INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04440 presentata da PEZZOLI MARIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941021
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04440_12 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: Il signor Salviato Sante, nato a Meolo (VE), il 2 aprile 1947 e' titolare dell'omonima ditta individuale corrente in Noale (VE) Via Colanzani, 27; la contabilita' della ditta sopracitata e' da numerosi anni stata sempre seguita e gestita dal signor Busolin Ettore, ragioniere commercialista con studio in Noale (VE) Via Pio X, 2 presso il quale e' stato eletto domicilio fiscale e sono state depositate tutte le relative scritture contabili; nel maggio 1994 perveniva al signor Salviato Sante avviso dell'Ufficio IVA di Venezia con cui lo stesso veniva invitato ad esibire le attestazioni dell'avvenuto versamento dell'imposta relativa agli anni 1991 e 1992 o ad effettuare il ritardato pagamento oltre gli interessi di mora e le penali conseguenti; il signor Salviato Sante precisava all'Ufficio IVA, e successivamente al Nucleo regionale di Polizia Tributaria di Venezia, il Gruppo di Sezione avanti al quale sporgeva anche atto di querela, che aveva sempre e tempestivamente provveduto al versamento delle relative imposte, mediante versamenti a mani del ragionier Ettore Busolin. Allo stesso infatti aveva rilasciato delega per i versamenti, oltre che IVA, anche dei contributi previdenziali ed assistenziali; dimetteva inoltre copia delle matrici degli assegni mediante i quali aveva provveduto a detti versamenti, a mezzo conto corrente acceso presso il Banco Ambrosiano Veneto, agenzia di Noale; dopo e oltre la querela del signor Salviato Sante giungevano ai competenti Uffici Giudiziari numerose altre denuncie-querele di altre ditte cui era stato contestato l'omesso versamento di imposte e di contributi, sempre regolarmente versate al ragionier Busolin Ettore perche' provvedesse, giusta delega, ad effettuare il relativo pagamento; a seguito delle denuncie-querele e delle risultanze delle indagini svolte il PM dottor Fortuna della Procura della Repubblica di presso la Pretura circondariale di Venezia, nel relativo procedimento penale n. 5429/94R emetteva in data 23 giugno 1994 decreto di citazione a giudizio nei confronti di Busolin Ettore, avanti la pretura di Mestre per l'udienza dibattimentale del 17 febbbraio 1995, imputato "A) del delitto di cui agli articoli 81 capoverso 646, 61 nr. 11) del codice penale perche' con piu' azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, si appropriava con abuso del rapporto professionale di ragionere commercialista, delle seguenti somme da lui incassate dai clienti per il pagamento di imposte e contributi che invece volgeva a suo personale profitto; B) del delitto di cui agli articoli 485, 61 nr. 11) del codice penale perche', con piu' azioni esecutive del medesimo disegno criminoso alterava le deleghe bancarie per il pagamento delle imposte di cui sopra falsificando le sottoscrizioni dei dipendenti degli Istituti Banca Popolare di Novara e Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, entrambe di Noale, i fatti commettendo con abuso delle relazioni d'opera sopraspecificate e al fine di eseguire e di occultare gli episodi di appropriazione sopraindicati"; nonostante l'avvenuta costituzione di parte civile nel soprarichiamato procedimento penale a carico di Busolin Ettore, effettuata dagli Avvocati Ennio Della Gaspora e Franca Tonello del Foro di Venezia, oggi la ditta Salviato Dante, cosi' come almeno altre 45 ditte interessate ed accertate dalla Procura, si trova nella difficile situazione economica di dover affrontare nuovi esborsi di decine se non di centinaia di milioni per il pagamento di imposte gia' pagate, maggiorate di gravose penali ed interessi; da cio' al pericolo di non riuscire ad affrontare economicamente il gravoso ed imprevisto esborso che provoca insostenibili dissesti finanziari alle suddette ditte, con pericolo di chiusura, di fallimento e di conseguente perdita di lavoro per i dipendenti; allo stato la legislazione vigente infatti non prevede, in ipotesi di accertata truffa simile a quella sopra esposta, alcuna facilitazione od esonero per le vittime impotenti della stessa -: se non ritengano di intervenire con le piu' opportune iniziative al fine di predisporre con cortese urgenza indagini ministeriali per stabilire: se vi e' la possibilita' di riconoscere in tali situazioni delle facilitazioni fiscali alle ditte che siano vittime di simili truffe; se vi e' la possibilita' di colmare il vuoto legislativo in materia facendo ricadere gli aggravi fiscali, gli oneri ed ogni altra conseguenza, in capo al truffatore e non al truffato; se possa essere disposta ulteriore indagine tributaria al fine di accertare l'esistenza in capo a semplici prestanomi dei frutti della truffa richiamata; se sia possibile prevedere un condono fiscale per ipotesi come quella surrichiamata. (4-04440)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04440 presentata da PEZZOLI MARIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941021
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/04440
PEZZOLI MARIO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO)