INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06159 presentata da INDELLI ENRICO (MISTO) in data 19941215

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Ai Ministri dell'interno, delle finanze, di grazia e giustizia e del tesoro. - Per conoscere - premesso che: Raitre (Telegiornale di Basilicata) ha trasmesso due contrastanti comunicati stampa in merito alle vicende della Banca Mediterranea con sede in Pescopagano e sede amministrativa in Potenza; nel primo comunicato del 28 novembre 1994, alle ore 14 si affermava che era in corso il cambiamento di alcuni responsabili dirigenziali della Banca in questione e precisamente del direttore generale ragionier Antonino Valvano, dell'amministratore delegato dottor Michele Giuratrabocchetti e presuntivamente dello stesso presidente signor Faustino Somma. Nel secondo comunicato, trasmesso la sera del medesimo giorno 28 novembre 1994, alle ore 19,30, ma ripreso anche da altre emittenti locali, veniva smentita categoricamente tale notizia; la banca Mediterranea nasce dalla fusione della Banca di Pescopagano e Brindisi con la Banca di Lucania; la prima e' stata oggetto di ispezione ai sensi della legislazione bancaria da parte dell'Organo di Vigilanza conclusa il 1^ febbraio 1991, nella quale si evidenzia la "scarsa trasparenza dell'operato del Consiglio di amministrazione... di fatto spossessato dell'esercizio delle sue prerogative statutarie dal Presidente" e "l'insufficienza e l'inesattezza della circolarita' dell'informazione", si concludeva con un severo giudizio complessivo "in prevalenza non favorevole", definendo la situazione "patrimoniale critica"; nella stessa ispezione veniva accertato "il controllo della Banca di fatto dal Presidente del Consiglio di amministrazione signor Somma", il quale "ha favorito l'ingresso nella compagine della "Pescopagano" dei "gruppi", a lui vicini, Casillo, Icla, Pafi e Baricentro"; i titolari delle imprese Icla, Pafi e Casillo sono tuttora coinvolti in oscure vicende del dopo-terremoto, nonche' in altre vicende nelle quali e' stata ravvisata la truffa aggravata nei confronti dello Stato, unitamente ad altri gravi reati, tant'e' che i signori Massimo Buonanno, Pasquale Casillo e Agostino Di Falco sono stati colpiti da ordine di custodia cautelare; nonostante quanto innanzi evidenziato e quant'altro di non minore gravita', sono state portate a termine operazioni societarie e finanziarie (aumento di capitale della Banca di Lucania sottoscritto in gran parte ancora da compiacenti persone assai vicine al signor Somma Faustino, fusione con la Banca di Lucania, aumento di capitale della Banca Mediterranea) senza che la Banca d'Italia intervenisse come suo dovere e supportata talora da anomale decisioni giudiziarie; nonostante la ripetizione di una successiva ispezione da parte della Banca d'Italia, della quale purtroppo si ignora allo stato l'esito, non risultano essere state adottate forme reali di tutela dei risparmiatori, della sana imprenditoria locale e del personale dipendente; ancora qualche tempo fa, i risparmiatori sono stati capziosamente indotti ad acquistare azioni della Banca Mediterranea ad un valore venale di molto superiore a quello effettivo; infine, in presenza di un progressivo e inarrestabile processo di fagocitazione della Mediterranea all'interno di un altro gruppo bancario (Banca di Roma), cosa questa in verita' non disdicevole ma che non annulla tutti i rilievi negativi posti in evidenza -: quali iniziative si intendano adottare per accertare la sussistenza o meno di responsabilita' degli amministratori e dei sindaci della Banca Mediterranea e le eventuali responsabilita' degli organi di vigilanza e della magistratura competente; quali iniziative si intendano adottare a tutela delle categorie dei risparmiatori, degli imprenditori e dei dipendenti che risultino danneggiati dalla sciagurata amministrazione dell'istituto di credito in questione; chi ora effettivamente siano i referenti della nuova compagine che si viene formando all'interno della Banca Mediterranea; quali siano le iniziative che si intendono intraprendere, al fine di assicurare ai risparmiatori, che si sono visti falcidiare il capitale investito, affinche' il Banco di Roma restituisca agli ultimi sottoscrittori di azioni della Banca Mediterranea, o la tranquillita' non fittizia sul mantenimento di valore corrispondente al prezzo di acquisto, oppure che si apprestino i canali e le procedure per il rimborso del prezzo effettivamente pagato dai sottoscrittori nel momento in cui essi erano ignari della situazione sinora denunciata. (4-06159)
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INDELLI ENRICO (MISTO) 

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