INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04628 presentata da CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20091020

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04628 presentata da GABRIELLA CARLUCCI martedi' 20 ottobre 2009, seduta n.235 CARLUCCI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: i dati presentati dal Centro per la riforma del diritto di famiglia di Milano al convegno «La famiglia senza frontiere» dimostrano che le nozze miste tra cittadini di diverse nazionalita' e religioni sono sempre piu' fragili; la presidente del Centro, Anna Galizia Danovi, presentando il Convegno, ha dichiarato: «Il dissenso famigliare sta assumendo toni sempre piu' esasperati. Le coppie italiane prima e durante il matrimonio si confrontano poco. Per le coppie miste e' pure peggio. Ci sono differenze di cultura, di lingua, di religione e di costume»; i trend sono in crescita esponenziale. Tra marito e moglie con lo stesso passaporto e pure tra coniugi che vengono da Paesi diversi, il matrimonio si scioglie ad una velocita' impressionante. Nel 2007 in Italia ci sono stati un quarto di milione di matrimoni. Un decimo quelli di coppie miste, secondo la classifica dei primi 15 Paesi di cittadinanza. Romania al primo posto, poi Ucraina, Brasile, Polonia, Russia, Moldova, Albania, Marocco e a seguire tutti gli altri. Nel 2007 ci sono stati oltre 50 mila divorzi e piu' di 80 mila separazioni, con un incremento tra l'1 e poco piu' del 2 per cento. Il 10 per cento sono di coppie miste. Tra le coppie miste separazioni e divorzi sono aumentati in sette anni di oltre il 70 per cento. In sette casi su dieci e' un italiano a separarsi da una donna straniera; l'avvocato Anna Galizia Danovi precisa: «La vicenda diventa deflagrante quando in mezzo ci sono i bambini. Tra le coppie miste le separazioni giudiziarie in presenza di minori sono altissime. Il problema diventa ancora piu' complicato quando ci si trova davanti a culture o legislazioni non omogenee con quella italiana»; tipico il caso del genitore uomo e musulmano che in caso di separazione si sente l'unico depositario della educazione dei figli, pretende l'affido spesso in via esclusiva, e' pronto a tutto pur di non lasciare i bambini alla moglie italiana magari non convertita; anche in altri casi dove la religione non c'entra, le situazioni sono parimenti drammatiche. Come nel caso della signora Marinella Colombo, sposata ad un cittadino tedesco con cui e' in lite giudiziaria per l'affidamento dei due bambini della coppia, L. e N. di 6 e 10 anni, nati in Germania. Le autorita' tedesche le hanno tolte alla donna italiana sulla base dell'istituto dello Jugendamt, voluto nel 1939 dal fondatore delle SS Heinrich Himmler «a protezione della gioventu', anche in sostituzione delle capacita' genitoriali»; se non ritenga preoccupanti i dati illustrati in premessa e quali azioni intenda intraprendere per porre un freno al fenomeno in continua crescita dei matrimoni fittizi fondati sull'interesse del cittadino straniero ad usufruire dei diritti nascenti dal matrimonio contratto con cittadino italiano; se non ritenga che sia necessario adottare provvedimenti specifici per tutelare i minori nati da matrimoni misti, frequentemente vittime di situazioni di drammatico disagio. (4-04628)
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