INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04040 presentata da SCOTTO ARTURO (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA') in data 14/03/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04040 presentato da SCOTTO Arturo testo di Venerdì 14 marzo 2014, seduta n. 190 SCOTTO . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: nell'estate del 2011 l'ex magistrato Michele Del Gaudio ha inviato un dossier di 4 pagine inviato al prefetto di Napoli e al procuratore della Repubblica di Torre Annunziata avente ad oggetto un'istanza di scioglimento del consiglio comunale oplontino; l'istanza punta il dito contro la presenza nella giunta di Ciro Alfieri, in passato sotto processo per gravi reati proprio contro la pubblica amministrazione, e del vicesindaco Tommaso Solimeno, coinvolto in un abuso edilizio; inoltre, la maggioranza in consiglio comunale presenta, tra le altre, figure quali Domenico Iapicca, finito nei verbali del pentito Migliorino, e Francesco Donadio, comunque toccato dalla tangentopoli oplontina, tanto che fu allontanati dal suo partito; secondo Del Gaudio, l'amministrazione guidata dal sindaco Starita sarebbe nata dall'estromissione di Luigi Monaco, che ha sempre associato tale avvenimento con la sua strenua resistenza all'ingresso in giunta dell'Alfieri, diventato con Starita uomo forte dell'amministrazione, con sostanziosi bilanci per ii suo assessorato alle politiche sociali; Del Gaudio descriveva nel suo dossier una serie di episodi incresciosi avvenuti durante le prime fasi di quell'amministrazione comunale, a partire dalle improvvise dimissioni del consigliere comunale Polimeno con le voci di intimidazioni rivolte alla sua famiglia con lo scopo di consentire il subentro del primo dei non eletti, Domenico De Vito per arrivare alle minacce al consigliere Pierpaolo Telese, dallo scoppio di un grosso petardo davanti al negozio del fondatore del Comitato cittadini torresi alle dimissioni del segretario comunale Carmosino, ritirate non prima di aver lanciato pesanti accuse attraverso i giornali, sui quali si leggono intercettazioni che collegano consiglieri comunali con il consigliere regionale Conte, arrestato per camorra; il prefetto ha subito interessato le forze dell'ordine per ogni utile necessario approfondimento; si sono poi aggiunte altre vicende anche dopo le elezioni del 2012, tanto che il Ministro dell'interno ha delegato il prefetto ad esercitare i poteri di accesso ed accertamento; il 27 marzo del 2013 erano stati inviati tre commissari, che ad agosto hanno presentato una relazione in merito; dopo l’ iter di legge il 7 novembre il Ministro ha decretato la conclusione del procedimento per insussistenza dei presupposti per lo scioglimento; Del Gaudio ha evidenziato come i commissari si fossero espressi per l'epilogo dell'assembleare; il prefetto ha presentato al sindaco delle raccomandazioni, relative principalmente ai mancati abbattimenti degli abusi edilizi ed ai lavori di piazza San Luigi nel rione carceri, trasformato di fatto in un cortile privato; a quanto pare, però, queste non sarebbero le uniche raccomandazioni consegnate dal prefetto a Starita: ci sarebbe una seconda lista, che il sindaco non ha potuto condividere e che tiene riservata; da alcune indiscrezioni in quella lista si parlerebbe anche di una serie di appalti ed incarichi che l'ente avrebbe dato dal 2007 al 2009; l’ ex magistrato Del Gaudio ha scritto in merito un esposto alla procura della Repubblica di Torre Annunziata, chiedendo un'indagine sul mancato scioglimento del consiglio comunale per condizionamento camorristico; secondo Del Gaudio vi sono dubbi riguardo le divergenze fra relazione commissariale, prefettizia e decreto ministeriale, privo di motivazione, rimessa al richiamo all'atto del prefetto, i cui recenti precetti avvalorano proprio l'ipotesi della posizione sfavorevole da parte dei funzionari; se così non fosse il prefetto li avrebbe smentiti, avvalendosi di ulteriori ed antitetiche indagini, allegate al suo rapporto al dicastero; se invece non avesse compiuto altre verifiche, avrebbe dedotto l'inverso dagli atti della commissione; se infine vi si fosse uniformato, optando per lo scioglimento, il Ministro si sarebbe