INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03569 presentata da LO MONTE CARMELO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA) in data 20090713
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03569 presentata da CARMELO LO MONTE lunedi' 13 luglio 2009, seduta n.201 LO MONTE, COMMERCIO, LATTERI, LOMBARDO, BELCASTRO, IANNACCONE, MILO e SARDELLI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della difesa, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: a due passi dal centro abitato di Niscemi, in contrada Ulmo, antico feudo, dal 1991 esiste una delle piu' grandi stazioni di telecomunicazioni della Marina USA del Mediterraneo: NRTF (Naval Radio Transmitter Facility); nella stazione in oggetto, dove gia' sono installate 41 antenne di trasmissione HF ed una LF (bassa frequenza), starebbe per sorgere una delle stazioni di controllo terrestre del «MUOS» il sofisticato sistema di comunicazione satellitare ad altissima frequenza (UHF) delle forze armate USA che integrera' comandi, centri d'intelligence, radar, cacciabombardieri, missili da crociera, velivoli senza pilota, eccetera, con l'obbiettivo di perpetuare la superiorita' offensiva degli Stati Uniti d'America; tale stazione prevede, in particolare, 3 grandi antenne radar circolari con un diametro di 18,4 metri e 2 torri radio alte 149 metri, con la realizzazione di una centrale di comando, depositi carburanti e strade di collegamento, per un costo complessivo del progetto di 43 milioni di dollari; tutto questo sorgera' all'interno della Riserva naturale orientata «Sughereta» di Niscemi, istituita nel luglio del 1997 che rappresenta, assieme al Bosco di Santo Pietro - Caltagirone, il residuo di quella che un tempo era la piu' grande sughereta della Sicilia centro-meridionale e si estende per quasi 3.000 ettari ospitando una fauna diversificata che annovera animali selvatici; gli attuali consiglieri del gruppo MPA di Niscemi hanno pubblicamente denunciato che i lavori per la realizzazione della piattaforma satellitare sarebbero iniziati segretamente il 19 febbraio 2008, senza che l'allora Governo di centrosinistra rendesse pubblica la notizia; il CRPPN (Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale) ha ricevuto dall'Assessore al territorio e ambiente, Pippo Sorbello, una richiesta di chiarimenti e un supplemento di istruttoria, sulla realizzazione del MUOS all'interno della Riserva naturale orientata «Sughereta» di Niscemi; inoltre, sempre secondo la denuncia dei consiglieri comunali del Movimento per l'Autonomia, risulterebbe che l'attuale Sindaco, Dott. Giovanni Di Martino, del Comune di Niscemi sarebbe stato, da tempo, a conoscenza del progetto MUOS, al punto di averne valutato, non si sa come, la compatibilita' ambientale, rilasciando il nulla osta alla valutazione di incidenza in sede di conferenza di servizi in data 9 settembre 2008; di tale decisione, il primo cittadino non si sarebbe preoccupato di informare il Consiglio comunale, e tanto meno la comunita' niscemese riguardo ai rischi connessi all'installazione del MUOS, anche se successivamente si e' pronunciato contro il nuovo sito; il precedente Governo non ha mai dato risposte alle interrogazioni presentate in merito alla vicenda in oggetto; da un articolo del giornalista Antonio Mazzeo, risulterebbe che il Comandante dei reparti dell'Aeronautica militare italiana di Sigonella, Antonio Di Fiore, nel corso di un'ispezione parlamentare a Sigonella da parte di un deputato, il 31 marzo 2008, avrebbe smentito la realizzazione del MUOS a Sigonella, sorvolando sul fatto che da qualche mese i lavori erano iniziati nella vicina Niscemi, localita' prescelta in sostituzione a Sigonella; mentre non sono note le conseguenze, per ora, delle onde elettromagnetiche della stazione radar sulla salute umana e sull'ambiente circostante, si registrano gia' preoccupanti informazioni rispetto all'impatto ambientale determinato dall'eccessivo consumo di gasolio, che, stando ai dati forniti dal Pentagono, dovrebbe essere di 2.100.000 litri di gasolio (tipologia DF2) nel periodo compreso tra il 2003 ed il 2005, pari a 700.000 litri ogni anno, una cifra nettamente superiore a quella di altre importanti infrastrutture per le telecomunicazioni, che gli Stati Uniti possiedono in Italia, quali Napoli Capodichino (550.000 litri) e l'isola di Tavolara (300.000 litri); in quanto al danno che possono provocare le onde elettromagnetiche sulle popolazioni che vivono nei pressi dell'installazione di Niscemi, le ricerche in materia non mancano, anche se sono ancora troppo poche quelle relative all'emissione dei sistemi radar e di telecomunicazioni militari, e sono sufficienti a delineare scenari estremamente preoccupanti; non essendo ancora ufficialmente provati i danni prodotti dalle onde elettromagnetiche, in ogni caso, vi sono in materia molte indagini che destano profonde preoccupazioni; fra tutte, spiccano le risultanze dell'inchiesta su «Gli effetti associati all'esposizione umana nella Waianae Coast ai campi di radio frequenza» dell'installazione militare LF (bassa frequenza) realizzata nel 1999 dagli oncologi statunitensi Maskarinec, Cooper e Swygert per conto del Dipartimento