INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03974 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920728
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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed al Ministro di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso: quanto ha formato oggetto della interrogazione n. 4-01991 del 9 ottobre 1987 con la quale venivano denunciate gravissime illegalita' commesse dal sindaco comunista di Vietri di Potenza, Ciro Grande; che nell'atto ispettivo si chiedeva di conoscere se fosse vero che per ottenere l'affidamento di appalti, ed il rilascio di licenze, locali costruttori venivano taglieggiati con il versamento di tangenti; se fosse vero che tale "sistema" aveva dato luogo in piu' occasioni alla illegittima esclusione dell'aggiudicazione di altre ditte, se fosse vero che in sede di applicazione della legge n. 219 del 1981 sulla ricostruzione postsismica, fossero stati commessi numerosi atti illeciti, tra i quali le odiose discriminazioni di quanti non si fossero piegati ai suoi voleri, quanto a crediti e diritti e se vi fossero state assunzioni illecite, operazioni di credito discutibili ad opera del figlio del Grande, Carmine, presidente della locale cassa rurale, intestatario all'improvviso di un lussuosissimo fabbricato costruito con modalita' e fondi sospetti, mentre non pochi, oltre al sindaco, tra familiari, impiegati e funzionari fossero oggetto di denunce delle quali si ignora l'iter; con nota UL 17366 del 12 gennaio 1988, la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento per la protezione civile, in parte "giustificava" i comportamenti irregolari tenuti dal Ciro Grande e per altra parte confermava che essi fossero oggetto di accertamenti giudiziari, coperti da segreto istruttorio e cio' per quanto evidenziato dall'interrogante relativamente al versamento di tangenti per ottenere appalti o licenze, e di cui alla denuncia del signor Gennaro Viggiano; il disinvolto sindaco era, al riguardo, prima oggetto di mandato di cattura e poi veniva rimesso in liberta'; la stampa peraltro, nel dicembre 1990, ha dato notizia che: "il giudice istruttore del tribunale di Potenza, Pasquale Materi, avendo riscontrato gravi irregolarita' nei lavori "urgenti" del dopo-terremoto eseguiti a Vietri di Potenza, piccolo comune a nord-ovest del capoluogo, 3.500 abitanti, ad un passo dalla provincia di Salerno, ha chiuso la sua lunga inchiesta rinviando a giudizio sedici persone. Truffa ai danni dello Stato, concussione, associazione per delinquere finalizzata a lucrare sugli appalti pubblici, ipotesi di reato. Tra le sedici persone oggetto del provvedimento, Ciro Grande, per trent'anni sindaco comunista di Vietri e sconfitto di misura nelle ultime amministrative da una lista civica alla quale hanno aderito tutti gli altri partiti, compresi DC, PSI, PLI e MSI; il figlio Carmine, presidente della locale cassa rurale e artigiana, il direttore dei lavori "urgenti", Giuseppe Potenza, ingegnere, un vigile urbano, Anselmo Macellaro, e un impiegato comunale, Francesco Priore. La lista si allunga con i nomi di Mario Di Tardo e Pietro Marra, funzionario del commissariato straordinario di Governo per le zone terremotate. Entrambi dovranno rispondere di concorso in concussione, poiche', secondo l'accusa del dottor Materi, avrebbero indotto alcuni imprenditori a versare somme di denaro in cambio del visto necessario per eseguire lavori urgenti del dopo-sisma; nell'ordinanza di rinvio a giudizio il magistrato istruttore del processo ha scritto testualmente che a Vietri di Potenza "si era radicata un'organizzazione criminosa tra i principali imputati, volta a lucrare indebitamente denaro pubblico destinato alla ricostruzione, operando con il ricatto concepito da ogni esclusione di lavoro per coloro che non avessero aderito alle regole impure del sistema"; Pasquale Materi, avvio' la sua inchiesta giudiziaria in seguito alla denuncia di Gennaro Viggiano, un imprenditore del luogo, accusatosi di essere stato favorito nell'assegnazione di lavori e di avere pagato successivamente tangenti. Le rivelazioni del Viggiano non gli hanno risparmiato pero' il rinvio a giudizio insieme alla moglie, Carmela Giordano"; tutto cio' sembra confermare, chiaramente, quanto tempestivamente, ben quattro anni or sono, l'interrogante aveva posto tra i contenuti piu' rilevanti ma non esclusivi, dell'atto ispettivo, mentre appare ora opportuno chiedere conferma, che le riportate ma vaghe notizie di stampa non consentono di conoscere, se tra gli accertamenti svolti e la ipotesi di reato verificate, oltre al fondamento della denuncia del Viggiano ve ne siano altre che, contenute nel precedente atto ispettivo e nella risposta sopracitata, siano state oggetto di indagini, quale esito abbiano avuto e, ove positivo, siano state ricomprese tra le imputazioni di cui al menzionato rinvio a giudizio -: se risulti al Governo quando il processo sia stato celebrato e quale esito abbia avuto o quando esso verra', finalmente, celebrato. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-26756 del 4 luglio 1991. (4-03974)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03974 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920728
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PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)