INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08619 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970320

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_08619_13 an entity of type: aic

Ai Ministri di grazia e giustizia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: in provincia di Brescia si e' creata una situazione di grave disagio che coinvolge circa trecento famiglie le quali, avendo avviato l'acquisto della prima casa (a Collebeato, Roncadelle, Capriano del Colle, Padenghe e Desenzano) con imprese controllate dall'ingegner Severino Belleri, ora si trovano coinvolte nel clamoroso fallimento di tutte e sette le aziende del gruppo; la vicenda vede coinvolti uomini d'affari ed amministratori locali molto noti e gia' protagonisti, in altre occasioni, delle cronache giudiziarie bresciane; a seguito dei fallimenti Belleri (verificatisi nel 1993), l'intera questione e' finita nelle mani del curatore fallimentare, Pier Franco Aiardi; tale curatore e' stato informato in maniera documentata gia' nel 1993 circa presunti reati di evasione fiscale che il Belleri avrebbe commesso e in merito al fatto che moltissimi acquirenti non hanno mai ottenuto la fattura relativa ai versamenti effettuati; a quanto consta all'interrogante, tale curatore non ha mai ritenuto di dover informare il giudice delegato dei fatti che gli sono stati segnalati, anche in vista del possibile esercizio dell'azione penale, ne' si e' preoccupato di valutare le conseguenze per l'erario del comportamento tenuto dagli amministratori di tale gruppo nella gestione delle imprese; tale comportamento del curatore fallimentare, che non ha esaminato in maniera analitica le posizioni contabili delle varie societa' del gruppo, sta arrecando danni enormi - di natura economica e non solo - alle trecento famiglie coinvolte nei fallimenti Belleri; presso il tribunale di Brescia sono stati presentati quattro esposti ed una denuncia su iniziativa di cittadini che, a vario titolo, sono stati coinvolti dalle attivita' immobiliari di Belleri; gli esposti e la denuncia, in cui si fa riferimento ad irregolarita' di varia natura (fiscale, amministrativa, urbanistica, anche inerenti alla "legge Martelli" sull'emigrazione), a tutt'oggi non hanno dato alcuna soddisfazione a chi ha richiesto l'intervento dei magistrati, dato che tre dei quattro esposti sono gia' stati archiviati mentre per il quarto esposto e per la denuncia - questa presentata nell'aprile del 1993 - si ignora se le indagini siano ancora in corso; l'intera documentazione di cui sopra e' stata fatta pervenire anche alla Guardia di finanza di Milano e di Brescia e, in seguito alle indagini condotte dalla Guardia di finanza nel novembre 1996, il Belleri ha patteggiato la condanna inflittagli per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio; tra le molte stranezze ed irregolarita', tutte provate documentalmente, riscontrabili nell'operato di Belleri e di altri protagonisti di questa vicenda - e tra essi anche di pubblici amministratori e funzionari - ve ne sono alcune facilmente riscontrabili, anche senza sviluppare analisi urbanistiche o contabili di natura complessa, fuori luogo nella presente interrogazione; a Capriano del Colle, dove era sindaco Santo Possi, il 28 febbraio 1985 viene approvato il piano di lottizzazione "La Longarola" con una deliberazione cui e' allegata una relazione illustrativa, anch'essa protocollata il 28 febbraio 1985, ma datata 20 giugno 1985; insomma, si allega a febbraio un documento che viene redatto soltanto a giugno; come se non bastasse, lo stesso 28 febbraio 1985 presso il comune di Capriano del Colle viene protocollato, sempre in merito a questa vicenda, un nulla osta della provincia di Brescia datato 26 giugno 1985, e quindi concesso circa quattro mesi dopo essere stato protocollato; a Collebeato, il consorzio Cerepii, gestito dal Belleri, sottoponeva agli acquirenti una tipologia di progetto con "ville a schiera" di dimensioni modeste e concezione economica del costo di 140 milioni di lire mentre, in fase esecutiva, venivano realizzate "ville trifamiliari", dal costo decisamente superiore rispetto al preventivo originario, cio' che ha portato gli acquirenti a trovarsi in una situazione debitoria assolutamente imprevista e li ha costretti a pagare cifre ingenti; in data 6 febbraio 1987, il consiglio comunale di Collebeato ha deliberato, all'unanimita' l'approvazione della cessione, al prezzo di lire 32.500 al metro quadrato di alcune aree: ventimila metri quadrati circa al consorzio Cerep, amministrato da Belleri, e ventimila metri quadrati circa alla societa' immobiliare "La Pendolina" societa' a responsabilita' limitata, il cui presidente e' l'ingegner Riccardo Pisa; ma l'area acquisita dalla societa' immobiliare "La Pendolina" viene tuttavia ceduta nell'arco di pochi mesi ad un prezzo notevolmente superiore, come attesta il fatto che, in alcuni atti di compravendita, risulta essere di lire 99.200 al metro quadro; va aggiunto che - nonostante ripetute richieste da parte di cittadini - il comune di Collebeato, a tutt'oggi, non ha messo a disposizione copia della concessione, oltre che alcuni elaborati grafici e la convenzione urbanistica, cosi' che rimane difficile definire con precisione la situazione, mentre appare comunque evidente che in questa vicenda vi sono aspetti poco chiari e pesanti sospetti di violazioni della legge; a Roncadelle, nei lavori di recupero della Cascina San Bernardino, condotti da un'impresa del Belleri, sono stati compiuti vari e gravissimi abusi urbanistici con aperte violazioni delle convenzioni stipulate; tali abusi sono stati riconosciuti anche dall'assessore all'edilizia privata del comune di Roncadelle, Angiolina Spagnoli, a cui l'ingegner Priuli ha fatto pervenire un'analisi dettagliata dell'ufficio tecnico, datata 26 maggio 1993; a cio' non ha peraltro fatto seguito alcuna iniziativa giudiziaria; a seguito di una serie di esposti firmati - tra gli altri - da Alberto Sabattoli, il curatore fallimentare ha richiesto ed ottenuto l'intera documentazione inerente a queste iniziative, ma nonostante questo e nonostante le espresse sollecitazioni ricevute dagli stessi firmatari degli esposti e dal legale di alcuni di loro, avvocato Tullio Castelli, il curatore non ha informato il giudice delegato di quanto ha cosi' appreso e ha anzi presentato presso il comune, per gli immobili di sua competenza, una richiesta di concessione di sanatoria non conforme al reale stato in cui gli immobili si trovano a seguito delle irregolarita' commesse, tutte puntualmente riscontrate dal tecnico degli autori dell'esposto, ingegner Marco Priuli, il quale nella primavera del 1995 ha subito anche un attentato di incendio doloso presso lo studio professionale -: quali iniziative intendano assumere per porre rimedio a questa situazione di grave e perdurante illegalita' che getta discredito sullo Stato e sulle istituzioni pubbliche; quali provvedimenti urgenti giudichino necessario intraprendere a tutela di centinaia di famiglie che stanno pagando le conseguenze di una situazione di cui non sono in alcun modo responsabili e di cui ad altri va addebitata la responsabilita'; quali inchieste ed eventuali iniziative disciplinari ritengano doveroso disporre, anche in relazione a quei pubblici ufficiali di cui risulti che non abbiano svolto interamente ed efficacemente il proprio dovere. (4-08619)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08619 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970320 
xsd:integer
19970320-19971016 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08619 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19970320 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-15T10:55:05Z 
4/08619 
BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) 

blank nodes

data from the linked data cloud

DATA