INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03122 presentata da MELILLA GENEROSO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920708

Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato e partecipazioni statali e del lavoro e previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: l'ENI attraverso vari accordi ha privatizzato lo stabilimento Monti Confezioni d'Abruzzo di Montesilvano (Pescara) passando i lavoratori alle Societa' Rosi, Disi, Mercurio e Manifattura (Gruppo Carrera) nella seconda meta' degli anni ottanta; le modalita' dei vari accordi non sono state chiare, al punto da sollevare ripetutamente interrogativi circa i costi sopportati dall'ENI per accordarsi con le suddette Societa' private al fine di "sbarazzarsi" del personale della Monti; dopo i 3 anni di garanzia occupazionale concordati con l'ENI, le Societa' Rosi, Disi e Mercurio hanno licenziato le 240 lavoratrici provenienti dalla Monti palesando l'esclusivo intento speculativo che le aveva spinte nei vari accordi di privatizzazione della suddetta azienda pubblica; la Manifattura (Gruppo Carrera) il 24 maggio 1980 acquisto' la Monti di Montesilvano assumendo 357 lavoratrici. Come le precedenti 3 Societa' anche la Manifattura garantiva il lavoro "per almeno 3 anni" in base agli accordi con l'ENI e pertanto tra le lavoratrici vi e' la legittima preoccupazione di essere licenziate come e' capitato nei precedenti 3 casi. Tali preoccupazioni a parere degli interroganti sono peraltro giustificate dall'inadempienza dell'ENI e del Ministero delle partecipazioni statali, rispetto all'accordo da loro siglato a Roma il 14 luglio 1989 con le organizzazioni sindacali che prevedeva verifiche certe sulle garanzie previste per le lavoratrici; il suddetto accordo bilanciava la privatizzazione della Monti con uno sviluppo in altri settori della presenza ENI in Abruzzo prevedendo a Pescara la costituzione della societa' Saipem Italia, nonche' la costruzione in provincia di Pescara di un secondo Motel con un'occupazione di circa 50 lavoratori a regime. Tali impegni sono stati disattesi con il risultato che la provincia di Pescara e' l'unica a non avere alcuna azienda industriale delle partecipazioni statali nel suo territorio -: quali iniziative intendano assumere per: 1) accertare i contenuti degli accordi intercorsi tra l'ENI e le 4 societa' private che hanno rilevato le lavoratrici della Monti; 2) verificare le responsabilita' del fallimento di questi accordi col licenziamento di centinaia di lavoratrici nonostante gli ingenti impegni finanziari dell'ENI; 3) conoscere quanti finanziamenti, e a che titolo, l'ENI ha concesso alle suddette 4 societa' private; 4) chiamare l'ENI a rispettare gli impegni sottoscritti con la regione Abruzzo e le organizzazioni sindacali per i nuovi insediamenti Saipem e secondo Motel in provincia di Pescara; 5) garantire un intervento straordinario della GEPI, cosi' come previsto nell'accordo siglato a Roma il 13 luglio 1989 presso il Ministero dell'industria, per salvaguardare le 240 lavoratrici licenziate da Rosi, Disi e Mercurio; 6) garantire il rispetto degli impegni produttivi e occupazionali della Manifattura di Montesilvano attraverso coerenti progetti industriali; 7) vigilare per evitare speculazioni sull'immobile dello stabilimento ex Monti di Montesilvano su cui da tempo si parla di modificazioni della sua destinazione d'uso che penalizzerebbero i livelli occupazionali e la stessa presenza industriale della Manifattura (Gruppo Carrera). (4-03122)