INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03473 presentata da ANGHINONI UBER (LEGA NORD) in data 19920716

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Al Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica. - Per sapere - premesso che: l'avicoltura rappresenta da anni la prima attivita' zootecnica del nostro paese; la tecnologia di questo nostro settore e' fra le piu' avanzate, se non la piu' avanzata, nel mondo e richiede professionalita' da parte di tutti gli addetti; il settore avicolo consuma il 50 per cento del mangime prodotto in Italia, per oltre 2.000 miliardi, consuma oltre il 20 per cento del fatturato dell'industria integratoristica e farmaceutica, determina un indotto da opere murarie a mezzi meccanici, gabbie ed altro che assomma a migliaia di miliardi all'anno; la patologia aviaria, disciplina che si interessa di patologia dell'allevamento intensivo e divenuta materia fondamentale di insegnamento, e', e continua ad esserlo, contributo alla formazione dei veterinari e della loro professionalita', in un settore fondamentale dell'economia del paese; il regolamento CEE, per il reciproco riconoscimento della laurea in Medicina Veterinaria fra i paesi membri, ha collocato la Patologia Aviaria tra le materie fondamentali e che il decreto ministeriale 18 luglio 1977, sancisce che per sostenere l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di veterinario i candidati devono aver compiuto il tirocinio pratico semestrale anche in Patologia Aviare; il consumo di carne avicola in Italia e' in continua crescita (oltre i 20 chilogrammo pro capite nel 1991) e che il settore avicolo in Italia garantisce interamente il fabbisogno interno, (unico settore in zootecnia), producendo il 25 per cento del fabbisogno proteico italiano, 31 per cento delle carni prodotte, 600 milioni di capi, 1,2 milioni di tonnellate di carne, 1,2 miliardi di uova, oltre 10.000 miliardi di fatturato; l'indotto determinato da opere murarie, mezzi meccanici, gabbie ed altro assomma a migliaia di miliardi anno con l'occupazione di migliaia di unita' come operai, imprenditori, addetti alla vendita; tale corso, con il nuovo ordinamento didattico della facolta' di Medicina Veterinaria, tende a perdere il proprio peso venendo incluso in corsi integrativi, non comparendo come titolo e quindi un tacito invito a non essere insegnato; la perdita dell'identificazione di tale corso portera' ad una minor efficienza del settore costituendo prima grave azione negativa atta a portare il settore a livelli di insufficiente produzione rispetto al fabbisogno interno; tale corso, gia' era ritenuto materia obbligatoria e professionale; in mancanza di questo corso, il titolo di laurea in medicina veterinaria conseguito in Italia, non sara' riconosciuto fra i Paesi membri causando: la non esportazione dei nostri veterinari; l'importazione selvaggia di veterinari degli altri paesi CEE per le pratiche che chiedono validita' CEE, non essendo riconosciuta la laurea conseguita in Italia -: se non ritenga di prendere le opportune iniziative rivolte a favorire il ripristino dell'identita' originaria del corso di Patologia Aviaria. (4-03473)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03473 presentata da ANGHINONI UBER (LEGA NORD) in data 19920716 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BONATO MAURO (LEGA NORD) 
MAZZETTO MARIELLA (LEGA NORD) 
MEO ZILIO GIOVANNI (LEGA NORD) 
NEGRI LUIGI (LEGA NORD) 
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4/03473 
ANGHINONI UBER (LEGA NORD) 

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MINISTRO MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA 
19930623 

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