INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09630 presentata da SCILIPOTI DOMENICO (ITALIA DEI VALORI) in data 20101122

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-09630 presentata da DOMENICO SCILIPOTI lunedi' 22 novembre 2010, seduta n.399 SCILIPOTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: le aziende farmaceutiche multinazionali Takeda e Astrazeneca, che hanno tagliato drasticamente le spese, facendo un uso, ad avviso dell'interrogante, spregiudicato della cessione di ramo d'azienda di informatori scientifici del farmaco e degli ammortizzatori sociali, starebbero contattando altri informatori scientifici del farmaco per indurli alle dimissioni; vi sono molte aziende che, presso il tribunale di Bari, a riguardo della clamorosa truffa effettuata a danno del Sistema sanitario nazionale, hanno patteggiato la pena. Ciononostante partecipano regolarmente alle gare per le forniture di farmaci alle aziende sanitarie e alle aziende ospedaliere; le industrie farmaceutiche, pur ricorrendo a licenziamenti in nessun modo giustificabili, godono di vantaggi e di «concessioni» inaccettabili a danno delle aziende che producono o commercializzano farmaci generici e che invece assumono nuovi lavoratori; tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l'Associazione delle industrie farmaceutiche persiste, ad avviso dell'interrogante, un conflitto di interessi che, alla luce degli eventi in corso, appare fornire una protezione delle aziende del settore a danno degli informatori scientifici del farmaco, e porre dubbi oggettivi sulla reale volonta' del Governo di tutelare il lavoro e di contenere la spesa farmaceutica; alle imprese farmaceutiche viene riconosciuta dallo Stato la «concessione» per la vendita dei farmaci denominata A.I.C. (autorizzazione all'immissione in commercio). L'A.I.C. viene pero' riconosciuta solo per la vendita del principio attivo corrispondente ad un unico nome commerciale (brand) delle specialita' commercializzate; pertanto, non e' consentito che la stessa impresa farmaceutica possa vendere farmaci con i medesimi principi attivi, i medesimi dosaggi e le medesime forme farmaceutiche con due o piu' nomi commerciali diversi; la multinazionale AstraZeneca s.p.a., con sede in Basiglio (Milano), oltre ad effettuare informazione scientifica per i farmaci per i quali gli e' stata concessa l'A.I.C. (CRESTOR, NEXIUM, ANTRA, SYMBICORT), la effettua anche per i farmaci SIMESTAT, AXAGON, LOSEC, ASSIEME che contengono gli stessi principi attivi e la cui titolarita' dell'A.L.C. e' della societa' controllata Simesa; la multinazionale AstraZeneca s.p.a ha una rete di informatori scientifici, con la quale effettua informazione scientifica per ben quattro farmaci (con i medesimi principi attivi, i medesimi dosaggi e le medesime forme farmaceutiche) con due nomi commerciali diversi per ogni farmaco, e cioe': Principio attivo Nome commerciale Titolare A.I.C. Nome commerciale Titolare A.I.C. Rosuvastatina CRESTOR Astrazeneca SIMESTAT Simesa; Esomeprazolo NEXIUM Astrazeneca AXAGON Simesa; Omeprazolo ANTRA Astrazeneca LOSEC Simesa; Budesonide-formoterolo SYMBICORT Astrazeneca ASSIEME Simesa; AstraZeneca, dopo avere licenziato centinaia di lavoratori e assorbito i lavoratori della controllata Simesa, oggi promuove con i soli lavoratori AstraZeneca i farmaci di entrambe le aziende, identici tra loro, se pure con autorizzazione all'immissione in commercio, e cio' con modalita' dubbie sotto il profilo del rispetto delle norme che regolano le autorizzazioni governative e forse anche delle norme antitrust; Takeda ha costituito una linea di informazione sui farmaci che propone, per le medesime indicazioni terapeutiche, ai medici di medicina generale farmaci diversi da quelli invece proposti ai medici specialisti; in questa linea sono stati fatti confluire lavoratori non graditi, molti dei quali hanno gia' ricevuto pressioni perche' presentino volontarie dimissioni; in un contesto caratterizzato dalla spregiudicatezza degli indagati, la procura di Monza, nell'ambito delle indagini seguite alle denunce per la cessione di ramo da Merck Sharp & Dohme alla societa' X-Pharma, ha rilevato che si stava anche prospettando una futura acquisizione di Neopharmed, che aveva l'esigenza di «lasciare gli informatori a casa» e che verrebbe valutata dagli indagati come «un bel giocattolo con cui si potrebbero fare tante cose»; Merck Sharp & Dohme ha successivamente venduto a Mediolanum farmaceutici, con un'operazione di cessione di quote societarie, la societa' Neopharmed; a quanto consta all'interrogante, Merck Sharp & Dohme e Mediolanum farmaceutici si erano impegnati al mantenimento del listino di Neopharmed e allo sviluppo di nuovi farmaci della Merck S&D per il mantenimento e lo sviluppo dell'occupazione; la cessione e' diventata operativa il 1 o gennaio 2010 e non sarebbe stata condivisa dalla rappresentanza sindacale unitaria che non avrebbe firmato al riguardo alcun accordo; dopo soli 8 mesi dalla cessione delle quote sopra indicate, la Mediolanum ha chiesto la cassa integrazione per 25 informatori scientifici Neopharmed -: se non si ritenga di intervenire, per quanto di competenza, per evitare che l'azienda AstraZeneca continui a pubblicizzare farmaci identici con marchi diversi e con diversa autorizzazione all'immissione in commercio (AIC); se non si ritenga di verificare, per quanto di competenza, se la gestione contemporanea da parte di AstraZeneca dei farmaci Simesa, identici ai farmaci AstraZeneca, entrambi tutelati da AIC, avvenga nel rispetto delle norme che regolano la materia e piu' esattamente se l'informazione scientifica per i farmaci Simesa sia disposta dal responsabile del servizio scientifico Simesa; se la farmacovigilanza sui farmaci Simesa sia garantita da un responsabile Simesa, se i campioni gratuiti dei farmaci Simesa consegnati ai medici, che la legge prevede in numero limitato, siano conteggiati a parte rispetto ai farmaci AstraZeneca consegnati dal singolo informatore scientifico del farmaco; con quali modalita' AstraZeneca indichi il numero delle visite annuali effettuate al singolo medico e se distingua le visite effettuate per i farmaci a marchio Simesa da quelle effettuate per i farmaci AstraZeneca; se siano a conoscenza che aziende che hanno posto in mobilita' gli informatori scientifici del farmaco o che hanno fatto ricorso a cessioni di ramo ad aziende, fallite subito dopo o che da mesi non erogano i pagamenti dovuti (stipendi, Fonchim, Faschim) agli informatori scientifici del farmaco acquisiti, starebbero facendo forti pressioni sugli informatori scientifici perche' presentino le dimissioni e rinuncino al posto di lavoro; quali iniziative si ritenga di assumere verso quelle che appaiono disinvolte gestioni di esuberi di personale tra gli informatori scientifici del farmaco e le operazioni fiscali su acquisti/cessioni; se non ritenga opportuno assumere iniziative normative dirette ad escludere dalla possibilita' di contrattare con la pubblica amministrazione imprese comunque condannate per illeciti commessi contro pubbliche amministrazioni, anche al fine di scoraggiare condotte illecite di imprese nel confronti delle amministrazioni dello Stato. (4-09630)
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