INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06477 presentata da GALLETTI PAOLO (PROG.FEDER.) in data 19950111
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Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: il quinto stormo militare "Giuseppe Cenni" verra' spostato dalla base NATO di Miramare di Rimini a quella di Pisignano-Cervia (RA), nella prospettiva di un progressivo smantellamento dell'aeroporto militare di Rimini. A Cervia saranno trasferiti gli aerei militari F104 e continueranno ad operare i Mirage 2000 dell'aviazione francese impegnati nell'operazione di controllo della no fly zone sui cieli della Bosnia; tutto lascia presumere che lo smantellamento in un prossimo futuro della base di Miramare, iniziato con il trasferimento a Pisignano degli F104 del "quinto stormo" comportera' il contemporaneo spostamento anche delle altre attrezzature militari in dotazione alla base NATO di Rimini. Il Piano nazionale di difesa, presentato nel dicembre del 1991, evidenziava infatti come Pisignano sarebbe dovuta diventare la "base aerea per la difesa dell'Italia da est", affiancandosi in questo modo ad Aviano, cui spetterebbe il compito della difesa da nord. In tale prospettiva risulta quindi plausibile ritenere che le testate nucleari presenti a Miramare di Rimiuni seguiranno la stessa strada; la presenza di testate nucleari a Rimini, pur ufficialmente smentita dalle autorita' militari, risulta ormai certa, come riportato anche da una nota dell'agenzia di stampa ANSA del 18 ottobre 1991 che in merito alle conclusioni del vertice NATO di Taormina riportava come "dall'Italia dovrebbero essere tolte entro tre anni circa 100 bombe nucleari d'aviazione, la meta' delle quali immagazzinate tra le basi di Aviano (150), Ghedi (25) e Rimini (25). Restera' comunque una "forza di deterrenza" nelle basi NATO italiane". Sempre nel 1991, inoltre, il congresso degli Stati Uniti, nell'approvazione della Military construction authorization hearrings 1991, ovvero l'autorizzazione annuale per le spese militari, citava esplicitamente un investimento di 2 milioni e 900 mila dollari "per rendere sicuro lo stoccaggio delle munizioni tattiche", ed una delle citazioni era proprio riservata a Rimini, dove evidentemente questi ordigni erano stoccati; tra il 1991 ed il 1992 l'aeroporto militare di Cervia e' stato oggetto di imponenti lavori di ristrutturazione che costarono 58 miliardi secondo l'Aeronautica militare (ma alcune centinaia secondo altre stime) e che servirono per la realizzazione di bunker, palazzine e sistemi di difesa. Di questa cifra, come detto, il Ministero della difesa ha ammesso un investimento di 40 miliardi per "adeguare l'impianto ad ospitare gli Amx", altri 6 miliardi sarebbero stati utilizzati per ammodernare la rete elettrica interna, 1 miliardo e 300 milioni per gli hangar e 9 miliardi per l'ampliamento dell'oleodotto interno, il tutto con l'allargamento della base di 32 ettari. Con l'arrivo dei Mirage francesi, poi, il sistema di difesa missilistico "Spada" e' stato affiancato dai "missili antimissile" Cruise, ed un aeroporto in grado di ospitare i Mirage e' evidentemente pronto anche a dare base, una volta terminate le operazioni NATO in Bosnia, anche agli aerei Tornado, in grado di trasportare testate nucleari. Rimane per ora la certezza dell'addestramento sugli F104, aerei di vecchia concezione gia' al centro di numerosissimi incidenti tra cui sganciamenti "occasionali" di bombe da addestramento su Punta Marina e Sant'Arcangelo -: se il Ministero confermi la presenza (attuale o futura) di testate nucleare presso la base aerea di Pisignano in comune di Cervia (RA); in caso affermativo quale sia l'entita' prevista di questo potenziale atomico; se l'arsenale atomico preesistente sia stato completamente smantellato dalla base di Miramare di Rimini; quali misure siano state adottate, o siano in previsione, per garantire la sicurezza della popolazione; se sia stato predisposto un piano di emergenza e di evacuazione per la popolazione residente in caso di incidente; come sia compatibile la localizzazione di materiale nucleare bellico presso la base militare di Cervia con la vocazione turistica di questa zona, che per buona parte dell'anno e' affollata da centinaia di migliaia di turisti italiani ed esteri; se gli enti locali interessati (comune di Cervia, provincia di Ravenna e regione Emilia-Romagna) siano stati in qualche modo coinvolti dal Ministero della difesa rispetto a questa scelta. (4-06477)
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19950111-19950728
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2014-05-14T19:32:01Z
4/06477
GALLETTI PAOLO (PROG.FEDER.)