INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06175 presentata da FITTO RAFFAELE (FORZA ITALIA) in data 23/01/2008
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06175 presentata da RAFFAELE FITTO mercoledì 23 gennaio 2008 nella seduta n.272 FITTO, LICASTRO SCARDINO, LAZZARI, MAZZARACCHIO e DI CAGNO ABBRESCIA. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - Premesso che: il 26 novembre del 2004 sul BURP della regione Puglia viene pubblicato il Decreto di aggiudicazione delle gare per la realizzazione degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti della regione Puglia, in riferimento al Piano dei Rifiuti - Fitto pubblicato sul BURP della regione Puglia il 23 ottobre 2002; il Piano suddivideva la regione in dieci bacini. Mentre per quattro bacini si prevedeva lo smaltimento in discariche controllate e tecnologicamente compatibili con la salvaguardia del territorio e dell'ambiente, negli altri sei bacini si prevedeva la realizzazione di un impianto complesso, che poteva essere cdr o termovalorizzatore, onde consentire il definitivo superamento del problema. Il Piano quindi non prevedeva necessariamente la realizzazione di termovalorizzatori, ma si proponeva di richiedere al mercato le migliori soluzioni tecniche per lo smaltimento ed il riutilizzo dei rifiuti finalizzato alla chiusura del ciclo; la commissione di gara, composta da tecnici, concluse i suoi lavori, scegliendo tre proposte che prevedevano impianti cdr, tre termovalorizzatori e quattro discariche quale soluzione tecnica per risolvere i problemi territoriali nei dieci bacini già individuati. Anche i risultati di gara vennero impugnati innanzi al giudice amministrativo che complessivamente - salvo un paio di eccezioni, giustificate da ragioni formali e non sostanziali - riconobbe la bontà dell'operato della struttura commissariale; il 20 giugno 2005, il Tar Puglia rigettò la sospensiva dei bandi chiesta dai ricorrenti, e pronunciandosi nel merito, riconobbe la bontà dell'operato della struttura commissariale; i tre termovalorizzatori previsti erano a Trani, Bari e Brindisi; per Bari e Brindisi, a causa di alcuni difetti nella procedura, non fu possibile procedere all'aggiudicazione dell'appalto. Bisognava quindi ripetere la procedura e procedere all'affidamento; il Commissario delegato per l'emergenza rifiuti della regione Puglia, Nichi Vendola, per i termovalorizzatori di Bari e Brindisi si è limitato ad oggi a procedere alla revoca per autotuela dell'aggiudicazione; per Trani invece la società Rea Trani (in ATI Noyvallesina Engineering spa, GEA srl e Amet spa) risultò aggiudicataria dell'impianto di termovalorizzazione con decreto n. 269 del 26 novembre 2004 del Commissario delegato per l'Emergenza Rifiuti in Puglia; è opportuno sottolineare come la società aggiudicatrice, la REA, risulti a capitale di maggioranza pubblico, avendo l'azienda AMET Trani il 51 per cento delle partecipazioni nella suddetta ATI; successivamente, con decreto n. 187 del 9 dicembre 2005, il Commissario delegato per l'Emergenza Rifiuti, Nichi Vendola, ha adottato l'atto di aggiornamento completamento e modifica del Piano regionale di gestione dei rifiuti, nel quale sconfessando quanto previsto nel precedente Piano, la struttura commissariale si diceva contraria alla realizzazione di termovalorizzatori sul territorio pugliese; con decreto n. 137/CD, in data 26 giugno 2006, il Commissario delegato Vendola, ha revocato l'aggiudicazione della gara per l'affidamento del pubblico servizio di gestione del sistema impiantistico complesso con recupero energetico del Bacino di utenza BA/1 e BA/4 alla Rea di Trani, adducendo come pretesto che le modifiche da lui apportate al Piano rifiuti sono inconciliabili con la realizzazione di termovalorizzatori; in seguito a tale revoca dell'aggiudicazione, la società REA di Trani ha presentato richiesta di risarcimento danni nei confronti del Commissario delegato, quantificata in circa 190 milioni di euro, comprendenti danno emergente e lucro cessante; il