INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06764 presentata da ONGARO GIOVANNI (LEGA NORD) in data 19921026

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_06764_11 an entity of type: aic

Al Ministro delle poste e delle telecomunicazioni. - Per sapere - premesso che: l'uso e la detenzione degli apparati ricetrasmittenti in gamma civile, militare e radioamatoriale e' vietata a chi non sia munito di apposita patente e licenza rilasciata dal ministero PT; la vendita di suddetti apparati invece e' libera; manca una normativa che permetta il sequestro immediato (senza permesso del magistrato) da parte delle forze dell'ordine degli apparati detenuti abusivamente in automobile o sui mezzi pesanti; l'attuale legge permette all'abusivo cui vengano sequestrati gli apparati di denunziare le forze dell'ordine per "abuso di potere" ed appropriazione indebita; al radioamatore colto in flagrante, viene revocata la licenza d'uso della stazione radio, mentre all'abusivo nulla viene fatto, invogliando chiunque all'abusivismo; il reato perpetrato da chi intercetta, disturba e falsifica comunicazioni radio delle forze dell'ordine potrebbe ricadere nella normativa antiterrorismo e antimafia, ma nessuno se ne avvale per punire i colpevoli; i disturbi imperversano su tutte le frequenze, radioamatoriali e non, come si evince dagli articoli ingiuriosi apparsi sui quotidiani locali dove si citava testualmente "l'arma presa per l'etere", adducendo ai radioamatori la responsabilita' di tali disturbi; in Italia vi sono circa 100 mila radioamatori muniti di patente e di licenza, a fronte di oltre 3 milioni di apparati ricetrasmittenti venduti negli ultimi anni. Difficile pensare che ogni radioamatore possa permettersi 30 apparati!; l'Ecopost-Escoradio, organo di polizia del ministero PT non si e' mai mossa in modo adeguato, alla ricerca di disturbatori, spesso nemmeno di fronte a denunce scritte e dettagliate con prove e fatti; vi sono associazioni nazionali (leggi ARI) che installano (e ne ottengono inspiegabilmente l'autorizzazione) ponti radioamatoriali cosiddetti "alfa" a passi di canalizzazione dimezzata (12,4 kHz anziche' i 25 kHz di legge) che oltre ad essere fuorilegge, rendono impraticabili le frequenze regolari adiacenti. In merito si precisa che l'attuale tecnologia non consente una selettivita' ristretta ai 12,5 kHz. Inoltre sarebbe utopistico pensare che tutti i radioamatori cambino i loro apparati, qualora si raggiungesse tale traguardo tecnologico; il ministro delle poste e telecomunicazioni ancora oggi, dal lontano 1983, non ha emanato il decreto del Presidente della Repubblica che approvi il nuovo stralcio di Regolamento di esecuzione del libro IV, titolo IV, cap. II, sezione III del Codice Postale delle Telecomunicazioni (decreto del Presidente della Repubblica 29 marzo 1983, n. 156) (n.d.r. sembra uno scioglilingua piu' che una legge chiara ed univoca) che regolamenti il rilascio delle licenze per ponti ripetitori alle associazioni radioamatoriali legalmente costituite; la gestione dell'informazione in caso di calamita' naturali, disastri ed incidenti di ogni genere e', oltre alla sperimentazione, uno dei principali obiettivi dei radioamatori; l'efficienza e l'insostituibilita' in caso di interventi di protezione civile e' stata ampiamente provata durante le varie catastrofi che hanno afflitto negli ultimi anni il nostro Paese; per tale motivo, gli obiettivi dei radioamatori, contrariamente agli utenti in banda civile, e' quello di giungere piu' lontano possibile; i confini di regione non rappresentano un limite invalicabile per le onde radio; il Ministero delle poste e telecomunicazioni assegna ad ogni regione un massimo di 7 ponti ripetitori in VHF e 7 in UHF dando cosi' prova di una profonda incompetenza in materia per quanto sopra citato; tali ponti sono enormemente esuberanti per regioni come la Liguria, ma estremamente carenti per altre come la Lombardia, l'Emilia-Romagna, il Lazio, ecc; ancora oggi l'Italia non si e' allineata alle normative IARU organo mondiale per la regolamentazione delle comunicazioni radio, causando un intasamento delle frequenze insostenibile; le frequenze attualmente disponibili in VHF e UHF sono: VHF 50.000 - 50.0125 MHz solo in ssb; VHF 144.000 - 146.000 MHz; UHF 432.000 - 433.995 MHz; UHF 434.000 - 434.995 condivisa con i militari; UHF 435.000 - 436.000 MHz; altri Paesi allineati da anni alle norme I.A.R.U. dispongono di: VHF 50.000 - 50.200 MHz anche in FM3; VHF 144.000 - 148.000 MHz; UHF 432.000 - 438.000 MHz; cioe' circa il doppio dello spazio attualmente a noi concesso -: perche' l'uso e la detenzione di apparati radio sia vietato, mentre la vendita e' libera; perche' alle forze dell'ordine non sia concesso il sequestro delle apparecchiature radio agli abusivi colti in flagrante; perche' all'ARI venga concesso l'impianto e l'uso di ponti ripetitori con canalizzazione non a norma di legge; se sia possibile, ovvero sia legale, che il Ministero delle poste e telecomunicazioni emetta una concessione "cumulativa" per tutti i ponti ripetitori su tutto il territorio nazionale con due righe scritte in fretta e furia, senza preoccuparsi minimamente di sapere se questi ponti sono attivi, se vengono correttamente gestiti, se arrecano disturbo ad altre utenze, se sono disturbati da abusivi, ecc; perche' l'Italia non si sia ancora allineata alle normative IARU; perche' l'Escopost-Escoradio non si attivi per verificare i disturbi e la regolarita' delle stazioni radio, nemmeno di fronte ad un esposto scritto, preciso e circostanziato. (4-06764)
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ONGARO GIOVANNI (LEGA NORD) 

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