INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04116 presentata da GALASSO ALFREDO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19920730
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04116_11 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'interno e per i beni culturali e ambientali. - Per sapere - premesso che: in data 12 luglio 1989, nei "contesti" di "preparazione" e di "adeguamento" ai Mondiali di calcio del 1990, con deliberazione n. 4579, la Giunta del comune di Roma risulta avere modificato l'articolo 10, punti 2), 3), 4) e 5) delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale, riguardante la preesistente destinazione di aree del comprensorio di Veio da zona "N" - verde pubblico - ad aree ricadenti nella zona "G" - ovvero "case con giardino" ed "aree destinate ad attrezzature sportive, culturali, ricreative di proprieta' privata"; tra le aree di cui risulta mutata la destinazione rientrano le particelle 17, 30, 31, 33, 34, 36, 40, 242 del foglio 273 del nuovo catasto terreni del comune di Roma, costituenti una superficie di 16.230 metri quadrati del complesso di Villa Lazzaroni, di assai rilevante interesse artistico ed ambientale, comprendente una collezione archeologica databile tra il III secolo a.C. ed il IV secolo d.C.; in data 19 luglio 1989 l'ENEL stipula contratto preliminare di acquisto di Villa Lazzaroni, al prezzo di lire 4 miliardi e mezzo comprensivi di lire 100 milioni per la collezione archeologica (versando all'atto del preliminare un anticipo di lire 2 miliardi). Nel preliminare l'ENEL risulta acquistare il complesso per "proprie esigenze di servizio anche connesse al potenziamento degli impianti di distribuzione della zona nord di Roma"; in data 7 dicembre 1989 viene stipulato l'atto definitivo di compravendita, sospensivamente condizionato al non esercizio, da parte del Ministero dei beni culturali del diritto di prelazione previsto in tali casi dalla legge; tale data (7 dicembre 1989) e' immediatamente successiva alla scadenza dei 120 giorni concessi al CO.RE.CO per poter eccepire eventuali vizi relativi alla delibera (n. 4579) del comune di Roma, inviata alla regione Lazio in data 24 luglio 1989; in data 16 dicembre 1989 il Ministero dei beni culturali e ambientali, Divisione II, Sezione IV, sollecita la Soprintendenza per i beni ambientali ed architettonici a pronunciarsi sull'eventuale diritto di prelazione per Villa Lazzaroni; in data 18 genbnaio 1990 la Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici comunica all'ENEL che il Ministero non intende esercitare il diritto di prelazione; in data 20 gennaio 1990 viene denunciato il furto dalla Villa Lazzaroni di 16 reperti archeologici di notevole valore sui 49 catalogati dalla Soprintendenza; furto avvenuto nonostante la vigilanza del complesso di Villa Lazzaroni - 24 ore su 24 - affidata all'Istituto di vigilanza dell'Urbe; in data 2 luglio 1990 viene fatta menzione per la prima volta in un documento ENEL, compartimento di Roma, dell'acquisto del complesso di Villa Lazzaroni - per un valore di lire 4 miliardi e mezzo - descritto come "terreno con fabbricati per la realizzazione di un centro satellite per alimentazione rete distribuzione Roma"; in data 3 luglio 1990 viene comunicato ai dirigenti l'entrata in funzione del Circolo nazionale dirigenti ENEL, situato proprio nel complesso di Villa Lazzaroni; in data 4 luglio 1990 la Direzione del distretto del Lazio, insieme ai servizi tecnici ed amministrativi, sottoscrive un ordine di lavoro specifico per la "realizzazione Centro satellite per alimentazione rete distribuzione Roma". Dai documenti ufficiali ENEL tali lavori non risultano mai effettuati; nei preventivi di spesa si registra, a quanto consta, un valore complessivo di 4.757 milioni cosi' ripartiti: valore terreno, 4.200 milioni (invece di 4.500, come nel documento del 2 luglio 1990 sopra richiamato); apparecchiature e interventi 557 milioni. Risulta ben difficile credere che si acquisti un terreno del valore di lire 4.500 milioni per costruirvi un centro satellite il cui costo in apparecchiature ed interventi sia di poco superiore ai 500 milioni; in data 11 aprile 1991 il Compartimento di Roma chiede al Distretto del Lazio di trasferire alla Direzione generale ENEL-Segretariato generale, la gestione di terreni e fabbricato di parte del complesso di Villa Lazzaroni -: se siano a conoscenza dei fatti sopra esposti ed in caso contrario se non intendano accertarli; se non intendano, in particolare, accertare gli autentici retroscena dell'acquisto di Villa Lazzaroni, eventuali responsabilita' ed omissioni della Soprintendenza dei beni ambientali ed architettonici; se risultino contabilizzati dall'ENEL e sotto quale voce i lavori eseguiti per la realizzazione del Circolo nazionale dirigenti ENEL (piscine, campi da tennis, calcetto, ecc.) nel complesso di Villa Lazzaroni: in particolare, se tali lavori siano stati eseguiti da personale della COGEFAR o del "Consorzio Olimpico '90" a compenso dell'affidamento dell'applato cabine per i mondiali; se risultino regolarmente esperite le gare di appalto dei lavori di potenziamento della rete di interconnessione delle cabine primarie e se i costi delle opere siano rispondenti a quelli normalmente sostenuti dall'ENEL per identica necessita'. (4-04116)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04116 presentata da GALASSO ALFREDO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19920730
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04116 presentata da GALASSO ALFREDO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19920730
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T19:44:20Z
4/04116
GALASSO ALFREDO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)