commi 13 e 14: i limiti di reddito individuati (19.000 e 22.000 euro) debbono essere calcolati secondo i criteri previsti dall'articolo 21 della legge 5 agosto 1978, n. 457, e successive modificazioni, cosi' come chiaramente indicato al comma 4 dell'articolo 3 del decreto-legge 25 settembre 2001, n. 351, richiamato dallo stesso articolo 7, comma 1, del decreto del Ministro della difesa 18 maggio 2010, n. 112; da comunicato stampa ufficiale di Casadiritto emerge che il Sottosegretario Crosetto si e' impegnato ad esaminare nel merito le proposte e osservazioni, trovandole tutte interessanti; risulta all'interrogante che continuano ad essere inviati agli utenti degli alloggi dell'amministrazione della Difesa avvisi di sfratto e di canoni al prezzo di libero mercato a partire dal 1 o gennaio 2011; con il 15 per cento degli affitti degli utenti cosiddetti «senza titolo» incassati dal Ministero della difesa, che, per legge, dal 1994 avrebbe dovuto impiegare il «Fondo casa» per costruire nuovi alloggi, a quanto consta all'interrogante neppure un alloggio e' stato costruito; in data 19 dicembre 2010 l'interrogante ha ricevuto una e-mail nella quale viene messa in evidenza la lettera di un giovane militare, diffusa nella rubrica Domande & Risposte del sito internet www.casadiritto.it, che e' emblematica del clima di tensione che si respira tra i militari delle Forze armate; nell'e-mail ricevuta sono espresse le conseguenze dei danni, riguardo al complesso «problema casa» per i militari, che verrebbero ascritte al Ministro interrogato e al Capo di Stato maggiore della difesa per effetto: del regolamento del 18 maggio 2010, che non appare conforme allo spirito della legge n. 244 del 2007; dell'articolo 6, comma 21-quater, del decreto-legge n. 78 del 2010, che ha finito per cancellare di fatto decenni di lavoro e leggi equilibrate (leggi n. 537 del 1993, n. 724 del 1994, n. 326 del 2003, n. 244 del 2007), introducendo canoni ai prezzi di libero mercato e ripristinando gli sfratti; dell'emanando decreto del Ministro della difesa in tema di sfratti e canoni al libero mercato; nella citata e-mail il Ministero della difesa e' ritenuto responsabile di riportare indietro le «lancette dell'orologio» a prima del 1993, attribuendo nuovamente lo status di «occupante» agli utenti degli alloggi demaniali legittimati fino al luglio 2010 alla conduzione delle loro case con un equo canone anche maggiorato del 50 per cento. Nel contempo, secondo quanto sostenuto nella citata lettera, si cercherebbe di distrarre l'attenzione del personale militare in servizio da quelle che appaiono inadempienze a danno di tutti i militari dipendenti; nella lettera vengono, altresi', riportate le parole, proprio del Ministro interrogato, che durante lo svolgimento di un'interrogazione a risposta immediata in Assemblea alla Camera il 1 o dicembre 2010 ha testualmente affermato nella sua risposta: «Attenzione pero', per ognuno senza titolo che rimane vuol dire che ve ne e' uno con titolo che resta fuori». Far credere, denuncia la lettera, ai giovani militari con famiglia che la colpa della mancata assegnazione di un alloggio militare e' da ascrivere agli utenti cosiddetti «occupanti senza titolo», oltre che non corrispondente alla realta' dei fatti, e' anche moralmente censurabile; risulta, pertanto, evidente che la situazione in cui versano gli utenti degli alloggi dell'amministrazione della Difesa e' drammatica e richiede interventi immediati e concreti e non le solite promesse che rischiano di essere disattese, alla luce degli esiti dell'incontro tra il Sottosegretario per la difesa e il rappresentante di Casadiritto e tenendo conto delle problematiche e delle richieste di tutti gli utenti degli alloggi -: se il Governo intenda illustrare le iniziative concrete che mettera' in campo nell'immediato a sostegno degli utenti degli alloggi del Ministero della difesa e al fine di recepire le richieste di Casadiritto, di fronte alle quali il Governo stesso si e' espresso solo verbalmente in maniera positiva. (4-10250)
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