Decreto di aggiudicazione dell'appalto n. 269 del 26 novembre 2004, prevedeva un investimento complessivo per la realizzazione del termovalorizzatore di Trani di euro 97.659.396, di cui 5 milioni di cofinanziamento pubblico, in attuazione della Misura 1.8 del Por Puglia 2000-2006; ne deriva che la costruzione del termovalorizzatore di Trani sarebbe costata alla regione Puglia 5 milioni di euro, la revoca potrebbe costare circa 190 milioni di euro se dovesse essere riconosciuto all'azienda il diritto al risarcimento dei danni; ad oggi dei 10 Bacini in cui il Piano rifiuti divide la Puglia, per 6 il Commissario Vendola ha proceduto alla firma dei contratti con enorme ritardo, per altri 4 non lo ha ancora fatto; il Piano rifiuti Fitto è stato modificato dal Commissario Vendola solo nel senso di dire no ai termovalorizzatori, ipotizzando che la Puglia potesse entro breve tempo raggiungere una quota di raccolta differenziata pari al 55 per cento; la raccolta differenziata in Puglia che nel 2005 era faticosamente arrivata al 10 per cento, in quasi tre anni è salita all'11 per cento. Per arrivare al 55 per cento quindi occorrono andando a questo ritmo altri 45 anni; si evince quindi che senza i tre termovalorizzatori, in Puglia il ciclo dei rifiuti non può considerarsi chiuso; la regione Puglia nei giorni scorsi ha dato al Governo la disponibilità ad accettare i rifiuti provenienti dalla Campania ma solo nelle discariche private per rifiuti speciali; in Puglia le discariche per rifiuti speciali sono 5: Brindisi, Foggia, Canosa, Fragagnano e Grottaglie; la discarica di Brindisi è chiusa da un anno, quelle di Fragagnano e Grottaglie accolgono ormai da un anno dovranno accogliere per tutto il 2008 i rifiuti del Bacino Lecce 2 a causa dei ritardi del Commissario Vendola per colpa dei quali in quel Bacino non sono ancora pronti gli impianti; negli ultimi due anni e mezzo per sopperire alla mancanza degli impianti, sono state ampliate e/o prorogate una quindicina di discariche le cui volumetrie oggi disponibili servono ovviamente a fronteggiare l'emergenza pugliese -: se, in considerazione di quanto sta avvenendo in Campania e delle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e dello stesso ministro Pecoraro Scanio sulla necessità dei termovalorizzatori per risolvere l'emergenza, il ministro non ritenga di dover intervenire presso la regione Puglia affinché revochi la revoca dell'aggiudicazione del termovalorizzatore di Trani e dia corso alle procedure necessarie a procedere alla realizzazione degli altri due termovalorizzatori previsti; in quali e quante discariche pugliesi arriveranno i rifiuti campani, in che quantità e per quanto tempo; che ruolo abbia la regione Puglia nella determinazione delle discariche, della quantità e dei tempi relativi ai rifiuti campani che arriveranno in Puglia; quali e quante discariche siano state prorogate e/o ampliate e che volumetrie siano ad oggi disponibili nelle discariche pubbliche e private della regione Puglia; se alla luce di quanto descritto in premessa, ossia che ad oggi in 4 Bacini su 10 della Puglia il Piano rifiuti è rimasto disatteso e il ciclo dei rifiuti non risulta quindi concluso, il ministro non ritenga di dover intervenire presso la regione Puglia per evitare che a breve si ritrovi nelle stesse condizioni della Campania. (4-06175)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06175 presentata da FITTO RAFFAELE (FORZA ITALIA) in data 23/01/2008
Camera dei Deputati
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20080123
20080123
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06175 presentata da FITTO RAFFAELE (FORZA ITALIA) in data 23/01/2008
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
LAZZARI LUIGI (FORZA ITALIA)
LICASTRO SCARDINO SIMONETTA (FORZA ITALIA)
DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (FORZA ITALIA)
MAZZARACCHIO SALVATORE (FORZA ITALIA)
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2015-04-28T22:00:04Z
4/06175
FITTO RAFFAELE (FORZA ITALIA)