INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04203 presentata da ROMELE GIUSEPPE (FORZA ITALIA) in data 21/10/2002

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Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04203 presentata da GIUSEPPE ROMELE lunedì 21 ottobre 2002 nella seduta n. 207 ROMELE. - Al Ministro per i beni e le attività culturali. - Per sapere - premesso che: nel 1998 l'Ipab «Istituto Santa Maria in Aquiro» manifestava la volontà di procedere alla vendita di Palazzo Rivaldi, sito in Roma, via del Colosseo n. 43/44; in seguito a tale manifestazione di volontà, la fondazione San Raffaele del Monte Tabor, conduttrice dell'immobile dal 1991, dichiarava di essere titolare del diritto di prelazione nell'acquisto di Palazzo Rivaldi, formalizzando una serie di proposte di acquisto al consiglio di amministrazione dell'Ipab; il ministero per i beni e le attività culturali, alla notizia da parte dell'istituto di voler vendere l'immobile, dichiarava di voler esercitare il diritto di prelazione legale riconosciuto dall'articolo 31 della legge n. 1089 del 1939 in quanto bene di interesse culturale e storico, procedendo ad una perizia per la determinazione del valore economico del bene immobile fissato in 10 miliardi di vecchie lire; successivamente, non avendo l'Ipab dato ulteriore corso alle procedure per la vendita, la fondazione conveniva in giudizio l'istituto chiedendo il trasferimento giudiziale della proprietà del bene; aveva inizio un'estenuante contenzioso, che trovava soluzione in un accordo transattivo tra l'Ipab e la fondazione, in cui il primo si impegnava a vendere all'asta l'immobile riconoscendo la prelazione alla fondazione, prevedendo in caso di inadempimento la soluzione della controversia in via arbitrale; in seguito all'inerzia dell'Ipab nel dare seguito all'asta, la fondazione promuoveva il giudizio del collegio arbitrale che, con lodo datato 2000, condannava l'Ipab a tenere l'asta per la vendita e a riconoscere alla fondazione la prelazione all'acquisto; il lodo arbitrale, impugnato per nullità della clausola compromissoria, veniva sospeso dalla Corte d'Appello di Roma che riconosceva la legittimità della domanda dell'Ipab e stabiliva che nessuna prelazione va riconosciuta alla fondazione; sembra ora che l'attuale gestione commissariale dell'Ipab intenderebbe riconoscere alla fondazione San Raffaele del Monte Tabor il diritto di prelazione sull'acquisto di Palazzo Rivaldi per un valore economico pari a soli 6 milioni di euro, tutto ciò in contrasto con le precise posizioni assunte negli ultimi anni dal consiglio di amministrazione dell'Ipab e in violazione del diritto di prelazione ex lege spettante al ministero per i beni e le attività culturali -: quali siano le ragioni per le quali il ministero dei beni e delle attività culturali non abbia fino ad oggi esercitato il diritto di prelazione legale previsto dall'articolo 59 del decreto legislativo n. 490 del 1999; se, in relazione ai suddetti comportamenti sia stata interessata dell'intera vicenda la procura generale presso la Corte dei conti. (4-04203)
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