INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08652 presentata da GODINO GIULIANO (FORZA ITALIA) in data 19950317
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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri degli affari esteri, dell'interno, della difesa e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: l'articolo 7 della legge 3 marzo 1951, n. 178 prescrive che i cittadini non possono usare nel territorio delle Repubblica onorificenze e distinzioni cavalleresche loro conferite in Ordini non nazionali o da Stati esteri, se non autorizzati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli affari esteri; il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio risulta totalmente estraneo all'ordinamento italiano, sia come origini, che come evoluzione storica, ma fa parte del patrimonio dinastico e familiare della Casa di Borbone-Due Sicilie, come affermato anche nel parere n. 1869/81 del 26 novembre 1981 della I Sezione del Consiglio di Stato; detto Ordine Costantiniano e' vittima di una profonda crisi trentacinquennale a causa della disputa sulla titolarita' della dignita' di Capo della Casa di Borbone-Due Sicilie e quindi di Gran Maestro dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio solo legittimato alla concessione di onorificenze cavalleresche del citato Ordine e degli altri di cui il Capo di suddetta Casa e' titolare; per i sopra menzionati motivi l'autorizzazione ai sensi dell'articolo 7 della legge 3 marzo 1951, n. 178 all'uso in Italia della decorazione concessa ad una "frangia" dell'Ordine Costantiniano facente capo al cittadino francese principe Ferdinando di Borbone era stata sospesa da diversi anni per l'acuirsi dei dissensi tra i due rami, come emerge anche da numerose comunicazioni di rigetto, ai richiedenti, da parte dell'autorita' italiana competente; la stessa "frangia", alla quale appartengono numerosi ufficiali delle Forze armate, magistrati, diplomatici, alti burocrati e quanti insomma hanno compiuto giuramento di fedelta' allo Stato repubblicano, in piena intesa con un abbastanza folcloristico movimento "neoborbonico", svolge un deciso e preciso disegno antinazionale; un breve e affrettato parere del Consiglio di Stato italiano del 1981, che peraltro non entra minimamente nel merito della contesa familiare al fine di trovarne una soluzione equa, si limita a riconoscere Capo della Casa di Borbone-Due Sicilie il signor Ferdinando Maria di Borbone senza darne alcuna spiegazione stante la disputa dinastico-familiare in corso; che detto parere del Consiglio di Stato pur di avvalorare presunti riconoscimenti da parte della Santa Sede non esita a far riferimento a fantomatiche determinazioni pontificie su aspetti religiosi della "frangia" dell'Ordine Costantiniano facente capo al principe Ferdinando di Borbone che la Segreteria di Stato del Vaticano ha piu' volte smentito e denunciato come veri e propri falsi; esiste un altro "ramo" del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio di cui e' Gran Maestro e legittimo titolare il principe Carlo di Borbone, Duca di Calabria e naturale primogenito della Casa di Borbone-Due Sicilie; ben cinque organi giurisdizionali e di governo dello Stato spagnolo: Ministero di Giustizia, Reale accademia di Giurisprudenza e Legislazione, Ministero degli Affari Esteri, Istituto "Salazary Castro" del Consiglio Superiore di Investigazioni Scientifiche e il Consiglio di Stato di quel paese, entrando minutamente nel merito della controversia dinastica, contrariamente al superficiale ed affrettato parere del Consiglio di Stato italiano, riconoscono Don Carlo Duca di Calabria come principe e rappresentante della Casa Borbone-Due Sicilie; il 16 dicembre 1994 con Real Decreto n. 2412 controfirmato dal presidente del Governo spagnolo e pubblicato sul Bollettino ufficiale di Stato il 17 dicembre 1994 il Re Juan Carlos ha concesso la Dignita' di Infante a Sua altezza Reale Don Carlo di Borbone-Due Sicilie e Borbone-Parma con onori e trattamenti annessi alla citata Dignita', confermandolo di fatto "rappresentante di una linea dinastica vincolata storicamente alla Corona spagnola" come si legge nello