INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/09221 presentata da PAMPO FEDELE (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950406
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_09221_12 an entity of type: aic
Ai Ministri della pubblica istruzione, del tesoro, di grazia e giustizia, della funzione pubblica, - Per conoscere - premesso che: in data 15 dicembre 1993 con interrogazione a risposta scritta n. 4-20978 l'onorevole Carlo Tassi chiedeva chiarimenti relativamente a fatti ammessi in palese violazione di legge dal Preside dell'IPSIA di Codogno, Rodolfo Rossi, oggetto di esposti da parte della Coordinatrice Amministrativa dell'Istituto, Letizia Cogni, da parte del Consigliere dimissionario Prof. Maurizio Tansini, nonche' dello stesso Collegio dei Revisori Ufficiali dei Conti relativamente a: 1) irregolarita' nello svolgimento di corsi di aggiornamento effettuati con software pirata, ed abuso di protocollo anche riservato, in palese violazione del regio decreto n. 965 del 30 aprile 1924 tuttora vigente; 2) raccolta di fondi extra bilancio, irregolarita' relativamente all'acquisizione di preventivi, nonche' nelle verbalizzazioni del Consiglio d'Istituto e nello svolgimento delle sedute di Giunta Esecutiva con modifiche apportate direttamente dal Preside; in particolare si richiama il punto g) dell'interrogazione n. 4-20978 nel quale si evidenziano le minacce che il Preside rivolge alla Cariplo per avere il finanziamento per corsi gia' tenuti senza prescritta autorizzazione; a tal proposito si richiama esplicitamente la circolare provveditoriale n. 367 prot. 22997 del 31 maggio 1993 la quale dispone che i corsi potranno essere attivati "solo quando il Ministero avra' provveduto o alla esplicita autorizzazione ovvero ad accreditare materialmente le somme occorrenti"; 3) dimissioni dal Consiglio d'Istituto dei consiglieri sig. Enrico Baroni ed ing. Sergio Fontanella. Tra le motivazioni il Consigliere Baroni adduce gravi irregolarita' quali: alterazioni del verbale di Giunta esecutiva, deliberazioni su ratifiche di fatture non all'ordine del giorno, ratifica ad una fattura relativa alla spesa per una gita oggetto di rilievo da parte del Collegio dei Revisori dei Conti con riconosciuta irregolarita' sulla mancanza di acquisizione dei prescritti tre preventivi; 4) mancata segnalazione della docente Liliana Agosti per la nomina di Commissario per gli esami di Maturita' per l'anno scolastico 1992-1993 ed indebita apposizione di firma su atti dell'Istituto in violazione delle circolari provveditoriali n. 175 del 7 marzo 1991 n. 338, del 19 maggio 1993 e n. 228 del 20 maggio 1994; in data 1^ febbraio 1994 nell'interrogazione n. 4-21883, sempre l'Onorevole Carlo Tassi, richiamando esplicitamente la precedente n. 4-20978, richiedeva nuovi chiarimenti relativamente a: 1) divulgazione di notizie da parte dello stesso Preside Rodolfo Rossi, finalizzate ad aggravare la confusione esistente e ad impedire l'obiettivo accertamento di fatti amministrativi e penalmente rilevanti; 2) se corrisponde a verita' quanto denunciato dai Revisori dei Conti e precisamente: affermazioni gratuite da parte del Preside sull'operato dei Revisori stessi e riportate sul quotidiano il Cittadino del 9 dicembre 1993; 3) se vi sia stata da parte dello stesso Preside, interruzione di pubblico servizio ed architettata situazione di tensione durante lo svolgimento dei lavori di revisorato; 4) se il Provveditore agli studi di Milano abbia disposto accertamenti sull'attendibilita' della precedente ispezione; 5) se l'ispettore ministeriale, successivamente designato, in continua presenza in istituto, abbia rilevato l'interruzione di pubblico servizio da parte del preside ed abbia provveduto a denunciare il fatto all'autorita' giudiziaria; 6) se lo stesso Ispettore abbia rilevato e segnalato al Preside l'inopportunita' e la non legittimita' della seduta del Consiglio di Istituto, svoltasi nella sede comunale, in data 24 gennaio 1994 con divulgazione di notizie riservate, in pubblica seduta, nonche' sulla legittimita' dei documenti redatti ed affissi sul verbale stesso e sull'uso strumentalizzato degli stessi in palese violazione dell'articolo 27 del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974 n. 416; 7) se il Provveditore agli Studi abbia attivato i doverosi procedimenti disciplinari a carico del Preside, il cui comportamento e' stato e continua tuttora ad essere in palese violazione del decreto del Presidente della Repubblica 10.157 n. 3 e del Decreto