INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03476 presentata da ABATERUSSO ERNESTO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920716

Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: a cura del provveditore agli studi di Lecce si e' svolto il concorso magistrale indetto con decreto ministeriale del 22 marzo 1990; superate le prove i concorrenti sono stati inseriti nella graduatoria di merito; il provveditore agli studi di Lecce, nel settembre 1991, ha conferito nomine in ruolo ai vincitori del predetto concorso pervenendo alla nomina di una sola candidata collocata al posto n. 54 della graduatoria; con la legge n. 151 del 19 febbraio 1992 e' stata prorogata, per un ulteriore anno scolastico, la validita' del concorso superato dai concorrenti; pertanto un congruo numero di concorrenti confidavano nella nomina in ruolo sulla base della disponibilita' di posti di scuola elementare per l'anno scolastico 1992-1993; l'amministrazione scolastica, con il provvedimento di nomina suddetto, alla voce "accantonamenti per concorsi espletati" ha indicato la disponibilita' di un solo posto e non, invece, quella pari al 25 per cento delle cattedre vacanti; dallo stesso prospetto risulta la vacanza in provincia di Lecce di 254 posti, dai quali, detratti 43 per insegnanti perdenti posti, 25 per insegnanti senza sede, 52 per titolari sul contingente provinciale provvisorio privi di posti (70-18=52), risulta un residuo di 134 posti vacanti e disponibili il cui 25 per cento da assegnarsi al concorso e' pari a posti 34; da informazioni assunte si e' saputo che il mancato accantonamento degli ulteriori 34 posti rivendicati discende dalla ritenuta vigenza ed applicabilita' dell'articolo 8-bis della legge n. 426 del 1988 cosi' come applicato dalla disposizione di cui all'ultimo comma dell'articolo 12 della ordinanza ministeriale 351/91; da quanto su esposto potrebbe evincersi violazione e falsa applicazione del combinato disposto dell'articolo 1 della legge n. 270 del 1982, della legge 27 dicembre 1989, n. 417, della legge 4 luglio 1988, n. 246 e della legge n. 426 del 1988; l'articolo 2 della legge n. 417 del 1989, innovando le procedure per l'accesso ai ruoli del personale docente, ha stabilito che l'immissione nei ruoli avviene attraverso un doppio canale: mediante concorso per titoli ed esami e mediante concorsi per soli titoli; a ciascun tipo di concorso e' assegnato annualmente il 50 per cento dei posti destinato alle due procedure concorsuali; la stessa legge prevede la perdurante applicazione, per quanto non diversamente disposto, dell'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 417 del 1974 e dell'articolo 1 della legge n. 270 del 1982; in virtu' del citato articolo 1 della legge n. 270 del 1982 le cattedre ed i posti da mettere a concorso sono determinati in relazione "al 50 per cento delle cattedre o posti che si prevede siano vacanti e disponibili all'inizio dell'anno scolastico a decorrere dal quale sono da effettuare le nomine"; a norma dell'articolo 2, comma 4, della predetta legge n. 417 del 1989, la determinazione dei posti evidentemente nella misura innanzi indicata, viene effettuata dal provveditore agli studi in relazione al numero dei posti disponibili e vacanti per ciascuno dei 3 anni scolastici per i quali il concorso e' espletato; sempre la predetta legge 4 luglio 1989 all'articolo 10 stabilisce che ai trasferimenti fosse assegnata la disponibilita' "nella misura fissata dall'articolo 19, comma 2, legge n. 270 del 1982"; nella vicenda di cui trattasi l'articolata normativa innanzi richiamata risulta palesemente violata ove si consideri che, sicuramente, al concorso in questione non e' stata garantita l'aliquota del 25 per cento dei posti di scuola elementare vacanti e disponibili, cosi' come indicati nello stesso prospetto del provveditore agli studi di Lecce -: quali iniziative si intendano intraprendere affinche' il provveditore agli studi di Lecce revochi il provvedimento oggetto dell'interrogazione. (4-03476)