INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04487 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 14/04/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04487 presentato da SCOTTO Arturo testo di Lunedì 14 aprile 2014, seduta n. 211 SCOTTO . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: l'ufficio del giudice di pace di Barra ha una competenza territoriale che si estende sul comune di San Giorgio a Cremano e sulla municipalità 6 (Barra-San Giovanni a Teduccio-Ponticelli) di Napoli; l'utenza demografica di tale ufficio è di circa 185.000 persone; i giudizi civili iscritti a ruolo presso l'ufficio del giudice di pace di Barra sono mediamente superiori ai 10.000 all'anno, e quelli pendenti al 31 dicembre 2013 erano 13.806, ai quali vanno sommati i giudizi penali; la durata dei processi civili è, presso tale ufficio, mediamente inferiore ad un anno, ben al di sotto della media nazionale, ed i processi definiti nell'anno 2013 sono stati ben 10.144; nell'ultimo anno sono state effettuate oltre 600 tra perizie giurate ed atti notori; parte dei procedimenti trattati dall'ufficio del giudice di pace in questione riguardano i ricorsi avverso sanzioni amministrative direttamente presentati dai cittadini; nell'archivio, presente nella struttura, vi sono attualmente circa 150.000 fascicoli d'ufficio ed oltre 100.000 fascicoli di parte, mai ritirati; la sede dell'ufficio del giudice di pace di Barra è un edificio di recente costruzione, modernamente attrezzato, con ampie aree di parcheggio sia interne che esterne ove, nei giorni di udienza, parcheggiano circa 300 autovetture ed un centinaio di motoveicoli; la struttura è raggiungibile sia in auto che con mezzi pubblici, trovandosi in prossimità di una fermata dell'autobus e di una stazione della Circumvesuviana ed essendo servita da strade di collegamento con la città di Napoli e con la provincia; l'immobile è di proprietà del comune di Napoli, concesso ad uso gratuito al Ministero della giustizia; il decreto-legge n.156 del 2012, all'articolo 1, struttura un disegno di razionalizzazione che contempla, tra l'altro, la soppressione dell'ufficio del giudice di pace di Barra, con conseguente accorpamento dello stesso alla struttura del giudice di pace di Napoli; tale soppressione arrecherebbe indubbiamente un grave nocumento e pregiudizio ai cittadini residenti nel territorio, nonché agli utenti del servizio giustizia ed agli operatori, e rappresenterebbe inoltre un segnale negativo per l'area orientale della città di Napoli, zona notoriamente caratterizzata da un alto tasso di criminalità in cui un presidio di legalità e democrazia rappresenta un'esigenza irrinunciabile sia per le istituzioni che per le comunità locali; un atto dell'ufficio del giudice di pace di Napoli del 28 marzo 2014, prot. n.206, inviato tra gli altri anche al Ministro della giustizia, ha richiamato l'attenzione su alcuni aspetti che incidono negativamente sia sulla sicurezza dell'attività che sulla funzionalità dei servizi; per quanto attinente alla sicurezza c’è da sottolineare come l'attuale configurazione preveda misure sufficienti ad assicurare il normale mantenimento dei parametri di prevenzione delle emergenze, specie se si tiene conto del già alto numero di persone che in sede di udienza affollano le aule (mediamente assegnate a due o più giudici contemporaneamente), delle decine di fascicoli e del fatto che per ogni fascicolo vi è la presenza di almeno due avvocati, delle parti e di eventuali testimoni e consulenti tecnici; le vie di fuga e di esodo, così come i dispositivi di prevenzione dei rischi, sono stati dimensionati per l'affluenza di personale e di utenti odierna, pari mediamente a circa 4.000 (con picchi vicini alle 5.000) persone al giorno; l'accorpamento appesantirebbe, facendoli saltare, tutti gli standard minimi di sicurezza sul lavoro; per ciò che concerne le misure di prevenzione degli