INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06592 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19950117

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_06592_12 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri della difesa, dei trasporti e della navigazione e degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: da numerosi organi e rubriche di informazione, sia a stampa che radiotelevisivi, e segnatamente piu' recentemente dal periodico "La peste" sono stati portati a conoscenza molti elementi che sembrano contrastare con gran parte delle ricostruzioni ufficiali della tragica vicenda di Ustica quando, nella notte del 27 giugno 1980 un aereo di linea DC9 dell'ITAVIA si inabisso' causando la morte di 81 persone; le informazioni di cui al punto precedente vertono sui punti che vengono di seguito elencati: il tronco di coda con la "scatola nera" del DC9 affondato fu recuperato non tra il 17 aprile 1988 e il 25 maggio 1988 secondo la deposizione alla commissione stragi dell'ingegner Lovaglio dell'IFREMER, ma in data di gran lunga antecedente come confermano l'ufficiale dello Stato Civile Remo Govoni, con comunicazione in data 21 ottobre 1980, il telegramma 13891 della nave Carducci che avvista il troncone di coda in data 28 giugno 1980, l'articolo apparso sull'Osservatore Romano del 2 luglio 1980. Il troncone di coda contiene il "data flight recorder" (chi lo ha "sequestrato" in tutti questi anni?); il DC9 fu avvistato alle 7:04 del 28 giugno affondato sott'acqua, ma ancora ben visibile dall'aereo Atlantic Breguet in volo di addestramento sul Tirreno. Non risulta che alcun organo inquirente abbia dato seguito a questa testimonianza, in particolare quella del comandante dell'aereo, Sergio Bonifacio. E' importante rilevare che l'avvistamento da parte dell'Atlantic Breguet del DC9 intero avviene alle 7:04 con coordinate 39^49' N, 12^55' E, cioe' a circa 110 km a nord-ovest, e quindi all'indietro rispetto alla rotta del DC9, dell'ultimo rilevamento della torre di Ciampino (39^20' N, 13^10' E) delle ore 21; nella lista delle 39 salme ufficialmente recuperate figurano 18 donne, 9 bambini di eta' compresa tra gli 8 mesi e i 13 anni, 7 persone ferite, tra le quali il carabiniere Cammarata con piede troncato e manica di camicia strappata attorno al ginocchio a mo' di laccio emostatico; inoltre uno dei corpi recuperati e' quello di una signora che e' stata trovata abbracciata al figlio di 8 mesi, fatto in totale contrasto con l'ipotesi di un'esplosione in volo e del conseguente impatto sul mare. Nella lista delle 42 salme non recuperate figurano invece 29 uomini e tre nuclei familiari. La singolarita' di questa distribuzione delle salme recuperate e' agevolmente interpretabile in coerenza con l'avvistamento dell'Atlantic Breguet di cui al punto precedente, se si ritiene che il DC9 sia ammarato e che i passeggeri fossero stati disposti in ordine di uscita: prima donne, bambini e feriti, dopo uomini o nuclei di persone che non vogliono separarsi; nell'ipotesi di ammaraggio e' opportuno chiedersi come mai la nave Carducci avvisti, due ore e mezzo dopo l'Atlantic Breguet, il solo troncone di coda del DC9 in posizione 39^31'N, 13^13' E. La domanda potrebbe essere utilmente rivolta alla nave Bucaneer e forse all'elicottero SH3D Maristaeli o altro velivolo in volo quella mattina, che potrebbe aver visto la nave Bucaneer sostenere il DC9 ammarato. Sul perche' il solo troncone di coda, potrebbe essere chiesto al sottomarino francese Dyane presente nella zona per esercitazioni e avvistato anch'esso dall'Atlantic Breguet, ma anche alla corvetta francese Drogou e alla portaerei francese Clemenceau presenti anche esse nel Tirreno per esercitazioni. Informazioni sull'ammaraggio del DC9 non possono piu' essere chieste ai capitani Nutarelli e Naldini, decollati da Grosseto alle 20:30 del 27 giugno 1980 e morti nell'incidente di Ramstein (l'esibizione della pattuglia tricolore), pochi giorni prima di presentarsi al giudice Bucarelli che li avrebbe dovuti interrogare sul volo della sera del 27 giugno 1980. Da Grosseto pero' si erano levati alla stessa ora di quel giorno tre caccia: sarebbe il caso di rintracciare il terzo pilota; l'ammaraggio del DC9, che pure non e' ipotesi nuova, raccorderebbe una serie di dati e di altre ipotesi, che hanno esplicitamente a che vedere con un attentato al leader libico Gheddafi in volo da Tripoli con destinazione Varsavia sull'aerovia "Ambra 13": un MIG 23 si leverebbe in volo da Grosseto per mettersi sotto la pancia del DC9, che e' stato fatto partire da Bologna con due ore di ritardo, per non essere avvistato dai radar e abbattere, poco a Sud di Ponza l'aereo di Gheddafi; Gheddafi, avvertito dal generale Santovito, cambia rotta e comanda la rappresaglia a due MIG libici in addestramento segreto a Muravera (Sardegna); il MIG sotto la pancia del DC9 nel tentativo di sottrarsi all'attacco dei MIG libici danneggia irrimediabilmente il carrello del DC9; il DC9 viene guidato all'ammaraggio in posizione controvento, a nord del punto dell'incidente, probabilmente vicino alla Bucaneer; informazioni preziose si avrebbero dalle testimonianze, dalle foto e dalle riprese effettuate dai velivoli in volo nell'area fin dalle prime ore del 28 giugno 1980, incluse le riprese effettuate per la RAI e che sembra strano siano disponibili solo a partire dal primo affiorare delle salme; un apporto decisivo per la ricostruzione degli eventi si avrebbe poi dalla sede militare operativa in cui pervengono tutte le informazioni relative all'area -: se non intendano verificare le testimonianze, i dati, gli elementi - alcuni dei quali omessi, altri trascurati, altri noti da tempo ma coperti da molteplici depistamenti - che configurano l'ipotesi dell'ammaraggio del DC9; se non intendano esercitare tutto quanto in loro potere perche' tutte le informazioni dei centri operativi delle Forze Armate, dei servizi di sicurezza, della RAI, in particolare tutti i materiali di registrazione degli eventi, vengano messi a disposizione della magistratura inquirente e della commissione parlamentare competente; se non intendano intraprendere un'azione tanto energica quanto doverosa per ottenere dai paesi coinvolti nelle esercitazioni spiegazioni adeguate, e al livello della tragedia e a quello delle responsabilita', sulla attivita' dei mezzi da combattimento di quei paesi presenti nell'area per esercitazioni dalle 21 del 27 giugno alla mattina del 28 giugno; segnatamente, per quel che concerne la Francia, sulle azioni del sommergibile Dyane, della fregata Drogou e della portaerei Clemenceau; se non intendano verificare l'ipotesi che a bordo del DC9 dell'ITAVIA fossero state imbarcate delle cassette contenenti materiale fissile destinato ad un paese del Medio Oriente, scortate dai carabinieri presenti sull'aereo. (4-06592)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06592 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19950117 
xsd:integer
19950117- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06592 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19950117 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
MATTIOLI GIANNI FRANCESCO (PROG.FEDER.) 
xsd:dateTime 2014-05-14T19:32:18Z 
4/06592 
SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) 

data from the linked data cloud

DATA