INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02997 presentata da NICOLINI RENATO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19920707

Ai Ministri dell'interno, per i beni culturali e ambientali, dell'ambiente e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: e' iniziato il 4 luglio presso la prima sezione del tribunale penale di Roma il processo agli undici giovani arrestati nel centro sociale Askatasuna di via della Nocetta; il centro sociale Askatasuna e' stato sgombrato e sigillato, in data 3 luglio, ma in base ad un'ordinanza in data 1^ luglio, da una operazione congiunta di polizia, carabinieri, Digos e vigili urbani -: se non risulti al Ministro dell'interno che, secondo la stessa Digos, sia da escludere qualsiasi collegamento tra i giovani del centro Askatasuna e l'esplosione di bombe notturne contro obbiettivi spagnoli; e che il fantomatico "uomo che parla spagnolo" parla si' spagnolo, ma e' di nazionalita' messicana; se non gli risulti che la parola Askatasuna sia si' una parola basca ma dal significato di "liberta'", parola difficilmente associabile al terrorismo, ma piuttosto alla rivendicazione, per analogia, del diritto delle minoranze a poter esprimere una propria vita culturale, civile, aggregativa, ad esempio dando vita ad un centro sociale di fronte all'inerzia ed alle assenze di iniziative dell'ente locale; se non gli risulti quale sia stata l'attiva opera svolta dai giovani del Centro sociale Askatasuna in occasione della mobilitazione popolare, che ha portato alla raccolta di crica 30.000 firme, per la difesa di villa Pamphilj dai danni che le arreca l'occupazione della palazzina dell'Algardi da parte della Presidenza del Consiglio, nonostante sia da tempo trascorsa la scadenza in cui doveva essere restituita al comune, e dei danni ancora peggiori che le avrebbe provocato la ventilata trasformazione (vedi le dichiarazioni rese dall'onorevole Bettino Craxi a Panorama) in "residenza ufficiale" della Presidenza del Consiglio; se non si ritenga che possa essere significativo, ai fini della conoscenza delle effettive ragioni della repressione delle attivita' del centro sociale Askatasuna, il fatto che, secondo quanto pubblicato da l'Unita' di Roma in occasione di un'inchiesta sulle cosiddette "preassegnazioni facili" dell'assessorato al patrimonio del comune di Roma, l'edificio del centro sociale Askatasuna fosse stato "preassegnato", non al centro sociale stesso, ma ad una societa' in cui si dice sia presente la consorte di un noto parlamentare esponente della maggioranza di Governo; se non si ritenga che possa essere significativo, a proposito della sorte delle ville romane, che a parere dell'interrogante debbono essere in primo luogo centri di vita e di incontro civile, nel rispetto del loro valore simbolico, riflettere anche sulle proposte di "regolamento" avanzate dall'assessore all'ambiente del comune di Roma, Corrado Bernardo, che prevede la cessione a non meglio precisati "privati" della gestione del verde urbano, ville storiche comprese, in cambio della possibilita' di sfruttamento commerciale del 10 per cento della superficie delle ville stesse; se non si ritenga che sia ugualmente significativo, sempre ai fini della tutela del patrimonio collettivo e del suo corretto uso, riflettere sull'altra circostanza, per cui e' in atto una doppia gestione delle ville storiche romane, da parte dell'assessorato alla cultura (Battistuzzi, PLI) e dell'assessorato all'ambiente (Corrado Bernardo, DC, area andreottiana): con il singolare risultato che a villa Borghese si svolgono pressoche' contemporaneamente il festival Roma Europa e "Tuffati nei Caraibi"; ed anche a villa Pamphilj sono annunciate iniziative "culturali" promosse dall'assessorato all'ambiente; se non si ritenga, in conclusione, necessario un chiaro segno di autonomia dello Stato da logiche di uso personalistico o di interessi di partito o di corrente nell'uso del patrimonio pubblico; e se non si ritenga, in particolare, che questo scrupolo debba caratterizzare soprattutto l'iniziativa delle forze dell'ordine, polizia e carabinieri. (4-02997)