INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03782 presentata da SIGNORINI STEFANO (LEGA NORD) in data 19940930

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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, delle risorse agricole, alimentari e forestali e dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere - premesso che: il gruppo SIPA-Pollo Arena-CAVEN, indubbiamente uno dei maggiori gruppi agroalimentari, attraversa da tre anni a questa parte una grave crisi che si ripercuote sull'economia nazionale e sull'occupazione; la crisi del gruppo SIPA-Pollo Arena-CAVEN, attualmente in stato di amministrazione controllata, e' da imputare alla malagestione nonche' alle scelte politiche aziendali "erronee" da parte dei dirigenti; le attivita' produttive relative al macello di Nogarole Rocca, sono state sospese mettendo a rischio ben 700 posti di lavoro che si estendono a mille con l'indotto; nel 1982 venne concesso un finanziamento pubblico alla SIPA; nel 1984 venne costituita la cooperativa CAVEN per poter accedere ad ulteriori finanziamenti pubblici, nel 1986 i finanziamenti pubblici cessarono e si passo' progressivamente a bilanci deficitari fino a raggiungere gli attuali 600 miliardi; il gruppo SIPA Arena, oltre al macello di Nogarole Rocca, prevede un altro stabilimento ubicato in Boiano (CB), denominato SAM (Societa' agricola molisana), la cui proprieta' e' suddivisa tra quote di maggioranza SIPA e di una partecipazione azionaria di minoranza pubblica (regione Molise); e' stato gia' presentato al Governo un progetto di ristrutturazione che prevede la costituzione di una societa' mista pubblica-privata per salvare il solo impianto di Boiano; al gruppo SIPA CAVEN si e' dimostrata interessata una cordata di imprenditori del settore, costituiti dalla famiglia Amadori, dalla famiglia Morando e dalla Avicor di Cesena; sembra che la Amadori, in caso di rilevamento del gruppo, intenda procedere all'assunzione di 300 dei 700 lavoratori e con un contratto che da industriale verrebbe convertito in agricolo essendo quest'ultimo meno oneroso sotto l'aspetto fiscale per il datore di lavoro e meno remunerativo per i lavoratori -: se, alla luce di quanto sopra evidenziato, non si ritenga opportuno intervenire in tempo immediato per ovviare ad una situazione che rischia ancora una volta di ripercuotersi contro i lavoratori e contro quelle piccole o medie aziende, artigiani ecc. che ruotano intorno al gruppo; se non si rivvisi l'opportunita' di accertare quanto ci sia di vero sulla notizia che un'offerta maggiore di quella della Amadori, provenga da un'altra azienda interessata al rilevamento e soprattutto accertare se la stessa sia stata "volutamente" esclusa dalle trattative; se non si ritenga opportuno verificare se nel corso delle trattative siano stati rispettati quei princi'pi che sono alla base di una corretta concorrenza; se tra le iniziative necessarie a risolvere la situazione non vada considerata la possibilita' di prevedere la costituzione di una societa' pubblico-privata, cosi' come prevista per salvare l'impianto di Boiano. (4-03782)
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SIGNORINI STEFANO (LEGA NORD) 

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MINISTRO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO 
19950314 

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