INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/08614 presentata da SODA ANTONIO (PROG.FEDER.) in data 19950316

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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: sono stati arrestati, per false dichiarazioni al Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Perugia, nell'ambito del procedimento penale per l'omicidio di Mino Pecorelli, direttore di O.P., Mario Fabbri e Giancarlo Paoletti, rispettivamente capo reparto e direttore di una divisione del SISDE; in ordine al delitto Pecorelli risultano indagati come mandanti il sen. Giulio Andreotti, l'ex ministro e magistrato Claudio Vitalone, mafiosi di altissimo livello come Pippo Calo' e "don" Tano Badalamenti; confronti con i pentiti hanno fatto emergere incontri fra uomini del SISDE (all'epoca - 1979 - diretti da funzionari infedeli, appartenenti alla Loggia P2 di Licio Gelli, Giulio Grassini e Franco Picchiotti) e criminali della banda della Magliana cui si attribuiscono stretti rapporti con Claudio Vitalone, all'epoca magistrato in Roma; secondo una prima inquietante ricostruzione di queste vicende gli indicati appartenenti ai Servizi di Sicurezza, per il tramite del direttore della Sezione di massima sicurezza delle Carceri di Rebibbia, Maurizio Barbera, hanno incontrato, all'epoca, segretamente, Abbruciati e De Pedis, della banda della Magliana; le indagini sul delitto Pecorelli si muovono lungo una linea di accertamenti che operano il collegamento fra il rapimento dell'on. Aldo Moro, il falso comunicato BR sul Lago della Duchessa, l'omicidio di Tony Chicchiarelli, estensore del falso volantino delle Brigate Rosse annunciante la grottesca messinscena della salma di Moro, gettata nei fondali di un laghetto fra l'Abruzzo e il Lazio; prima di essere trasferiti ai Servizi Segreti, Paoletti era ufficiale dei Carabinieri e Fabbri era vicequestore della Digos di Roma; all'epoca la Questura di Roma aveva insistito sull'autenticita' del falso comunicato del Lago della Duchessa, che conteneva singolari coincidenze con le proposte avanzate da Claudio Vitalone all'allora ministro dell'interno, Francesco Cossiga; al falsario legato alla banda della Magliana apparteneva - tra l'altro - il borsello, ritrovato per caso il 14 aprile 1979 - a meno di un mese dall'assassinio del giornalista di O.P., in un taxi romano, contenente cinque fotocopie di schede segnaletiche di possibili bersagli delle BR, fra cui quella di Pecorelli, con l'annotazione "eseguito"; i fatti indicati ripropongono tutti gli interrogativi sui "misteri" del nostro Paese, sugli intrecci oscuri e delittuosi fra mafia, criminalita' organizzata, Servizi Segreti deviati, mondo politico; le ripetute assicurazioni sul risanamento dei Servizi vengono costantemente smentite dagli accertamenti della Magistratura -: quali indagini amministrative siano state compiute per l'accertamento delle diviazioni; quali provvedimenti siano stati di conseguenza assunti; quali garanzie - di ordine strutturale - siano state previste per impedire le ulteriori deviazioni dei Servizi dalle loro finalita' istituzionali di tutela dell'ordine e della legalita' costituzionale. (4-08614)
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SODA ANTONIO (PROG.FEDER.) 

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