INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04995 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920915
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Ai Ministri per i beni culturali ed ambientali, dell'ambiente, dell'interno, di grazia e giustizia e per il coordinamento delle politiche comunitarie e gli affari regionali. - Per conoscere: se siano a conoscenza dello scempio del territorio perpetrato da un impunito abusivismo edilizio, sull'isola di Ischia (provincia di Napoli), nonostante vincoli di vario tipo, primi tra tutti la legge n. 1497 del 1939, il piano Calza-Bini (decreto ministeriale 18 febbraio 1943) e il decreto 28 marzo 1985 del Ministero per i beni culturali ed ambientali (cosiddetto Galassino); la mancata approvazione, finora, del piano paesistico da parte della regione Campania, l'inesistenza di una volonta' repressiva dei comuni interessati e il clima di incertezza provato da alcune sentenze del TAR Campania che hanno dichiarato decaduti le inibitorie del "Galassino" - tra cui l'assoluta inedificabilita', salvo pochissime eccezioni, su tutto l'agro isolano - rischiano di far precipitare la situazione; paradossalmente per i due dei sei comuni isolani col piano regolatore non ancora approvato (Forio e Barano), ove e' maggiore l'attivita' edilizia illecita, secondo gli intendimenti dell'amministrazione regionale campana, si profilano ingiusti "benefici", pur non avendo rispettato i termini di legge, con vincoli meno restrittivi; si stima che nel triennio 1989-1991, sono stati realizzati duemila vani, in gran parte abusivi, che hanno portato la densita' edilizia a 0,09 mc/mq; gli ultimi colpi di coda dello sfrenato abusivismo continuano tutt'oggi. Dal continente giungono continuamente carichi di calcestruzzo - prodotto deperibile e quindi non stoccabile - ed altri materiali edili che gia' di per se stessi costituiscono "corpo di reato" e che potrebbero essere fermati allorquando venisse accertato il tentativo di alcuni gruppi di pressione di "condonare" iniquamente ogni abuso piu' o meno recente, e la localita' d'uso dei destinatari -: se si ritenga di disporre ogni opportuno intervento per reprimere l'abusivismo di coloro che gia' abbiano in loco immobili in proprieta' e controllare le migliaia di richieste di condono giacenti negli uffici tecnici, le quali, alla luce dei vincoli esistenti, vanno per la quasi totalita' respinte anche perche' l'omerta' e la connivenza delle amministrazioni comunali alimentano localmente il piu' squallido voto di scambio. (4-04995)
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PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)