basato su dati in suo possesso differenti da quelli dei commissari, oppure avrebbe deciso in contrasto con gli elaborati prefettizi, pur richiamandoli, senza contraddirli, nel suo provvedimento; il cambiamento della giunta non può sanare una eventuale, costante e documentata, dipendenza mafiosa, né può la sostituzione di un assessore assolvere una pressoché intera classe politica; la prefettura non sembra convinta dell'assenza della piovra, tanto che ha sollecitato pubblicamente provvedimenti di chiaro significato anticamorristico e ne avrebbe richiesti altri attraverso un secondo documento riservato; già nel luglio del 2013 l'interrogante aveva presentato l'interrogazione a risposta scritta 4-01193 nella seduta n.49 di martedì 9 luglio 2013 segnalando, tra l'altro, che nel luglio 2011 il dirigente dell'ufficio tecnico comunale, ingegner Corrado Orrico, era stato rimosso dal suo incarico, e successivamente, dopo aver presentato un esposto alla procura della Repubblica di Torre Annunziata, avevo rilasciato un'intervista a organi di stampa locale denunciando sprechi di risorse pubbliche e interferenze continue ed anomale nella gestione dei lavori pubblici da parte di componenti della giunta comunale, come riportato da MetropolisWeb il 31 luglio dello stesso anno nell'articolo «Torre Annunziata, bufera politica per il caso-Orrico»; l'interrogante avevo segnalato anche come nel settembre 2012, durante un'operazione di controllo nel quartiere Penniniello di Torre Annunziata fosse stato rinvenuto presso l'abitazione di un presunto boss di un clan camorristico uno dei centinaia di pacchi alimentari distribuiti dal comune di Torre Annunziata, in particolare dall'assessorato alle politiche sociali, delega affidata a Ciro Alfieri, alle famiglie disagiate, come racconta MetropolisWeb nell'articolo datato 30 settembre 2012 «Torre Annunziata, scoperta-choc nei santuari della camorra: i pacchi spesa del Comune a casa dei boss»; nell'interrogazione si raccontava anche come nell'aprile 2013 l'ex presidente del consiglio comunale e consigliere regionale in carica, Raffaele Sentiero, fosse stato oggetto di un provvedimento cautelare dell'autorità giudiziaria per l'accusa di truffa aggravata nell'utilizzo di denaro pubblico, erogato per attività di comunicazione o comunque a carattere istituzionale e utilizzato per soddisfare spese di natura personale, come riporta l'edizione napoletana del quotidiano La Repubblica del 4 luglio 2013 nell'articolo «Regali e giocattoli, scandalo in Regione»; nell'interrogazione si chiedeva al Ministero di esaminare, non appena acquisita, la relazione definitiva della commissione d'accesso di Torre Annunziata ed assumere quindi le iniziative indispensabili a pervenire eventuali forme di condizionamento degli amministratori che possano compromettere la libera determinazione degli organi elettivi ed il buon andamento dell'amministrazione comunale, nonché il regolare funzionamento dei servizi alla stessa affidati, anche promuovendo lo scioglimento ex articolo 143 del testo unico sull'ordinamento degli enti locali; a tale interrogazione non è ancora stata data risposta; i fatti narrati in aggiunta a quanto riportato nella precedente interrogazione sono riportati anche nell'articolo «Torre Annunziata. Prescrizioni del Prefetto, c’è l'esposto» pubblicato dal quotidiano online Metropolis il 7 marzo 2014, nell'articolo «Torre Annunziata, Del Gaudio chiede una indagine sul mancato scioglimento del Consiglio comunale» pubblicato dal quotidiano online La Voce Sociale il 6 marzo 2014 e nell'articolo «Allarme di un ex magistrato: «A Torre Annunziata condizioni per lo scioglimento» pubblicato dal quotidiano online Metropolis il 7 agosto 2011–: se risponda a verità l'esistenza di una seconda lista di raccomandazioni consegnata dal prefetto al sindaco di Torre Annunziata in via privata; quali motivazioni abbiano portato il prefetto a non rendere pubblico questo documento, laddove esista; se non ritenga doveroso rendere pubblico il documento consegnato in via privata dal prefetto al Sindaco Starita, a meno che tale scelta non sia stata motivata da questioni di sicurezza o ordine pubblico. (4-04040)
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