INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03334 presentata da GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960918

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_03334_13 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro e del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che all'interrogante risultano i seguenti fatti: le vicende che hanno interessato negli ultimi venti anni la Banca nazionale del lavoro, costituita e sostenuta prevalentemente con capitale pubblico, nonostante le continue ristrutturazioni freneticamente operate e le campagne pubblicitarie ostentate per fornire l'immagine del rinnovamento, consentono di formulare non pochi dubbi vista la permanenza ai vertici dell'ente della stessa compagine amministrativa da sempre operante al suo interno; questa stessa compagine, selezionata e collocata in tutti gli ordini e gradi della gerarchia sulla scorta dell'appartenenza ai partiti che hanno dato vita al consociativismo della prima Repubblica, prescindendo da qualsiasi requisito di professionalita', ha reso funzionale la struttura dell'azienda al perseguimento di una politica di espansione del credito, a beneficio di una clientela ricercata ed imposta secondo i medesimi criteri, trascendendo il normale rischio di impresa per quanto riguarda la consistenza delle garanzie offerte, la capacita' imprenditoriale o la capacita' di restituzione, ricevendo in cambio la possibilita' di attingere al "sistema premiante" appositamente istituito; questa compagine e' stata inoltre insediata a presidio nel tessuto amministrativo dell'azienda, per controllare l'emissione dei dati conseguenti gli effettivi risultati di una siffatta gestione del credito, talche' l'episodio di Atlanta potrebbe configurarsi solo come la punta di un iceberg che nasconde, sotto la superficie edulcorata dei bilanci, l'effettiva massa formata da miriadi di posizioni debitori; neanche l'attivita' di recupero crediti, conseguente i risultati di siffatta gestione, e' stata trascurata in considerazione della possibilita' di procurare vantaggi alla compagine talche', dopo aver asservito l'organizzazione della struttura interna all'azienda al perseguimento delle suddette finalita' particolari, e' possibile ricondurre a questa logica l'affidamento dell'attivita' legale di recupero a studi professionali esterni che fatturano all'istituto parcelle esorbitanti, nelle quali viene esercitato un blando controllo di conformita' a tariffa, o la definizione del contenzioso con la clientela mediante transazioni che celano, dietro melliflue motivazioni di convenienza e di opportunita', l'esito di operazioni male concepite, con il risultato oltretutto di rinnovare condizioni di favore per i beneficiati, o il sorgere e l'affiancarsi alle strutture interne istituzionalmente addette a questa attivita', di societa' finanziarie private operanti in regime di convenzioni con la Banca nazionale del lavoro facenti capo ad ex dirigenti della Banca nazionale del lavoro in pensione, nei cui ranghi figurano parenti ed affini degli stessi ex dirigenti, che oltretutto usufruiscono delle strutture tecnologiche e logistiche della Banca, stanze, fax, computer e telefoni. L'emblematico esempio di siffatta situazione e' verificabile nella struttura dell'Istituto che e' deputata alla concessione ed alla amministrazione del credito a lungo termine, "i mutui"; in questa struttura, paradossalmente, nel momento in cui inizia l'attuazione della "politica di espansione" del credito perseguito dall'azienda, interviene anzi un fatto del tutto peculiare: viene completamente annullato l'ufficio addetto al contenzioso ed al recupero crediti, per essere frettolosamente ricostituito (dopo due anni di inerzia nella promozione di attivita' di recupero), in esito alla vicenda Atlanta, operando, pero', un'accorta selezione del personale da impiegarvi e delle funzioni da adempiere; a questa struttura interna sono inoltre affiancate societa' finanziarie private, operanti in regime di convenzione con la Banca, a condizioni di tutto favore per queste ultime e prescindendo dalla effettiva capacita' di recupero, costituite da ex dirigenti in pensione della Banca nazionale del lavoro (uno dei quali addirittura era stato il preposto al settore mutui sezione autonoma di credito fondiario) e da loro familiari ed affini; questo settore, costituito inizialmente come sezione autonoma di credito fondiario presso la Banca nazionale del lavoro con propria personalita' giuridica, con la finalita' di intervenire finanziariamente nel mercato immobiliare per agevolare la costruzione e l'acquisto di case, e' quello che, nell'ambito dell'azienda Banca nazionale del lavoro, ha subito il processo involutivo piu' evidente, come conseguenza della politica perseguita dalla Banca; persa l'autonomia e la personalita' giuridica, delegate le funzioni istruttorie deliberanti alle singole filiali, persiste attualmente all'interno del gruppo Banca nazionale del lavoro come "divisione" interna alla capogruppo Banca nazionale del lavoro con funzioni prevalentemente amministrative di rapporti ormai ricondotti alla Banca nazionale del lavoro; in questo contesto ed in concomitanza della "politica di espansione della banca", il contratto di mutuo fondiario e' stato utilizzato al di fuori della propria finalita' intrinseca, come mezzo per ripianare o ristrutturare il debito a breve delle filiali nei confronti di certa clientela, o come mezzo di agevolazione sempre nei confronti di certa clientela, adeguando a queste distorte finalita' le valutazioni delle garanzie offerte, confidando piu' nella maggiore dilazione nel tempo delle segnalazioni di insoluto, oltre che nei lunghi tempi concessi alle azioni di recupero in sede giudiziaria, che nella effettiva capacita' di restituzione dei beneficiati da questi interventi; e' facile intuire quali possano essere o diventare le conseguenze di una siffatta gestione del credito con il passare del tempo, qualora la mancanza o la inadeguatezza di opportuni controlli, esterni o interni alla banca, consentano il consolidarsi di un vero e proprio "sistema" che, dalla istruttoria della pratica di concessione del finanziamento, alla gestione dei dati amministrativi conseguenti, al recupero dei crediti, persiste nelle mani di un gruppo costituito per cooptazione, autodeterminante per quanto riguarda le investiture nel proprio interno, i provvedimenti di carriera, la scelta dei sistemi organizzativi; paradossalmente dal 1982 ad oggi, e malgrado i risultati conseguiti, non certo confortanti, malgrado i ripetuti e radicali cambiamenti di struttura intervenuti in questo settore delicatissimo dell'azienda, il sistema premiante ha privilegiato sempre e solo le stesse figure "professionali"; in questo allarmante contesto, il sindacato Cisnal credito ha cercato di provocare un chiarimento da parte dell'azienda, inoltrando una formale richiesta agli uffici deputati dalla banca, per verificare le entita' che, dal 1982 ad oggi hanno beneficiato di promozioni, premi aziendali, e concluso appalti per forniture di beni, di servizi, stipulato convenzioni con la attuale "divisione" credito fondiario della Banca nazionale del lavoro, o per conto della suddetta sezione; nessuna risposta e' pervenuta a tutt'oggi agli interessati -: se i Ministri interrogati vogliano fornire, anche in base alla legge sulla trasparenza, dopo aver esperito le opportune indagini e controlli, i chiarimenti circa la questione e l'impiego delle risorse umane ed economiche di questo istituto che, si evidenzia ancora una volta, e' prevalentemente sostenuto con capitale pubblico. (4-03334)
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GRAMAZIO DOMENICO (ALLEANZA NAZIONALE) 

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