alla salute dello stato delle Hawaii; la base militare della Waianae Coast, puo' essere considerata come una «sorella» della stazione di Niscemi, anche perche' destinata ad ospitare un secondo terminal terrestre del sistema MUOS. Ebbene, lo studio dei ricercatori si e' incentrato sulla popolazione infantile della Waianae Coast, evidenziando ben 12 casi di leucemia nel periodo 1979-1990, di cui sette di questi casi (tutti accaduti negli anni 1982-1984), sono stati definiti «inusuali in termini di sesso, eta' e tipo di leucemia». I rischi di esposizione sono stati definiti altissimi per i bambini residenti in un raggio di 2,8 miglia intorno ai trasmettitori del «MUOS» della Marina Navale USA; non a caso tutte le installazioni di telecomunicazioni militari sul territorio degli Stati Uniti, sono ubicate in zone desertiche, lontane dalle popolazioni, mentre a Niscemi la distanza e' di solo pochi chilometri; altro studio, sul potenziale danno biologico del MUOS, e' stato fatto dal dott. Corrado Penna, docente di fisica ed animatore del blog Lascienzamarcia, «A Niscemi si sta mettendo insieme un sistema integrato di comunicazioni con frequenze elevatissime e fotoni molto energetici, del tutto simile a quanto accade nei forni a microonde. Frequenze intorno ai 2,5 GHz provocano il surriscaldamento fino a "cuocere" i tessuti. Le cellule muoiono per ipertermia o degenerano trasformandosi in neoplasie tumorali. Le microonde sono caratterizzate da una pericolosita' latente, intrinseca alle caratteristiche fisiche del tipo di emissione elettromagnetica»; tale situazione sta creando enormi preoccupazioni tra i cittadini di Niscemi e dintorni sia per gli effetti dannosi che si potrebbero produrre sulla salute che per il notevole impatto ambientale che si determinera'; basti pensare, che il rischio di esposizione e' altissimo e che il raggio di azione delle onde elettromagnetiche e di gran lunga superiore ai 5 Km intorno ai trasmettitori, mentre il centro di Niscemi dista dalla base americana USA di contrada Ulmo soli Km 4,800, la periferia soli Km 2,700, la zona di villeggiatura di Vituso soli Km 1,100, mentre altre abitazioni sono a poche centinaia di metri; non va dimenticato, inoltre, che l'economia di Niscemi e' al collasso piu' totale, anche in virtu' dei vincoli sulla Riserva naturale orientata «Sughereta» e ai Sic e Zps, poiche' i produttori locali non possono ne' costituire una propria azienda per la trasformazione dei prodotti della terra, ne' apportare modifiche nelle proprie aziende agricole gia' esistenti o nei propri piccoli appezzamenti di terra, ne' costruire delle serre utili alle produzioni di prodotti agroalimentari; appare, di conseguenza, una scelta sciagurata pensare di installare in un territorio, che gia' vive enormi problemi, una megastruttura di questa portata mentre alle popolazioni locali viene impedito, di fatto, di sviluppare le proprie attivita' economiche -: se corrisponda al vero che a Niscemi, in contrada Ulmo, siano gia' iniziati i lavori per l'installazione della stazione di controllo del «MUOS» e, in caso affermativo, per quale motivo non siano state debitamente informate le popolazioni interessate; se non si ritenga necessario ed urgente, in tal caso, sospendere tali lavori al fine di accertare tutte le conseguenze di una simile installazione in prossimita' di centri abitati, sia per quanto riguarda l'impatto ambientale che la salute dei cittadini, stante anche la scelta del Governo americano di costruire tali impianti solo in zone desertiche; se, al contrario, tale installazione non fosse ancora iniziata, se non si ritenga indispensabile, con il concorso della Regione Sicilia e la partecipazione informata di tutta la cittadinanza, effettuare tutte le indagini necessarie prima di prendere qualsiasi decisione e in ogni caso di tenere ben presente le scelte operate dal Governo americano per siti simili a dimostrazione di altrettanto interesse da parte del nostro governo rispetto alla salute dei cittadini. (4-03569)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03569 presentata da LO MONTE CARMELO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA) in data 20090713
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20090713-20090730
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03569 presentata da LO MONTE CARMELO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA) in data 20090713
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MILO ANTONIO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
LATTERI FERDINANDO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
COMMERCIO ROBERTO MARIO SERGIO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
BELCASTRO ELIO VITTORIO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
SARDELLI LUCIANO MARIO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
IANNACCONE ARTURO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
LOMBARDO ANGELO SALVATORE (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
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4/03569
LO MONTE CARMELO (MISTO-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)
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MINISTRO DIFESA
20090730