del Ministro della Funzione Pubblica del 31 marzo 1994 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 28 giugno 1994 avente per oggetto norme di comportamento dei pubblici dipendenti; 8) se siano stati disposti accertamenti da parte del Ministro del tesoro conseguenti alle verifiche effettuate dai Revisori dei conti e se sia stata informata dei fatti la Procura Generale della Corte dei conti, cio' anche per il danno erariale determinatosi per oltre 140.000.000 per il funzionamento di una classe in piu' rispetto a quelle autorizzabili ed autorizzate dal Provveditore agli Studi. la stampa locale ha dato notizia di un diniego a fruizione di congedo straordinario, dal primo al dieci marzo 1994 per assistenza al genitore vedovo, inabile, ricoverato in ospedale in attesa di intervento chirurgico per carcinoma al colon, diniego opposto dal Preside dell'IPSIA di Codogno, Rodolfo Rossi, al prof. Maurizio Tansini, figlio unico non coniugato, gia' consigliere dimissionario del Consiglio d'Istituto ed autore di esposti al Provveditore agli studi; tale forma di congedo e' prevista dal decreto del Presidente della Repubblica 417/74 e nel caso specifico avvalorata da autorevoli pronunciamenti del Consiglio di Stato con sentenze n. 1025/89 e n. 1342/91, nonche' della Corte dei Conti decisione del 3 febbraio 1984 n. 1451; lo stesso prof. Tansini ha inoltrato ricorso gerarchico in data 21 marzo 1994 e relative richieste di accesso agli atti, a garanzia della trasparenza e della imparzialita' dell'amministrazione -: per quale motivo il Ministero della pubblica istruzione non abbiano dato risposta alle interrogazioni del 15 dicembre 1993 e del 1^ febbraio 1994; quali contestazioni il Provveditore agli studi ed il Ministero della pubblica istruzione abbiano rivolto al Preside dell'IPSIA di Codogno, per i gravi fatti commessi e quale esito hanno avuto; se vi sia stata la dovuta celerita' nell'azione disciplinare o se con ritardi ed omissioni, denunciate anche dall'Onorevole Tassi, non si sia creato oppure si cerchi ancora di impedire l'accertamento delle precise responsabilita' del Preside ed i conseguenti provvedimenti; se vi sia stata trasparenza degli atti e consentito il diritto di accesso da parte delle persone interessate; in particolare se sia stata data la possibilita' di verificare l'attendibilita' delle dichiarazioni fornite dal Preside, Rodolfo Rossi, ai chiarimenti di volta in volta, richiesti dal Provveditore agli Studi, relativamente agli esposti presentati; se vi sia stata la dovuta priorita' relativamente all'impegno di spesa, per l'adeguamento alle norme antinfortunistiche, dei finanziamenti erogati dal Ministero (50 milioni come da dichiarazione rilasciata dallo stesso Preside al quotidiano Il Giorno) o se tali fondi siano stati utilizzati per finalita' diverse e siano state rispettate le procedure di cui all'articolo 34 del decreto legge 28 maggio 1975 esplicitamente richiamate nelle circolari di predisposizione del Bilancio di Previsione (circolare provveditoriale n. 15 del 13 gennaio 1993 e seguenti). Tutto cio' assume particolare rilevanza essendo l'IPSIA di Codogno oggetto di verifica e rilievi da parte della competente USL; se siano stati attivati i dovuti provvedimenti relativamente all'operato dell'Ispettrice Amato, relativamente alle indebite conclusioni che hanno causato l'illegittimo procedimento disciplinare a carico della Coordinatrice Amministrativa, e di conseguenza una ingiustificata mancata assunzione di provvedimenti a carico del Preside; si e' tollerato un'azione persecutoria attuata direttamente da parte del Preside ed a conoscenza del Provveditore agli Studi, come risulta all'interrogante anche per le numerose e recenti segnalazioni di parte sindacale, trasmesse anche direttamente al Ministro della pubblica istruzione; se il Provveditore agli Studi di Milano sia tempestivamente intervenuto, come risulta egli faccia, quando illeciti di varia natura siano commessi da altri dipendenti (vedasi Corriere della sera del 28 dicembre 1994), per interrompere azioni delegittimanti che si ritengono finalizzate non solo ad allontanare la Coordinatrice dall'Istituto ma anche a coinvolgerla in atti palesemente illegittimi; se non ritenga il signor Ministro che l'azione legittima della coordinatrice amministrativa debba avere il dovuto riconoscimento non solo nel pubblico interesse, ma anche per restituire, per quanto possibile, serenita' e giustizia per le ingiustificate azioni ritorsive subite. Tutto cio' assume particolare