incendi, per le quali il complesso di aule, uffici ed archivi è già dotato, l'accorpamento di altra sede giudiziaria farebbe aumentare il carico antincendio sia per l'elevato numero di persone in più sia per l'elevato sovraccarico di carta, materiale altamente infiammabile; in merito poi alla compatibilità sismica della già ormai vetusta struttura dell'ufficio del giudice di pace di Napoli, è doveroso accennare all'aumento dei carichi che essa dovrebbe sopportare per il maggior numero di persone e per il notevole carico di cui sarebbero ulteriormente gravate le strutture in cui alloggiare altre suppellettili, scaffalature e faldoni da archiviare; motivi economici e tecnici rendono difficile immaginare la possibilità di prevedere un adeguamento di tutte le misure sopraelencate; altrettanto preoccupanti sono le ripercussioni che l'ufficio avvertirà nella gestione dei servizi; se è vero che sarà possibile fronteggiare l'aumento del numero di giudici, per quanto attiene alla disponibilità delle aule, non altrettanto può dirsi con riferimento all'incremento delle attività di cancelleria conseguenti all'aumento della sopravvenienza degli affari, senza considerare che tutto ciò sarà notevolmente aggravato dalla difficoltà di gestire il poderoso carico pregresso della sede di Barra, non informatizzato o comunque non acquisito al database che gestisce il contenzioso civile nell'ufficio del giudice di pace di Napoli; l'atto dell'ufficio del giudice di pace di Napoli sottolinea anche l'inadeguatezza degli spazi destinati al parcheggio dei veicoli, non soltanto all'interno della struttura, ma anche nel contiguo contesto urbano; d'altronde questo aspetto è già causa di disservizi e lamentele nella stessa attuale composizione dell'ufficio; c’è anche da dire che, almeno fino al raggiungimento di una decisione in merito alla nuova destinazione, in seguito all'accorpamento lo stabile presso cui ha sede l'ufficio del giudice di pace di Barra andrebbe sorvegliato, al fine di evitarne l'occupazione e fenomeni di vandalismo; gli avvocati che svolgono la loro professione nell'ambito del territorio per cui è competente l'ufficio del giudice di pace di Barra si sono dichiarati disponibili a gravarsi delle spese necessarie per il funzionamento della cancelleria; il Consiglio dell'Ordine di Napoli si è reso disponibile all'acquisto dei necessari arredi; dal deliberato della conferenza dei capigruppo e del sindaco del comune di San Giorgio a Cremano del 20 marzo 2014 si evince la consapevolezza delle Autorità di quel comune circa il fatto che occorrerà valutare soluzioni meno traumatiche per i territori interessati; anche il sindaco del comune di Napoli, in una lettera indirizzata al Ministro della giustizia, ha fatto proprie le preoccupazioni espresse dall'ufficio del giudice di pace di Barra e dall'ufficio del giudice di pace di Napoli; senza una puntuale previsione ed organizzazione del futuro assetto dell'ufficio conseguente all'accorpamento, è verosimile pensare che si verificheranno disfunzioni e ritardi che incideranno sull'ordinato funzionamento dei servizi e, conseguentemente, sullo stesso esercizio della giurisdizione–: quali misure abbia già preso il Ministro interrogato in merito e quali azioni intenda intraprendere al riguardo; se non ritenga innegabile la sussistenza di presupposti oggettivi e soggettivi che rendono necessario il mantenimento dell'ufficio del giudice di pace di Barra; se non ritenga opportuno, laddove non vi fossero i margini per il mantenimento dell'ufficio del giudice di pace di Barra, provvedere almeno ad una proroga della soppressione di tale sede, al fine di ricercare una soluzione condivisa da tutti gli attori istituzionali (sindaci interessati, consiglio dell'ordine ed associazioni forensi) per garantire una riduzione al minimo dei disagi per gli utenti del servizio giustizia. (4-04487)
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