INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03101 presentata da FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 09/01/2014

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03101 presentato da FIANO Emanuele testo di Giovedì 9 gennaio 2014, seduta n. 148 FIANO e CHAOUKI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri, al Ministro per l'integrazione . — Per sapere – premesso che: una trentina di coppie italiane, con decreto di idoneità all'adozione internazionale rilasciato dalle autorità competenti, sarebbero rimaste coinvolte in una truffa sulle adozioni internazionali in Kirghizistan, Paese dell'Asia Centrale; ventuno coppie, partite a cavallo tra i mesi di maggio e luglio 2012 per la capitale Bishkek, avrebbero incontrato i bambini a loro abbinati dall'ente autorizzato l'Airone Onlus; altre invece non sarebbero partite, ma avrebbero comunque pagato per le pratiche di adozione internazionale in Kirghizistan, talvolta versando ingenti somme in contanti, come richiesto dall'Ente L'Airone, soldi successivamente spariti; i coniugi partiti avrebbero trascorso circa una settimana con i minori, residenti nell'orfanotrofio casa del bambino di Bishkek, che già li riconoscevano come propri futuri genitori, per poi tornare in Italia, secondo l’ iter stabilito; dopo circa un mese dalla presunta sentenza definitiva di adozione da parte della competente autorità giudiziaria kirghiza, i cittadini italiani sarebbero dovuti ritornare nel Paese per portare in Italia i minori, che loro pensavano sarebbero di lì a poco divenuti legalmente i propri figli; tuttavia, a causa dello scoppio di uno scandalo kirghizo sulle adozioni internazionali che ha coinvolto il Ministro dello sviluppo sociale Ravshan Sabirov, nonché funzionari e vertici kirghizi, la sentenza definitiva di adozione non è mai stata adottata e le coppie non sono più potute tornare in Kirghizistan, né tantomeno avere contatti con i bambini, con gravi conseguenze psicologiche e sociali tanto per le coppie italiane coinvolte, quanto soprattutto per i bambini, già fortemente provati in virtù della loro condizione di adottabilità; lo scandalo avrebbe altresì coinvolto i rappresentanti della stessa organizzazione italiana, l'Airone Onlus , che già a luglio 2012 era stata radiata, nel Kirghizistan, dall'albo degli enti accreditati a operare nel Paese; la Commissione adozioni internazionali, presieduta da uno dei ministri interrogati, è stata costantemente tenuta al corrente dalle famiglie e, nei primi mesi del 2013 – su indicazione della Commissione adozioni internazionali e del Ministero degli affari esteri italiano – l'ambasciatore in Kazakistan competente anche per il Kirghizistan, Alberto Pieri, ha svolto una missione a Bishkek per fare luce con le autorità kirghize sull'oscura vicenda che ha coinvolto inconsapevoli famiglie italiane e minori stranieri svelando una vera e propria truffa posta in essere da sedicenti rappresentanti di Onlus italiane in collaborazione con funzionari kirghizi corrotti; l'ente Airone Onlus risulterebbe, da fonti di stampa, aver posto in essere una serie di gravi irregolarità tra le quali, ad esempio, l'assenza o l'incompletezza della documentazione necessaria per l'adozione nonché l'individuazione di soggetti non adottabili che talvolta sono risultati non essere in stato di abbandono: la maggior parte dei minori abbinati alle coppie italiane risultava, infatti, ancora formalmente legata a vincoli parentali con la famiglia di origine; con una delibera del 19 marzo 2013 la Commissione adozioni Internazionali ha revocato ogni autorizzazione a svolgere mandato a l'Airone Onlus , e dopo il ricorso al TAR da parte dell'ente; la stessa Commissione, in data 30 luglio 2013, ha ribadito il provvedimento di revoca con una nuova delibera, confermando la cancellazione de l'Airone Onlus dall'albo degli enti autorizzati nonché disponendo la revoca di tutte le autorizzazioni precedentemente rilasciate relative al Kirghizistan, in considerazione dell'attuale situazione socio-politica nel Paese e degli eventi che hanno coinvolto anche enti italiani; numerosi organi di stampa italiani e internazionali hanno dato ampio risalto alla vicenda, e la stessa magistratura italiana si è interessata al caso dopo gli esposti presentati da alcuni aspiranti genitori presso le procure di Roma, Pisa e Bergamo; della questione è stato altresì investito anche il Parlamento europeo tramite la presentazione di interrogazioni sul tema–: quali iniziative urgenti, anche sul piano diplomatico, il Governo intenda assumere al fine di scongiurare, in futuro, il ripetersi di fatti analoghi, anche rafforzando il controllo sugli enti italiani accreditati inseriti nell'albo, nonché se e come intendano assistere le famiglie coinvolte, sia sul piano psicologico, sia assumendo ogni iniziativa di competenza, se del caso anche normativa, per prevedere un fondo assicurativo volto a risarcire eventuali casi come quello in oggetto. (4-03101)
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Camera dei Deputati 
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20140109 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03101 presentata da FIANO EMANUELE (PARTITO DEMOCRATICO) in data 09/01/2014 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
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CHAOUKI KHALID (PARTITO DEMOCRATICO) 
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