rilevanza anche per dare tangibile riscontro di legalita' e rispetto dei diritti di ognuno, in modo particolare per chi non intende soggiacere a forme di gestione illegale della cosa pubblica; tale aspetto e' di particolare rilevanza anche per dare concreta certezza del diritto e impedire che l'azione amministrativa ed ispettiva, venga inspiegabilmente rivolta nei confronti di chi denuncia, e non si configuri come un'azione isolatrice e persecutoria, come si puo' rilevare non solo nei casi oggetto della presente interpellanza ma anche in quanto rilevabile dal quotidiano Indipendente del 25 febbraio 1994 e dal Corriere della sera del 22 ottobre 1994, dai quali emerge che rispettabilissimi docenti con comprovata serieta e preparazione didattica e culturale, vengono ingiustamente perseguiti a causa delle loro denunce nei confronti dell'operato del Preside del loro Istituto relativamente all'acquisto di materiale didattico. Tutto cio' assume particolare gravita' se si considera che quanto riportato dal Corriere della Sera del 21 giugno 1994 e da altri quotidiani nazionali fa rilevare che l'illecita gestione degli acquisti, negli Istituti Superiori non soro casi isolati; se i motivi che abbia indotto il Provveditore agli studi di Milano a sostituire l'ispettore Tarantini, siano stati causati dall'indebito modo di operare dello stesso Ispettore ed in tal caso se siano in corso accertamenti sulle responsabilita'; cio' soprattutto nel pubblico interesse e nel ruolo super partes che e' demandata ai funzionari con funzioni ispettive a garanzia di diritti collettivi di trasparenza e di imparzialita' della Pubblica Amministrazione, come testualmente indicato dalla Carta Costituzionale. Tutto cio' assume particolare rilevanza anche alla luce di quanto richiamato dall'Onorevole Ministro con circolare 25 ottobre 1993 avente per oggetto "educazione alla legalita'", con la quale si condanna l'operato di uomini investiti di cariche pubbliche, a danno delle istituzioni e di onesti cittadini": in quali termini il Provveditore agli Studi di Milano sia intervenuto a conclusione della terza Ispezione e se lo stesso Provveditore non abbia ritenuto di accettare eventuali responsabilita' nell'operato dell'Ispettore Augusto Tarantini anche alla luce delle risultanze della stessa ispezione, e se le conclusioni siano state notificate, come dovuto, alla coordinatrice amministrativa; quali motivi abbiano indotto il Provveditore agli Studi di Milano a disporre un a quarta ispezione e se anche nel corso della stessa non siano proseguiti i continui abusi del Preside, in modo particolare nella tenuta delle sedute di giunta esecutiva e nelle deliberazioni relative ad acquisti di materiale alle irregolarita' delle verbalizazioni degli organi collegiali. Cio' assume particolare importanza essendo il verbale dell'organo collegiale falso in atto pubblico come da Sentenza della Suprema Corte di Cassazione Sezione Penale n. 194 del 6 febbraio 1986; quale decisione sia stata presa relativamente al ricorso gerarchico presentato dal prof. Maurizio Tansini ed in particolare se il ricorso stesso sia stato integralmente valutato, anche per i giorni (1^ e 2 marzo 1994) in cui lo stesso docente ha dovuto prestare servizio per ordine perentorio del Preside; se siano stati ascoltati da tutti gli ispettori gli altri due consiglieri dimissionari, entrambi della giunta esecutiva, sig. Enrico Baroni e Ing. Sergio Fontanella; quali provvedimenti i Ministri destinatari della presente intendano adottare al fine di ridare la necessaria trasparenza agli atti e concorrere a ripristinare la legalita' all'IPSIA di Codogno, legalita' che e' venuta a mancare anche a causa di azioni, comportamenti e decisioni adottati dal Preside del predetto Istituto, cio' anche alla luce di denunce relative a presunte coperture ed omerta' denunciate nelle precedenti interrogazioni ed alle inaccettabili azioni ritorsive e persecutorie attuate a carico di onesti dipendenti, la cui opera nel mondo della scuola da sempre e' pubblicamente apprezzata da tutti i precedenti Presidi e Provveditori agli Studi, compreso l'attuale. Infine se non ritenga il Ministro della Pubblica Istruzione di sospendere il predetto Preside in attesa che sia fatta luce sull'intera faccenda riguardante la materia trattata con l'interpellanza di cui si chiede urgente risposta. (4-09221)
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MINISTRO MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
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