INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03790 presentata da BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090728
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03790 presentata da MARCO BELTRANDI martedi' 28 luglio 2009, seduta n.210 BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il 3 giugno 2009, al confine italo svizzero, funzionari della Sezione operativa territoriale di Chiasso, in collaborazione con i militari della Guardia di finanza, nel corso dei controlli per contrastare il traffico illecito di capitali che attraversano il valico ferroviario hanno sequestrato presso la stazione internazionale di Chiasso un ingente quantitativo di titoli Usa per complessivi 134,5 miliardi di dollari, pari a un controvalore in euro di oltre 96 miliardi di euro; in seguito ad un'accurata verifica dei bagagli sono stati rinvenuti, nascosti sul fondo di una valigia in uno scomparto separato da quello contenente gli indumenti personali, 249 bond della «Federal Reserve» americana del valore nominale di 500 milioni ciascuno, e 10 «Bond Kennedy» del valore nominale di 1 miliardo di dollari ciascuno, oltre a una cospicua documentazione bancaria in originale; la prima scoperta degna di attenzione e' relativa ai cosiddetti «Kennedy Notes»: essi non sarebbero buoni del Tesoro ma vera e propria carta moneta, biglietti da un miliardo di dollari ciascuno; secondo alcune stime, nel 1998 il 99 per cento delle banconote in circolazione appartenevano alla Federal Riserve mentre l'1 per cento era costituito da «Banconote degli Stati Uniti». Si consideri che la stampa delle due banconote e' praticamente identica, salvo l'incisione del nome. Inoltre quelle della Federal Reserve hanno marchio e numero di serie verdi, quelle degli Stati Uniti rossi. Queste informazione sono deducibili dalle foto scattate dalla Guardia di finanza, dalle quali si evince che le banconote sequestrate a Chiasso apparterrebbero visibilmente al Ministero del tesoro Usa e non alla Fed; i valori erano posseduti da due cinquantenni giapponesi, Mitsuyoshi Watanabe e Akihiko Yamaguchi che, scesi da un treno proveniente dall'Italia, al momento del controllo doganale affermavano di non avere nulla da dichiarare; per i bond e la documentazione di interesse valutario che li accompagnava, anch'essa sottoposta a sequestro, sono attualmente in corso indagini volte a stabilirne l'autenticita' e la provenienza; la mancata dichiarazione valutaria non e' un reato penale ma comporta il pagamento di una penale: una «semplice» ammenda amministrativa, il 40 per cento del valore eccedente euro 10.000 di franchigia; nel caso in questione la base di calcolo e' costituita da duecentoquarantanove bond della Federal Reserve statunitense, del valore nominale di 500 milioni di dollari ciascuno, piu' 10 bond Kennedy da 1 miliardo di dollari ciascuno; quindi per la legge italiana, quando le forze dell'ordine rinvengono dei titoli falsi o della valuta contraffatta, sono tenute ad arrestarne i possessori. Inoltre, per evitare rischi di sottrazione, chi effettua il sequestro deve procedere al piu' presto alla distruzione del materiale confiscato. Se, al contrario si fosse trattato di titoli autentici, la Guardia di finanza dopo aver identificato le persone in possesso dei titoli era tenuta, da un lato a rilasciarle immediatamente, ma dall'altro lato a procedere immediatamente all'emissione di un verbale non solo di confisca dei titoli ma anche d'ammenda pari a circa 38 miliardi di euro; l'agenzia Asianews del PIME (Pontificio istituto Missioni Estere) e' una delle poche ad avere approfondito la questione e ad avere riferito che «insieme ai titoli, e' stata sequestrata una corposa documentazione bancaria in originale e molto recente che ne attestava l'autenticita'»; il portavoce del Tesoro americano Stephen Meynerd ha affermato, lo scorso 18 giugno, che «le obbligazioni sono chiaramente false»; vi e' pero' un'incongruenza tra quanto affermato dal portavoce del Tesoro americano, Meyerhardt e quanto invece sostenuto dalla Guardia di finanza, e cioe' che alcuni dei titoli sequestrati, per la filigrana e tanti altri dettagli, sono indistinguibili da quelli autentici; un colonnello della Guardia di finanza competente per territorio ha commentato la vicenda rilasciando la seguente intervista: «Colonnello, cosa puo' dirci riguardo all'autenticita' dei bond sequestrati? E gli ormai famigerati "bond Kennedy" da 1 miliardo? Per quanto riguarda i 10 bond denominati "Kennedy", dal valore nominale di 1 miliardo di dollari, posso dirle soltanto che abbiamo forti perplessita'. Mentre per i 240 titoli da 500 milioni, la carta e' filigranata e di ottima fattura. Sembrano piu' credibili. State valutando da soli o avete chiesto aiuto internazionale? Ovviamente collaborano con noi esperti americani del Secret Service. Al termine avremo perizie ufficiali per dirimere la questione. Esistono precedenti di sequestri di tale portata? Posso dirle che non e' la prima volta che sequestriamo grossi quantitativi di bond statunitensi. Si tratta ovviamente di tutt'altre cifre, seppur comunque consistenti: il maggior sequestro e' stato relativo a 100 milioni di bond poi rivelatisi falsi. E per quanto riguarda i due giapponesi con la valigetta? I giapponesi, che viaggiavano dall'Italia alla Svizzera, sono stati interrogati ed hanno rilasciato le loro dichiarazioni. Al momento si trovano a piede libero. E naturalmente non posso dirle di piu'. Puo' offrirci un suo punto di vista sulla questione? Sicuramente ne sapremo di piu' in seguito, quando avremo certezze sull'autenticita' o meno. Certo e' che il reato commesso comporta un multa di 38 miliardi di euro, pari a due finanziarie... E Tremonti sara' il suo migliore amico. Grazie mille, colonnello» -: se i fatti corrispondano al vero e, specificamente, se i due cittadini giapponesi siano stati effettivamente lasciati in liberta'; se sia stata accertata l'autenticita' o la falsita' dei titoli sequestrati; nel caso negativo, se non ritenga utile richiedere un intervento del governo USA al fine di ottenere aiuto per un accertamento piu' rapido e sicuro grazie alla collaborazione di esperti provenienti dal Paese di emissione; nel caso in cui l'accertamento facesse emergere l'autenticita' dei titoli, se intenda avvalersi del diritto di beneficiare della somma comminata come sanzione amministrativa prevista dalla legge in questi casi. (4-03790)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03790 presentata da BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090728
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03790 presentata da BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090728
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)
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2014-05-15T00:11:24Z
4/03790
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)