stesso Decreto; SAR l'Infante Don Carlo Duca di Calabria non ha mai avanzato pretese al trono delle Due Sicilie e tanto meno ha desiderato appoggiare, e neppure considerare, un qualunque movimento borbonico di carattere politico; il 4 gennaio 1995, durante l'ultima crisi di Governo, con un laconico e repentino telefax al Ministero della Difesa firmato dal Capo di Gabinetto del Ministero degli Affari Esteri l'ambasciatore Emanuele Scammacca del Murgo, che della "frangia" dell'Ordine facente capo al Principe Ferdinando di Borbone fa parte dal 1984 nel ruolo di Cavaliere di Gran Croce di Giustizia, si comunica che il Ministero degli Esteri e' venuto nella determinazione a prendere improvvisamente in considerazione le istanze di autorizzazione a fregiarsi delle onorificenze concesse da detta "frangia" dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio -: se non si ritenga illegittimo l'atto amministrativo dell'ambasciatore Scammacca o quanto meno inopportuno dal momento che il provvedimento favorisce palesemente solo la "frangia" dell'Ordine Costantiniano al quale lo stesso Scammacca appartiene e la cui decisione potrebbe essere pertanto viziata da un interesse privato; tanto piu' che sulla disputa dinastica in questione, sembrerebbe cosi' facilmente risolta dal Ministero degli Esteri italiano, altri autorevolissimi organismi come la Santa Sede, autorita' suprema nell'ambito delle dinastie cattoliche e massimo organo sovrintendente gli Ordini cavallereschi con finalita' religiose, osservano sull'argomento una rigorosa neutralita'. Lo stesso dicasi per il Sovrano Militare Ordine di Malta il quale pur mantenendo con l'Ordine rapporti di collaborazione, non ha assunto nessuna posizione ufficiale in merito alla spettanza della titolarita' del Gran Magistero dell'Ordine; se non si ritenga doveroso, stante il perdurare della controversia dinastico-familiare sulla titolarita' di Capo della Casa di Borbone-Due Sicilie di sospendere nuovamente il riconoscimento parziale delle decorazioni; se non si ritenga giusto e opportuno chiedere un nuovo parere del Consiglio di Stato sulla questione, anche alla luce della copiosa e illuminante documentazione prodotta dal Consiglio di Stato spagnolo per accertamenti di analoga materia e in considerazione del recente Decreto Reale con cui la Casa Reale spagnola di Borbone da sempre legata al ramo delle Due Sicilie da vincoli storici e familiari riconosce inequivocabilmente Sua altezza Reale Don Carlo di Borbone-Due Sicilie e Borbone-Parma come solo Capo della Sua Casa e Gran Maestro dei relativi Ordini dinastici; se non si ritenga incompatibile l'appartenenza alla "frangia" dell'Ordine Costantiniano che fa capo a Ferdinando di Borbone di ufficiali delle Forze armate e di polizia, nonche' di magistrati e di impiegati dello Stato, dal momento che esponenti di detta "frangia" sono alleati di un sedicente movimento politico neoborbonico che denigra l'unita' nazionale e la nostra storia risorgimentale; se invece non si ritenga legittimo ammettere le istanze di autorizzazione a fregiarsi delle decorazioni di quella parte del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che noi riteniamo essere l'unica e vera, perche' facente riferimento a Sua altezza Reale l'Infante di Spagna Don Carlo di Borbone Due Sicilie Duca di Calabria ed attualmente operante esclusivamente per la propagazione della Fede Cattolica, per la difesa della Santa Romana Chiesa con azioni eminentemente caritatevoli ed assistenziali, nel pieno rispetto delle leggi della Repubblica italiana. (4-08652)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08652 presentata da GODINO GIULIANO (FORZA ITALIA) in data 19950317
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19950317-19950728
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08652 presentata da GODINO GIULIANO (FORZA ITALIA) in data 19950317
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
LEONARDELLI LUCIO (FORZA ITALIA)
MELUZZI ALESSANDRO (FORZA ITALIA)
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2014-05-14T19:37:28Z
4/08652
GODINO GIULIANO (FORZA ITALIA)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
19950712