INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03797 presentata da PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.) in data 19941003
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Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 12 luglio 1993, nella seduta n. 215, l'interrogante presentava richiesta ampiamente motivata di scioglimento per camorra del comune di Nola (arresto di ex sindaci, consiglieri, del capo dell'ufficio tecnico locale De Falco, concessioni edilizie rilasciate al clan di Alfieri, in deroga al piano regolatore, affidamento di appalti poco chiari, assunzioni poco trasparenti, avanzamenti di carriera irregolari, ecc.; con decreto del Presidente della Repubblica n. 193 del 16 agosto 1993 il consiglio comunale di Nola veniva sciolto per infiltrazione della camorra e disposta una terna di commissari presieduta dalla dottoressa Maria Elena Stasi; successivamente, con le confessioni di Galasso prima e di Alfieri dopo, vi sono stati numerosi arresti fra cui quello dell'ex senatore Meo; con ulteriore interrogazione del 30 novembre 1993 l'interrogante chiedeva se si fosse provveduto alla risoluzione di tutti i contratti sospesi; alla verifica, alla denuncia ed eventualmente alla sospensione anche di dipendenti comunali collegati alla malavita ed all'insieme di quei provvedimenti regolamentari ed organizzativi per garantire la massima trasparenza delle future gestioni; in data 14 ottobre 1993 una delegazione dell'Associazione dei Verdi di Nola si era incontrata con la citata dottoressa Stasi evidenziando specificamente i fatti esposti nell'interrogazione dello scrivente del 30 novembre 1993; con interrogazione del 7 gennaio 1991, in abbondante anticipo sui fatti inerenti all'ex senatore Meo, la deputata del Gruppo parlamentare dei Verdi, Laura Cima, su indicazione dei Verdi di Nola, rilevava che all'architetto Meo erano stati affidati negli ultimi anni numerosi progetti e elaborazioni di piani regolatori di molti comuni dell'agro-nolano, comuni coinvolti poi in numerose e gravi inchieste giudiziarie; nonostante i fatti sopra esposti, con delibera n. 627 del 2 agosto 1994 dei tre commissari citati, si procedeva ad approvare le parcelle professionali per lire 20.849.813 all'architetto Meo (gia' indagato, secondo quanto riportato da notizie di stampa) per reati di cui all'articolo 416-bis (associazione a delinquere), liquidando come acconto sulle competenze lire 14.594.869. oltre Iva e contributo cassa, quando, invece, con precedente delibera del febbraio 1994 veniva decisa la costituzione di "parte civile" del comune stesso contro l'ex senatore Meo ed altri politici locali e componenti della commissione edilizia, nell'inchiesta contro Carmine Alfieri per le concessioni edilizie; inoltre, dopo ben 14 mesi dal commissariamento e nonostante le interrogazioni presentate di varie forze politiche e gli incontri avuti con i nostri rappresentanti locali sulle circostanze succitate, non si sono evidenziati segnali di rottura con il passato; infatti, nonostante interrogazioni presentate da varie forze politiche (Pds, Verdi e Rete), veniva nominato componente della commissione edilizia di Nola, il signor Luigi Avella, collaboratore diretto dell'ex senatore Meo e candidato nella lista della DC guidata dal gen. De Sena, il sindaco poi arrestato per collusioni con Alfieri; venivano aggiudicati appalti a ditte coinvolte poi negli arresti di questi ultimi giorni; venivano nominate persone esterne al personale comunale con spese a carico dell'amministrazione; non sembra siano stati adottati, da parte della Commissione straordinaria, interventi adeguati alla gravita' evidenziata nel citato decreto di scioglimento del comune di Nola; la Commissione designata, avendo trovato un bilanci'o in attivo di oltre un miliardo, ha adottato numerose delibere di spesa (in particolare per la ristrutturazione degli uffici di rappresentanza con delibere differenziate tutte al di sotto dell'importo previsto di 50 milioni oltre il quale si rende necessario l'appalto) sicuramente non collegate alla straordinarieta' e alla gravita' evidenziata nel decreto di scioglimento; si paventa un'eventuale proroga del commissariamento che scadrebbe nel 1995 -: se non intenda avviare un'inchiesta sulla citata gestione commissariale e se ritenga che una Commissione, che liquidi una parcella a un indagato per i reati di cui all'articolo 416-bis nonche' recentemente arrestato, sia in grado di gestire ulteriormente un comune sciolto ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 193 del 1993. (4-03797)
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PECORARO SCANIO ALFONSO (PROG.FEDER.)